BDC. Bollettino Del Centro Calza Bini http://www.serena.unina.it/index.php/bdc <p>La rivista BDC, ora espressione della ricerca scientifica del Centro Interdipartimentale di Ricerca in Urbanistica “Alberto Calza Bini”, esce in una nuova veste, in continuità con l'attività svolta a partire dal 2000. BDC promuove nuovi approcci, nuove proposte e nuovi strumenti per la realizzazione di strategie di rigenerazione urbana a scala umana in collaborazione con il laboratorio di ricerca Creative and Sustainable City (http://www.creativecitylab.org/). La città, sistema dinamico, complesso e adattivo, motore di sviluppo economico e culturale, ma anche contesto di profondi conflitti, rappresenta il campo di interesse, aperto a nuove sfide, in cui promuovere l'attuazione dei principi dell'economia circolare attraverso sinergie innovative, che combinino economia umana, rigenerazione del patrimonio culturale e creatività della comunità, avvalendosi delle valutazioni, quale supporto ai processi decisionali propri di una nuova good governance urbana.</p> it-IT girard@unina.it (Luigi Fusco Girard) cerreta@unina.it (Maria Cerreta) Tue, 31 Dec 2024 00:00:00 +0000 OJS 2.4.8.0 http://blogs.law.harvard.edu/tech/rss 60 Co-design proximity: beyond the participation process http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11286 <p>Co-progettare prossimità: oltre il processo partecipativo</p> <p>Il co-design, o progettazione partecipativa, è ormai riconosciuto come un approccio&nbsp;essenziale nella pianificazione urbana, valorizzando la partecipazione attiva di tutti gli&nbsp;stakeholder lungo l’intero processo progettuale. Elemento centrale del co-design è il concetto&nbsp;di prossimità, che non si limita alla mera vicinanza fisica, ma include anche dimensioni&nbsp;culturali, sociali ed emotive. Questi aspetti sono fondamentali per comprendere e soddisfare&nbsp;appieno le esigenze degli utenti (Sanders e Stappers, 2008). La prossimità permette ai&nbsp;progettisti urbani di instaurare un dialogo profondo con il contesto di riferimento, favorendo<br>la creazione di spazi che riflettano e valorizzino le identità locali (Manzini, 2015).<br>Questo studio analizza il processo di co-design applicato alla rigenerazione dell'ex Fiera di&nbsp;Roma, presentando le idee progettuali sviluppate nell’ambito dei Corsi di “Urbanistica”&nbsp;2022-24 e “Spazi pubblici e prossimità” tenuti presso il Dipartimento DICEA-Sapienza&nbsp;Università di Roma. L’obiettivo è valutare l’efficacia di queste proposte nel promuovere il&nbsp;concetto di prossimità. Inoltre, lo studio illustra i Principles of Proximity Neighborhoods,&nbsp;uno strumento flessibile concepito per garantire soluzioni progettuali inclusive, adattabili e&nbsp;coerenti con l’identità locale, in linea con la natura dinamica del co-design.</p> <p>Parole chiave: rigenerazione urbana, spazi pubblici, co-design, prossimità, flessibilità</p> <p>&nbsp;</p> Elena Paudice, Marichela Sepe ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11286 Mon, 25 Nov 2024 00:00:00 +0000 Healthy Cities and Social Day Care Centres. Architecture for intergenerational wellbeing http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11303 <p>Healthy Cities e Social Day Care Centres. Il progetto di architettura per il benessere intergenerazionale</p> <p>Ripensare le nostre città, per tracciare un sistema inclusivo che risponda ad attuali e future necessità, include la progettazione di nuovi modelli architettonico-tipologici. Quali debbano essere tali modelli, e come possano essere ideati e sistematizzati, è oggetto della ricerca che si sta portando avanti nell’ambito del partenariato esteso Age-It – Ageing Well in an Ageing Society (Missione 4, PNRR). Lo studio si propone infatti di fornire linee guida progettuali per vivere e abitare nella terza età, in un’ottica intergenerazionale. Supportata dalla letteratura sul tema e dagli interventi avviati nel continente europeo, incentrati sul concetto di aging in place, l’indagine si sta focalizzando sulla definizione di innovativi centri diurni.<br>Adoperarsi per il benessere fisico, sociale e mentale degli anziani è finalizzato al bisogno di sostenere la loro partecipazione alla comunità e la loro permanenza nel suo tessuto territoriale. Ciò può avvenire quando i servizi sociosanitari sono anche indirizzati a favorire l’incontro e a incoraggiare il perseguimento di una vita attiva, nell’ambito dunque di un continuum assistenziale. A questo aspirano i Social Day Care Center delineati nella ricerca e alcuni significativi esempi internazionali indagati nello studio.