Tra Leonardo e Pico: Ulisse al bivio della modernità
Abstract
Lo scopo di questo articolo è quello di proseguire il lavoro iniziato in Tra Leonardo e Ficino. Le vie dell’anima e il bivio della conoscenza alla fine del Quattrocento, continuando ad approfondire l’indicazione di Massimo Cacciari circa il passaggio-e-rottura che egli individua tra la Firenze di Ficino e Pico, e Bruno, indicando proprio in Leonardo l’incarnazione di questa cesura. Mettendo a confronto Leonardo con Pico, nei passaggi teoretici fondamentali rispetto al rapporto dell’uomo e della sua mente con la dimensione naturale in cui è gettato e il Principio che la anima e/o crea, si intende riuscire a individuare la misura e le modalità in cui nel Vinciano si consuma il passaggio intuito da Cacciari, così da proseguire la via verso più adeguati studi del pensiero leonardiano nel contesto umanistico ‒ e in particolare nelle nuove prospettive degli studi umanistici ‒, di cui è esponente di prima linea.