Leonardo come ‘maschera’ e come simbolo in Julian Schwinger e Jagdish Mehra

  • Stefano Furlan

Abstract

Questo articolo si prefigge di richiamare l'attenzione su un paio di trascurati episodi nella ricezione di Leonardo tra i fisici dei tempi recenti. Uno - forse quello più inatteso e intrigante - riguarda Julian Schwinger (1918-1994), figura chiave, ma per vari aspetti schiva ed elusiva, della fisica del secolo scorso. Si offrirà una contestualizzazione di un suo discorso (di cui si riporterà anche il testo) su Leonardo, risalente al 1973 e tenuto a Los Angeles (e si discuterà brevemente di possibili nessi con Carlo Pedretti o la sua presenza lì). Più in generale, lo si collegherà agli usi del passato che Schwinger fece in una certa fase della sua carriera. L'altro episodio, forse non del tutto privo di correlazioni con il primo, riguarda invece il fisico e storico Jagdish Mehra (1931-2008), che omaggiò Leonardo in un modo che merita una qualche attenzione. Al di là di sensazionalistici proclami su "anticipazioni" di scoperte e risultati, questi due casi permettono inoltre di impostare metodologicamente e sollevare questioni sulla ricezione di Leonardo tanto in un'area tematica (quella della fisica del XX secolo) quanto in una geografica (quella statunitense) in cui ulteriori ricerche potrebbero portare alcune sorprese.

Pubblicato
2023-12-28
Come citare
FurlanS. (2023). Leonardo come ‘maschera’ e come simbolo in Julian Schwinger e Jagdish Mehra. Achademia Leonardi Vinci, 3(3), 155-168. https://doi.org/10.6093/2785-4337/10626