<br>Parole chiave: social day care centres, healthy city, servizi comunitari, prospettiva intergenerazionale, Age-It, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza</p> Maria Argenti, Anna Bruna Menghini, Francesca Sarno ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11303 Tue, 03 Dec 2024 09:46:14 +0000 An opportunity to re-discover the complexity of inclusion. The experiences of Mantua http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11304 <p>Un’opportunità per riscoprire la complessità dell’inclusione. Le esperienze di Mantova</p> <p>Le città sono sistemi complessi che integrano elementi differenti per creare spazi inclusivi e vivibili. La pandemia ha introdotto cambiamenti significativi, richiedendo una revisione dei valori urbani e una nuova interpretazione dell'inclusione, specialmente nelle aree vulnerabili. Il nostro studio, applicato a Mantova, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, ha sviluppato un quadro di conoscenza inclusiva e avviato iniziative per affrontare le nuove sfide della città contemporanea. Attraverso una serie di attività didattiche, di ricerca e di terza missione abbiamo cercato di definire degli strumenti per affrontare problematiche urbane legate ai temi dell’accessibilità urbana, dell’inclusione, della sostenibilità, della co-progettazione, della prossimità e dei processi di coinvolgimento, come l’approccio del Placemaking. Queste esperienze hanno portato alla definizione di sei concetti chiave per la progettazione degli spazi urbani: eliminazione delle barriere architettoniche; ripensamento della relazione tra edifici e città; integrazione della prossimità negli spazi quotidiani; valorizzazione della diversità e della dimensione umana; miglioramento inclusivo per tutti; adattabilità e flessibilità degli spazi. Tali concetti permettono di comprendere e gestire la complessità in evoluzione delle città, supportando progetti urbani in continua trasformazione.</p> <p>Parole chiave: inclusione urbana, accessibilità, flessibilità, integrazione sociale, comunità</p> Martina Borini, Carlo Peraboni ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11304 Tue, 03 Dec 2024 10:08:20 +0000 Integrating ecosystem services performance into urban planning tools: the case of Varese city (Italy) http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11305 <p>Prestazioni ecosistemiche integrate negli strumenti di pianificazione urbana: il caso della città di Varese (Italia)</p> <p>Recentemente la mappatura e la valutazione dei Servizi Ecosistemici (SE) sono diventate essenziali per supportare i progetti di Infrastrutture Verdi (GI) multisistemiche integrate negli strumenti e nei processi di pianificazione urbana.<br>La presente ricerca propone alcune analisi rilevanti e i primi risultati dedicati alla ricognizione e alla valutazione del capitale naturale e la dotazione di SE come precondizione per migliore la capacità climatica adattiva della città di Varese attraverso una prospettiva di pianificazione urbana resiliente.<br>La spazializzazione e l’interpretazione dei valori ecosistemici consentono la declinazione di strategie climatiche efficaci all’interno degli strumenti regolativi di pianificazione urbana.<br>La definizione di uno “zoning” ecosistemico, caratterizzato dall’aggregazione di prestazioni biofisiche territorialmente omogenee, fornisce un quadro conoscitivo scientifico sito-specifico in grado di attivare interventi “tailor-made” al fine di preservare, rafforzare e migliorare le capacità dei servizi ecosistemici.</p> <p>Parole chiave: servizi ecosistemici, strumenti di pianificazione urbana, adattamento climatico, vulnerabilità, resilienza</p> Federico Ghirardelli, Beatrice Mosso, Silvia Ronchi, Stefano Salata, Laura Pogliani, Andrea Arcidiacono ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11305 Tue, 03 Dec 2024 10:38:31 +0000 Urban grounds for sustainable reclamations: the case study of Milan Metropolitan Area http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11307 <p>Suoli urbani per le bonifiche sostenibili: il caso di studio di Città metropolitana di Milano</p> <p>Lo sviluppo urbanistico e le attività antropiche hanno lasciato un'eredità di contaminazione all'interno del tessuto urbano, ponendo sfide significative alla rigenerazione delle aree inquinate