TY - JOUR AU - Maria Luisa Martino AU - Raffaele De Luca Picione AU - Maria Francesca Freda PY - 2016/08/19 Y2 - 2024/03/29 TI - La ferita del confine: la condizione di liminalità del corpo e della psiche JF - La camera blu. Rivista di studi di genere JA - CB VL - 0 IS - 14 SE - Materiali DO - 10.6092/1827-9198/3916 UR - http://www.serena.unina.it/index.php/camerablu/article/view/3916 AB - Il processo di costruzione e di significazione della propria esperienza si realizza mediante lo sviluppo di confini. Rappresentano dispositivi semiotici dinamici che consentono simultaneamente processi di distinzione e di connessione, separazione e integrazione, individuazione e appartenenza. In una prospettiva semiotica e psicodinamica, la pelle rappresenta un primo e fondamentale processo di confine che rende possibile lo sviluppo identitario, la dimensione intersoggettiva e la condivisione entro  i propri contesti di vita. La malattia si configura come una discontinuità di vita costituendo una lacerazione dei propri confini somatici, psichici, sociali. A partire da questa ferita, la persona colpita da una malattia può ritrovarsi in una condizione di liminalità. Tale nozione, originariamente antropologica, risulta di attuale interesse nel contesto psicologico in quanto la caratteristica principale è il sentimento di disorientamento, isolamento, frammentazione, esclusione dal mondo degli altri. In termini clinici, l’elaborazione dell’esperienza liminale può avvenire attraverso la costruzione di nuovi sistemi di confine che possono ridare senso ai molteplici aspetti della vita.  ER -