http://www.serena.unina.it/index.php/achademia/issue/feedAchademia Leonardi Vinci2024-12-27T11:06:20+00:00Direzioneinfo@achademialeonardivinci.itOpen Journal Systems<p>La nuova edizione della rivista«Achademia Leonardi Vinci», recuperando la lezione di Carlo Pedretti, vuole essere una ripresa aggiornata, che tuttavia riesca a mantenerne lo spirito e la finalità, continuando a proporsi quale strumento di studio e di ricerca. All’insegna dell’approccio multidisciplinare che si basa sul confronto, una pratica ora più che mai l’unico <em>modus operandi</em> per parlare di Leonardo, la rivista vuole essere un punto di incontro di studiosi di varie discipline, un luogo aperto che unisca risorse scientifiche e umanistiche. Particolare attenzione sarà dedicata alla carta, ai disegni, ai manoscritti e ai documenti.</p>http://www.serena.unina.it/index.php/achademia/article/view/11461Editoriale2024-12-27T11:06:18+00:00Alfredo Buccarobuccaro@unina.itMargherita Melanimargheritamelani@gmail.comAnnalisa Perissa Torriniaperissa@libero.it<p style="font-weight: 400;">Il quarto numero della rivista è caratterizzato da approfondimenti sulle fonti iconografiche di Leonardo e sui suoi rapporti con i contemporanei, ma anche da saggi dedicati alla ricezione della lezione artistica vinciana da parte di artisti attivi nella prima metà del Cinquecento. La ricezione della lezione di Leonardo – attraverso edizioni a stampa e testi critici – è oggetto di più ampie riflessioni sulla fortuna di Leonardo in ambito francese e inglese. <em>Trait d’union</em> del numero il rapporto di Carlo Pedretti con André Chastel, dal cui archivio emergono interessanti notizie sulla riscoperta dei due Codici di Madrid di Leonardo e le vicende della loro edizione critica.</p>2024-12-26T10:00:18+00:00##submission.copyrightStatement##http://www.serena.unina.it/index.php/achademia/article/view/11393Chastel millimetrico2024-12-27T11:06:20+00:00Carlo Pedrettimargheritamelani@gmail.com<p>Ristampa di un contributo di Carlo Pedretti edito in <em>Achademia Leonardi Vinci</em>, IX (1996), pp. 161-163. </p>2024-12-26T00:00:00+00:00##submission.copyrightStatement##http://www.serena.unina.it/index.php/achademia/article/view/11414Leonardo’s Figure of the Thoughtful Commentator in the Adoration of the Magi: Origin and Interpretation2024-12-27T11:06:17+00:00Ianthi Assimakopoulouianthiassim@icloud.com<p style="font-weight: 400;">Nell’ultimo decennio sono emerse nuove letture sull’<em>Adorazione dei Magi</em> di Leonardo, una composizione di straordinaria complessità di cui restano ancora da esplorare pienamente numerosi aspetti. L’articolo esamina le fonti iconografiche di due figure che fiancheggiano la scena principale – il giovane a destra e l’uomo di mezza età a sinistra della composizione – e indugia su come Leonardo le ha sviluppate. Gli studiosi hanno proposto interpretazioni interessanti della figura anziana che, immersa in una profonda contemplazione, osserva la scena dinanzi a sé con la mano appoggiata al mento. Tuttavia, le origini della posa di questa figura non sono state oggetto di un’analisi approfondita. Si avanza l’ipotesi che questa figura dell’<em>Adorazione dei Magi </em>possa derivare dai sarcofagi romani conosciuti da Leonardo e da altri artisti del Rinascimento. Per la stessa figura si suggeriscono inoltre alcune connessioni iconografiche con personaggi raffigurati in opere di artisti del XV e XVI secolo, tra cui Donatello, Raffaello, Gian Francesco Rustici e Giorgio Vasari.</p>2024-12-26T14:17:27+00:00##submission.copyrightStatement##http://www.serena.unina.it/index.php/achademia/article/view/11418Dal diagramma al paesaggio: i capitoli sulla prospettiva aerea nel Trattato della pittura2024-12-27T11:06:07+00:00Janis Belldrjanisbell@gmail.com<p>La pubblicazione del<span class="apple-converted-space"> </span><em>Traitté de la peinture</em><span class="apple-converted-space"> </span>e<span class="apple-converted-space"><em> </em></span><em>Trattato della pittura</em> di Leonardo da Vinci, editi a Parigi nel 1651, hanno contribuito alla diffusione della teoria della prospettiva aerea vinciana. Le copie apografe, anteriori