rimaste. Questi spazi sono spesso caratterizzati da abbandono e degrado, principalmente a causa degli elevati costi e della complessità burocratica associati al loro recupero. La presente ricerca si propone di analizzare la relazione tra la salute del suolo e i processi di bonifica nella Città metropolitana di Milano (CMM) che, a causa della passata attività industriale, presenta uno dei più alti numeri di procedimenti di bonifica (sia aperti che chiusi) in Italia. In particolare, l’obiettivo è quello di individuare le aree più idonee all'applicazione di tecniche di fitorimedio, un approccio di bonifica sostenibile che potrebbe garantire, oltre alla decontaminazione del suolo, la valorizzazione e il miglioramento degli ecosistemi urbani, fornendo nuovi spazi verdi e servizi ecosistemici (ES) al sistema città, promuovendo nuove buone pratiche di rigenerazione e recupero di questi spazi.</p> <p>Parole chiave: residui urbani, brownfields, bonifiche sostenibili, fitorimedio, rigenerazione del suolo</p> Maria Chiara Pastore, Claudia Ida Maria Parenti, Laura Sibani, Lucia Ludovici, Massimo Labra, Werther Guidi Nissim ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11307 Wed, 04 Dec 2024 00:00:00 +0000 Drawing urban processes: a visual grammar to make opportunities for social innovation accessible and inclusive http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11308 <p>Disegnare processi urbani: una grammatica visuale per rendere accessibili e inclusive le occasioni di innovazione sociale</p> <p>Il contesto odierno presenta alta complessità di difficile interpretazione, ma riconosce la necessità di accrescere la sensibilità nei confronti della salvaguardia ambientale. In architettura, dove la produzione edilizia è uno dei settori con la maggior generazione di scarti mondiale, è in corso lo spostamento di attenzione da nuova costruzione a rigenerazione e riuso, viste come strategie preferibili nella trasformazione dello spazio fisico. Persiste però una criticità: la mancata attenzione verso contenuti e relazioni che rendono questi “ri-re” vivi, li conduce al rischio di essere reinseriti nei cicli dell’abbandono. Una conferma di ciò si può avere guardando ad alcuni grandi bandi di finanziamento per la rigenerazione, come PINQuA e PNRR, in cui l’attenzione agli aspetti sociali è un dato che concede buon punteggio, ma non sono poi previsti effettivi sostegni economici a pratiche ed attività. Nell’intenzione di evitare questo circolo contro-virtuoso, la situazione suggerisce una potenziale rilettura nella figura dell’architetto: da progettista di spazi ad interprete di processi. Gli strumenti progettuali della materia potrebbero essere riletti al fine di assicurarsi che vengano sviluppate progettualità coerenti con il contesto ospitante e futuribili, puntando ad evitarne il fallimento.</p> <p>Parole chiave: innovazione sociale, narrazione visiva, progettazione orientata alla comunità, inclusione, partecipazione</p> Arianna Camellato ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11308 Wed, 04 Dec 2024 12:44:56 +0000 The opening circle: four moves to rethink the circular economy http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11327 <p>Il cerchio da aprire: quattro mosse per ripensare l’economia circolare</p> <p>La “chiusura del cerchio” è stata invocata fin dai primi movimenti ambientalisti come un modo per riconciliare l’uomo e la donna con la natura mitigando gli effetti distruttivi della tecnologia moderna, che minacciano la sopravvivenza stessa dell’umanità sul pianeta. Più recentemente, il concetto è stato integrato nelle politiche e nei programmi pubblici, facendo leva sulla narrativa di un'economia circolare in grado di disaccoppiare la crescita dal consumo di risorse e dall'inquinamento. Alla luce delle difficoltà pratiche e concettuali di chiudere il cerchio, questo articolo indaga quattro mosse per “aprire" piuttosto che “chiudere” il cerchio dell'economia circolare. L'apertura che propone incoraggia nuovi incontri costruttivi tra teoria critica e pratica sperimentale, e tra discipline tecniche e sociali, per avanzare verso una comprensione epistemologicamente diversa della circolarità.</p> <p>Parole chiave: economia circolare, politica pubblica, modellazione chiusa vs. aperta, interdisciplinarità</p> Andrea Bortolotti, Dario Minervini ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11327 Tue, 10 Dec 2024 15:52:38 +0000 Housing quality and ecological transition: practices of rehabilitation and maintenance of public housing in Italian inner areas http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11328 <p>Qualità dell’abitare e transizione ecologica: pratiche di riqualificazione e manutenzione&nbsp;dell’Edilizia Residenziale Pubblica nelle aree interne italiane</p> <p>Il tema dei piccoli paesi che innervano il Paese Italia è oggetto di attenzione da parte dell’UE&nbsp;che, con misure e programmi, pone le basi per rivitalizzare e valorizzare questo patrimonio&nbsp;diffuso. La crisi planetaria, quella a più livelli descritta da Edgar Morin, pone nuove sfide a&nbsp;questi territori e richiede che il progetto dell’abitare adotti una revisione metodologica e&nbsp;concettuale che sappia interpretare al meglio le condizioni del cambiamento. Si tratta di&nbsp;definire quali risposte progettuali, tecniche e tecnologiche, sono poste in campo per&nbsp;rispondere al sistema di poli-crisi in una logica di connessione tra cultura materiale e&nbsp;innovazione. Il contributo restituisce parte degli esiti di una ricerca condotta da un gruppo&nbsp;interdisciplinare del Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli nell’ambito del&nbsp;programma PINQuA. In particolare, il contributo si concentra sulla ricerca di possibili&nbsp;strategie per la transizione ecologica capaci di generare una sensibilizzazione ambientale&nbsp;partendo dalle potenzialità ambientali, sociali ed economiche dei luoghi. Il processo&nbsp;considera fattori esogeni ed endogeni, e implica una rinnovata cura del patrimonio costruito,<br>esistente ed ex-novo, attraverso processi di riqualificazione e di manutenzione programmata.</p> <p>Parole chiave: transizione ecologica, edilizia residenziale pubblica, riqualificazione&nbsp;energetica, manutenzione programmata, aree interne</p> Mariangela Bellomo, Katia Fabbricatti ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11328 Tue, 10 Dec 2024 16:10:10 +0000 A crowd simulation-based tool for environmentally hazard-conscious urban design http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11329 <p>Uno strumento basato sulla simulazione della folla per una progettazione urbana attenta&nbsp;ai rischi ambientali</p> <p>Il paper descrive una ricerca che si inserisce nel quadro scientifico e metodologico relativo&nbsp;ai nuovi strumenti di supporto alla pianificazione urbana orientati alla prevenzione dei rischi&nbsp;dovuti ai disastri naturali. In questo contesto, vengono riportati i primi risultati&nbsp;dell'applicazione di un prototipo di un sistema di simulazione digitale (ad agenti) del&nbsp;comportamento della folla finalizzato a migliorare la resilienza urbana. Le macro-fasi&nbsp;metodologiche della ricerca sono due: 1. realizzare un modello di simulazione di evacuazione&nbsp;della folla a seguito di un disastro naturale o antropico; 2. definire un set di tecniche di&nbsp;progettazione urbana safety-based capaci di ridurre il rischio urbano e ottimizzare le forme&nbsp;urbane.<br>Il paper descrive i primi risultati dell'applicazione della macro-fase 1, in particolare la&nbsp;simulazione dello Scenario 0 in caso di evento sismico relativo al caso studio del centro&nbsp;storico della città di Atri (Abruzzo Region, IT). La simulazione dimostra che l'attuale&nbsp;configurazione delle aree di attesa determina tempi lunghi di evacuazione, insufficiente&nbsp;capacità ad ospitare le persone evacuate, strade intasate. Nei prossimi passi della ricerca&nbsp;saranno applicate allo Scenario 0 le tecniche di progettazione urbana safety-based con&nbsp;l'obiettivo di ottenere uno Scenario di progetto ottimizzato, che migliora la forma urbana,&nbsp;riduce il rischio e incrementa la resilienza.</p> <p>Parole chiave: simulazione della folla, agent-based, pre-disastro, rischi, pianificazione della&nbsp;evacuazione</p> Federico Eugeni, Gennaro Zanfardino, Donato Di Ludovico ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11329 Tue, 10 Dec 2024 19:11:24 +0000 Inclusive governance for water areas and coastal landscapes. Participatory planning in the Phlegraean Fields http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11330 <p>Governance inclusiva per gli spazi d’acqua e i paesaggi costieri. Pianificazione&nbsp;partecipativa nei Campi Flegrei</p> <p>Nell'ultimo secolo, le trasformazioni costiere hanno principalmente riguardato i waterfront&nbsp;urbani, il soddisfacimento delle istanze logistico-economiche, nonché