all'edizione a stampa, in corrispondenza dei quattro capitoli sulla prospettiva aerea presentano diagrammi lineari, non erano sempre chiari agli illustratori. L'analisi di questi diagrammi evidenzia la tendenza di valorizzare il loro carattere ornamentale, a scapito di quello didattico. A due illustratori seicenteschi si deve la trasformazione dei diagrammi in paesaggi che esemplificano i precetti della prospettiva aerea: Gaspare Berti, incaricato da Cassiano dal Pozzo, ha trasformato i diagrammi in immagini illusionistiche e Charles Errard ha completato la trasformazione con illustrazioni di paesaggi, entro cornici fittizie, creati con segni diversificati per catturare e rappresentare gli effetti atmosferici su colline ed edifici in lontananza. Mezzo secolo dopo, le illustrazioni a pagina intera dell'edizione tascabile del <em>Traité</em> del 1716, testimoniano il successo e l'importanza del contributo di Errard.</p> <p> </p>2024-12-26T14:41:48+00:00##submission.copyrightStatement##http://www.serena.unina.it/index.php/achademia/article/view/11423”This great genius, who preceded Chancellor Bacon in the true method of philosophising near a century”. Traduzione e ricezione inglese dell'Essai su Leonardo da Vinci di Giovanni Battista Venturi (1798-1802)2024-12-27T11:06:05+00:00Roberto Marcuccioroberto.marcuccio@libero.it<p style="font-weight: 400;">Giovanni Battista Venturi pubblicò l’<em>Essai sur les ouvrages physico-mathématiques de Léonard de Vinci</em> a Parigi nel 1797, dopo avere preso visione dei codici di Leonardo, trasferiti dai francesi nella capitale transalpina. L’opuscolo corrispondeva alla breve comunicazione fatta dall’autore all’Institut de France il 25 aprile 1797, e per la prima volta presentava estratti dai codici vinciani, commentati nei loro aspetti scientifici. Da qui la vasta eco che il lavoro di Venturi ebbe immediatamente. Il presente contributo ne esamina la ricezione inglese, rappresentata dalla traduzione ad opera del chimico William Nicholson (1798) e dall’utilizzo del materiale raccolto da Venturi nella biografia vinciana di John Sidney Hawkins, inserita nella nuova traduzione inglese del <em>Trattato della pittura</em> (1802).</p>2024-12-26T14:51:50+00:00##submission.copyrightStatement##http://www.serena.unina.it/index.php/achademia/article/view/11425Gleanings from the Archive of André Chastel around the rediscovery and edition of Leonardo’s Madrid Manuscripts2024-12-27T11:06:04+00:00Eva Renzullieva.renzulli@gmail.com<p style="font-weight: 400;">Questo studio esamina le vicende relative alla ‘scoperta’ dei manoscritti madrileni di Leonardo da Vinci (Matritensis 8936 e 8937) nella seconda metà degli anni Sessanta e alla loro edizione critica sotto la direzione di Ladislao Reti, attraverso il prisma dei documenti dell’archivio di André Chastel. Una serie di lettere aiuta a far luce sulle controversie legate alla ‘scoperta’ e sul coinvolgimento di studiosi quali Ladislao Reti, Carlo Pedretti, André Corbeau, Ramón Paz, Anna Maria Brizio e Oskar Kristeller tra gli altri. L’esame critico della corrispondenza rivela l’impegno di Reti nel progetto di una doppia pubblicazione, affinché comprendesse un’edizione in facsimile e un volume più accessibile, <em>The Unknown Leonardo</em>,in cui il curatore combinava rigore scientifico e alta divulgazione.</p>2024-12-26T15:38:37+00:00##submission.copyrightStatement##http://www.serena.unina.it/index.php/achademia/article/view/11427Tra Leonardo e Pico: Ulisse al bivio della modernità2024-12-27T11:06:02+00:00Giacomo Cozzigiacomo.cozzi.gc@gmail.com<p style="font-weight: 400;">Lo scopo di questo articolo è quello di proseguire il lavoro iniziato in <em>Tra Leonardo e Ficino. Le vie dell’anima e il bivio della conoscenza alla fine del Quattrocento</em>, continuando ad approfondire l’indicazione di Massimo Cacciari circa il passaggio-e-rottura che egli individua tra la Firenze di Ficino e Pico, e Bruno, indicando proprio in Leonardo l’incarnazione di questa cesura. Mettendo a confronto Leonardo con Pico, nei passaggi teoretici fondamentali rispetto al rapporto dell’uomo e della sua mente con la dimensione naturale in cui è gettato e il Principio che la anima e/o crea, si intende riuscire a individuare la misura e le modalità in cui nel Vinciano si consuma il passaggio intuito da Cacciari, così da proseguire la via verso più adeguati studi del pensiero leonardiano nel contesto umanistico ‒ e in particolare nelle nuove prospettive degli studi umanistici ‒, di cui è esponente di prima linea.