il recupero del valore&nbsp;estetico delle coste. Tuttavia, l'attuale status delle coste urbane evidenzia la necessità&nbsp;pianificatoria e gestionale di approfondire il tema delle questioni socio-ambientali costiere,&nbsp;che richiedono un approccio maggiormente inclusivo. Il contributo descrive il progetto&nbsp;internazionale “WAVE: Water Areas Vision for Europe”, il cui obiettivo principale è&nbsp;proporre metodologie analitico-progettuali innovative per bilanciare il divario tra le strategie&nbsp;locali e le esigenze della comunità nelle aree costiere. Attraverso una cooperazione multiattoriale&nbsp;e multi-disciplinare, la ricerca ha affrontato il tema della frammentazione funzionale&nbsp;ed ecologica degli spazi d’acqua a favore di un equilibrio socio-ecologico duraturo, agendo&nbsp;a scala locale e micro-locale. Questo paper esplora lo strumento del “living lab”, applicato&nbsp;nei Campi Flegrei, come ambiente di apprendimento innovativo e integrato, sia fisico sia&nbsp;virtuale, in cui è possibile affrontare i problemi comunitari proponendo soluzioni a livello&nbsp;locale, sostenendo i processi di governance alla base di cambiamenti sostenibili e inclusivi.&nbsp;</p> <p>Parole chiave: aree costiere, pianificazione sostenibile, Living labs, spazi d’acqua, Campi&nbsp;Flegrei</p> Antonio Acierno, Alessandra Pagliano, Ivan Pistone ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11330 Tue, 10 Dec 2024 19:32:41 +0000 The 15-minute approach as a strategy to regenerate publicness of marginal districts: reflections from a case study http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11331 <p>L’approccio dei 15 minuti come strategia per rigenerare la dimensione pubblica dei&nbsp;quartieri marginali: riflessioni a partire da un caso studio</p> <p>La città dei 15 minuti ha avuto – anche a seguito dei riflessi della pandemia sul modo di&nbsp;vivere le città – notevole successo, sulla scia della nota appplicazione parigina. Si sostiene&nbsp;che, una volta lasciata la pandemia alle spalle, l’idea di promuovere l’abitare di prossimità&nbsp;diventa una strategia per riportare qualità nei quartieri dove manca strutturalmente. Le&nbsp;attrezzature da standard in dotazione alla città pubblica necessitano oggi di essere rivisitate&nbsp;alla luce di diritti all’abitare connessi al benessere climatico, alla salute, all’inclusione e, più&nbsp;in generale, alla sostenibilità. Laddove le amministrazioni pubbliche non abbiano forza&nbsp;politica e/o economica, né tantomeno risorse umane e competenze tecniche sufficienti a&nbsp;promuovere il modello estensivo dei 15 minuti, è auspicabile preferirgli un approccio situato&nbsp;che, prioritariamente, applichi criteri di giustizia spaziale e ambientale alla trasformazione.&nbsp;Diamo conto, pertanto, di analisi e interpretazioni utili a valorizzare “l’approccio del&nbsp;quartiere dei 15 minuti” in una periferia dove l’addensarsi di attrezzature incomplete o&nbsp;abbandonate offre l’occasione per sperimentare forme di contrasto alla marginalizzazione.</p> <p>Parole chiave: quartiere dei 15 minuti, città pubblica, attrezzature da standard, governance&nbsp;collaborativa, urbanistica tattica</p> Maria Federica Palestino, Stefano Cuntò ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11331 Tue, 10 Dec 2024 19:47:14 +0000 Landscape design in regeneration and accessibility process to cultural heritage. The study case of Liternum Archaeological Park for the Domitio-Flegreo Coast http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11332 <p>Il progetto di paesaggio nei processi di rigenerazione e accessibilità al patrimonio&nbsp;culturale. Il caso studio del Parco Archeologico di Liternum per il Litorale Domitio-Flegreo</p> <p>Questo contributo riflette sul ruolo che il patrimonio storico-archeologico e le sue relazioni&nbsp;con il paesaggio possono assumere nei processi di rigenerazione socio-spaziale che&nbsp;interessano le dinamiche urbane e periurbane delle società e dei territori in “transizione”. In&nbsp;particolare, progetti e strategie per la tutela, l’accessibilità e la fruizione del patrimonio,&nbsp;possono offrire l’opportunità per un progetto di paesaggio e di produzione di spazio pubblico&nbsp;contemporaneo, attrattivo e multifunzionale, in cui quella che si viene ad affermare è una&nbsp;nuova forma della città pubblica, e più in generale di un rinnovato welfare, oltre la mera&nbsp;conservazione e alla trasmissione dei beni conservati. Nella sperimentazione progettuale&nbsp;sviluppata per il Parco Archeologico di Liternum, sulle sponde del Lago Patria, si è trattato&nbsp;di sottrarre l’area archeologica alla sua condizione di luogo separato dalla città per&nbsp;prefigurare un più ampio uso urbano (Manacorda, 2007), a partire dal disegno dei percorsi di&nbsp;una fruizione allargata capaci di mettere in sequenza i resti archeologici, con il paesaggio e&nbsp;gli spazi e le dinamiche della città con cui instaurano relazioni fertili dentro una possibile&nbsp;governance collaborativa con gli attori del contesto.</p> <p>Parole chiave: patrimonio culturale, transizione, spazio pubblico, paesaggio, accessibilità</p> Anna Terracciano, Francesco Stefano Sammarco ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11332 Tue, 10 Dec 2024 20:01:57 +0000 Climate change adaptation and spatial planning: the mainstreaming concerning the regional context of Sardinia, Italy http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11333 <p>Adattamento ai cambiamenti climatici e pianificazione del territorio: il mainstreaming&nbsp;relativo al contesto regionale della Sardegna, Italia</p> <p>La necessità di trattare ed indirizzare gli effetti dei cambiamenti climatici sottolinea&nbsp;l’importanza di individuare ed implementare nuovi processi di pianificazione spaziale<br>orientati ad innestare questi profili nella definizione e nell’attuazione delle politiche di piano.&nbsp;In quest’ottica, è particolarmente importante identificare sistemi di obiettivi ed azioni di&nbsp;piano che tratteggino e guidino l’integrazione dell’adattamento ai cambiamenti climatici nei&nbsp;piani territoriali, con particolare riferimento alla scala locale. In questo contributo, si propone&nbsp;e si attua una metodologia, orientata a quest’integrazione, attraverso la definizione di un&nbsp;quadro programmatico per la costruzione dei piani urbanistici comunali attraverso la&nbsp;valutazione ambientale strategica, quale percorso in cui la pianificazione prende forma e&nbsp;struttura, nell’ambito della valutazione, mediante una strategia sistemica fondata sulle finalità&nbsp;complessive e specifiche del quadro programmatico, e su un’ampia fase operativa, fondata&nbsp;su sistemi di azioni di piano.</p> <p>Parole chiave: adattamento ai cambiamenti climatici, politiche territoriali, pianificazione&nbsp;strategica, valutazione ambientale strategica</p> Federica Isola, Sabrina Lai, Federica Leone, Corrado Zoppi ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11333 Tue, 10 Dec 2024 20:16:24 +0000 Identification of suitable sites for Green Hydrogen Production from petroleum wastewater http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11335 <p>Identificazione di siti idonei per la produzione di idrogeno verde utilizzando acque reflue&nbsp;dell’industria petrolifera</p> <p>I cambiamenti climatici richiedono azioni urgenti con il fine di costituire una società&nbsp;resiliente, capace di adattarsi all’attuale emergenza. In questo scenario, le energie rinnovabili&nbsp;rivestono un ruolo cruciale. In particolare, l’Idrogeno Verde rappresenta una valida&nbsp;alternativa ai combustibili fossili. La sua produzione attraverso l’elettrolisi consente di&nbsp;generare energia senza emissioni inquinanti. Questo studio identifica i criteri per la selezione&nbsp;dei siti idonei alla produzione dell’Idrogeno Verde utilizzando le acque reflue dell’estrazioni&nbsp;petrolifere dell’area industriale di Viggiano, in Italia. La metodologia implementata prevede&nbsp;un’Analisi Spaziale Multicriteriale. I criteri chiave includono fattori tecnici, economici ed&nbsp;ambientali. L’output finale è rappresentato da una mappa di idoneità che facilita&nbsp;l’individuazione dei siti più adatti alla collocazione delle infrastrutture per la produzione di&nbsp;Idrogeno Verde.