</p>2024-12-26T15:55:59+00:00##submission.copyrightStatement##http://www.serena.unina.it/index.php/achademia/article/view/11430Sodoma e la Battaglia di Isso, la fascinazione della Battaglia di Anghiari di Leonardo2024-12-27T11:06:01+00:00Maria Forcellinom.forcellino@uu.nl<p>Il testo analizza l'influenza stilistica della <em>Battaglia di Anghiari</em> (1503-06) di Leonardo da Vinci sull'affresco con la <em>Battaglia di Isso</em> (1516-17) di Giovanni Antonio Bazzi, detto Sodoma, nella villa di Agostino Chigi a Roma. Il dipinto di Leonardo, anche se mai completato, è noto attraverso i disegni sopravvissuti e le copie eseguite già nel XVI secolo: tutti documenti che si riferiscono a un episodio specifico: la conquista dello stendardo, forse il primo ad essere dipinto. L'affresco di Sodoma presenta puntuali echi iconografici del dipinto leonardesco, soprattutto nella parte centrale. Sodoma è documentato a Firenze tra il 1514 e il 1516 ed ebbe modo di vedere, probabilmente, ciò che Leonardo aveva lasciato incompiuto sulla parete della Sala Grande di Palazzo Vecchio. La <em>Battaglia di Isso</em> va quindi annoverata, insieme al disegno di Raffaello (ca. 1505), tra le prime testimonianze dell'opera di Leonardo. Questa conclusione non solo riafferma il fascino di Sodoma per Leonardo, ma contribuisce anche al dibattito in corso sul l'effettiva realizzazione della battaglia di Leonardo, rafforzando il punto di vista di coloro che sono convinti del l'esistenza del muro, anche se frammentario, della scena con la conquista dello Stendardo.</p>2024-12-26T16:04:52+00:00##submission.copyrightStatement##http://www.serena.unina.it/index.php/achademia/article/view/11434Gli indicatori anatomici nei disegni di Michelangelo: la dimensione chiaroscurale2024-12-27T11:05:59+00:00Samoa Coccosamoacocco@gmail.com<p style="font-weight: 400;">Nel corso delle loro carriere, Leonardo e Michelangelo hanno sviluppato linee di pensiero molto diverse, presentandoci due visioni parallele e opposte sull'anatomia artistica. Leonardo era a tutti gli effetti un'artista-scienziato' – attento conoscitore di antichi testi anatomici ed eseguì personalmente numerose dissezioni – si interessava all'anatomia anche come scienza e non solamente come una mera pratica artistica. Nel caso di Michelangelo lo studio dell’anatomia era finalizzato alla corretta rappresentazione del nudo artistico. Questa differenza è tangibile in disegni simili per stile e iconografia. Il saggio si sofferma soprattutto su una serie di segni ricorrenti nei disegni anatomici di Michelangelo per analizzarne la funzione.</p> <p style="font-weight: 400;"> </p> <p style="font-weight: 400;"> </p>2024-12-26T16:11:20+00:00##submission.copyrightStatement##http://www.serena.unina.it/index.php/achademia/article/view/11436Recensione a: C. Vecce, Leonardo, la vita. Il ragazzo di Vinci, l’uomo universale, l’errante, Firenze-Milano, Giunti, 2024, 660 pp.2024-12-27T11:05:58+00:00Marco Borrellimarco.borrelli@unior.it<p>Recensione a: C. Vecce, Leonardo, la vita. Il ragazzo di Vinci, l’uomo universale, l’errante, Firenze-Milano, Giunti, 2024, 660 pp.</p>2024-12-26T16:20:32+00:00##submission.copyrightStatement##http://www.serena.unina.it/index.php/achademia/article/view/11439Recensione a: André Chastel et l’Italie (1947-1990). Lettres choisies et annotées, par Laura de Fuccia et Eva Renzulli, Avant-propos de Sabine Frommel et Michel Hochmann, Roma Campisano Editore, 2019, 660 pp.2024-12-27T11:05:56+00:00Margherita Melanimargheritamelani@gmail.com<p>Recensione a: André Chastel et l’Italie (1947-1990). Lettres choisies et annotées, par Laura de Fuccia et Eva Renzulli, Avant-propos de Sabine Frommel et Michel Hochmann, Roma Campisano Editore, 2019, 660 pp.</p>2024-12-26T17:11:35+00:00##submission.copyrightStatement##