&nbsp;</p> <p>Parole chiave: Infrastrutture per l’Idrogeno Verde, elettrolisi, Fonti Energetiche Rinnovabili&nbsp;(FER), mappa di idoneità dei suoli</p> Rossella Scorzelli, Shiva Rahmani, Alfonso Annunziata, Michela Delfino, Francesco Scorza, Antonio D'Angola, Beniamino Murgante ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11335 Wed, 11 Dec 2024 17:59:53 +0000 Mobility for public space. Inter-City laboratories in the design for new urban capillaries http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11336 <p>The article addresses the issue of public space design with reference to sustainable, soft, and&nbsp;active mobility. It outlines a line of research that explores the possibilities of applying a&nbsp;multidimensional vision of the very concept of mobility in the contemporary city. This,&nbsp;indeed, expands by intercepting the many ways in which movement takes place and generates&nbsp;activity in urban contexts. The field of experimentation is the city of Naples, where many&nbsp;intermodal nodes – significant for public transport as well as from urban point of view – have&nbsp;been investigated. The adopted research methodology saw a very significant phase, which is&nbsp;presented in the article, in the construction of a panorama of comparisons of best practices&nbsp;and case studies to be analysed in relation to Naples. The comparison, starting from the&nbsp;concept of “dynamic model” (Montaner, 2011) and ultimately understood as an inter-city&nbsp;laboratory, has allowed for a general reflection on the transformative possibilities for&nbsp;mobility design in relation to public space. This kind of study has enriched the design&nbsp;proposals elaborated on the city of Naples and improved the definition of an abacus of&nbsp;possible architectural actions for the creation of new urban capillaries.</p> <p>Keywords: active mobility, public space, infrastructures, dynamic model, Naples</p> Adriana Bernieri ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11336 Wed, 11 Dec 2024 00:00:00 +0000 Urban networks and environmental resilience. Fractal urban aggregates’ role http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11391 <p>Reti urbane e resilienza ambientale. Il ruolo degli aggregati urbani frattali</p> <p>Gli aggregati urbani frattali costituiscono un nuovo paradigma di interpretazione, in scala&nbsp;naturale, del processo di pianificazione di un territorio che evolve tra l'esistente e il futuro&nbsp;eco-compatibile. Un aggregato urbano frattale porta in sè, sia gli indicatori morfometrici e&nbsp;ambientali di sviluppo urbano minimo sostenibile, che le leggi di scala diretta (autosomigliante&nbsp;e/o autoaffine) per una pianificazione di area vasta, costituita quest'ultima da un&nbsp;numero finito di aggregati, in accordo agli scaling fisici della natura. L'analisi frattale&nbsp;nell'ambito della pianificazione strategica e territoriale di area vasta, caratterizza in termini&nbsp;planimetrici gli aggregati urbani, nonchè la individuazione di criteri per uno sviluppo dei&nbsp;sistemi urbani che tengono conto delle molteplici componenti. In tal senso, la Dimensione&nbsp;frattale è un criterio descrittivo, e rappresenta un parametro progettuale.</p> <p>Parole chiave: dimensione frattale, analisi frattale, aggregati urbani frattale, resilienza&nbsp;ambientale, scienza delle città</p> Ferdinando Verardi ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11391 Mon, 16 Dec 2024 09:43:20 +0000 Cultural associativity in the Inner Areas, between vulnerability and opportunity http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11400 <p>L’associazionismo culturale nelle Aree interne, tra vulnerabilità e opportunità</p> <p>Le Aree interne italiane, che vivono condizioni di spopolamento e isolamento territoriale,&nbsp;possiedono ciononostante all’interno delle comunità locali il potenziale sociale e culturale&nbsp;per innescare processi di sviluppo. Tuttavia, gli attori coinvolti nel mantenimento e nella&nbsp;trasmissione del patrimonio culturale locale incontrano significative difficoltà nel sostenere&nbsp;le iniziative creative potenzialmente utili alla valorizzazione di tale patrimonio. Tali difficoltà&nbsp;sono spesso riconducibili alla carenza di risorse materiali ed immateriali (umane, tecniche,&nbsp;economiche), ma anche alla inadeguata capacità di organizzazione interna strategica, cui le&nbsp;politiche locali non riescono a fornire risposta.<br>Alla luce di tali premesse il contributo propone una riflessione critica sui modelli, e i relativi&nbsp;dispositivi di natura prevalentemente organizzativo-gestionale, messi in atto in differenti&nbsp;contesti territoriali, in grado di costituire un riferimento strategico per la rivitalizzazione&nbsp;socio-economica dei territori interni, facendo, in particolare, riferimento alle esperienze di&nbsp;incubazione e di bilancio partecipativo.<br>In riferimento all’Area interna Sicani in Sicilia, si avanza la proposta di un modello di&nbsp;gestione delle future iniziative di sviluppo locale finalizzato alla loro attivazione e al loro&nbsp;finanziamento, che risponda in modo più adeguato alle peculiarità del contesto territoriale e&nbsp;al sostegno delle comunità locali.</p> <p>Parole chiave: Aree interne, bilancio partecipato, incubazione, eventi culturali</p> Alejandro Gana-Núñez, Vincenzo Todaro ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11400 Tue, 17 Dec 2024 19:01:39 +0000 Beyond emerging. Just, multi-species, convivial and food-related urban ecosystem services in two food forests in Sicily and California http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11442 <p>Oltre l’emergente. Servizi urbani ecosistemici giusti, multispecie, conviviali, and correlati&nbsp;al cibo in due foreste alimentari in Sicilia e California</p> <p>Le città sono al contempo responsabili del cambiamento climatico e luoghi particolarmente&nbsp;colpiti dai suoi effetti, che impattano in modo diseguale le popolazioni urbane. Allo stesso&nbsp;tempo, le città sono all’avanguardia nello sviluppo di soluzioni sperimentali, e la&nbsp;pianificazione e la progettazione urbana svolgono un ruolo cruciale nel favorire ambienti&nbsp;urbani equi e biodiversi. Il dibattito sui servizi ecosistemici urbani, in particolare quelli forniti&nbsp;dalle soluzioni basate sulla natura e dalle infrastrutture verdi e blu, esemplifica questo sforzo.&nbsp;Questo articolo sostiene l’inclusione della giustizia alimentare e multispecie e della&nbsp;convivialità nella discussione accademica, nella regolamentazione settoriale e nelle pratiche&nbsp;professionali riguardanti i servizi ecosistemici urbani. Proponiamo che le foreste alimentari,&nbsp;che emulano gli ecosistemi forestali naturali per fornire cibo agli esseri umani mentre ne&nbsp;beneficiano altre specie e l’ecosistema nel suo complesso, siano modelli esemplari in grado&nbsp;di offrire servizi ecosistemici urbani più equi, multispecie e legati al cibo. La nostra&nbsp;argomentazione è supportata dall’analisi di due casi studio, uno in Sicilia e uno in California,&nbsp;che mette in luce significative somiglianze, differenze cruciali e la sfida aperta di passare da&nbsp;pratiche sperimentali e emergenti a quelle più diffuse e istituzionalizzate.</p> <p>Parole chiave: foresta alimentare, servizi ecosistemici urbani, giustizia alimentare, giustizia&nbsp;multispecie, progettazione ecologica</p> Elisa Privitera, Cassandra Funsten ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11442 Sun, 22 Dec 2024 00:00:00 +0000 The public city and a new welfare. Regulatory inclusiveness and territorial equipment http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11534 <p>Città pubblica e nuovo welfare. Disposizioni per l’inclusione e le attrezzature territoriali</p> <p>Le attrezzature pubbliche rappresentano uno dei pilastri fondamentali per il buon&nbsp;funzionamento della vita urbana. Servizi come sanità, istruzione, verde e sport, assistenza&nbsp;sociale, non solo garantiscono il benessere dei cittadini ma, soprattutto, contribuiscono a&nbsp;ridurre le disuguaglianze sociali e a promuovere l'inclusione. L’articolo si inscrive nel solco&nbsp;degli studi che, dall’inizio degli anni 2000, riconoscono l’emergere di una “nuova questione&nbsp;urbana” che necessita di un nuovo welfare urbano. Disucsse disposizioni e tecniche che&nbsp;regolano in Italia, dal 1968, la costruzione della città pubblica, il paper evidenzia la necessità&nbsp;di innovare con soluzioni più efficaci e redistributive (considerata la riforma del Titolo V&nbsp;della Costituzione del 2001), i dispositivi per la pianificazione, acquisizione e gestione degli&nbsp;spazi e delle infrastrutture finalizzati a garantire la minima dotazione e fornitura di servizi da&nbsp;assicurare in tutto il paese, a tutela dei diritti sociali e civili dei cittadini. Si illustrano e&nbsp;argomentano i contenuti della proposta di legge di principi per il governo del territorio e la&nbsp;pianificazione dell’INU (febbraio 2024). Le conclusioni riconoscono la rigenerazione urbana&nbsp;come una delle più importanti azioni pubbliche da praticare con un piano urbanistico che&nbsp;sappia garantire le condizioni per la costruzione di un nuovo welfare urbano, ricodificando&nbsp;questione sociale e ambientale.</p> <p>Parole chiave: welfare urbano, standard urbanistici, città pubblica, inclusione</p> Carolina Giaimo ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/bdc/article/view/11534 Fri, 27 Dec 2024 00:00:00 +0000