http://www.serena.unina.it/index.php/cssaunior/issue/feed Archeologie tra Oriente e Occidente 2025-03-05T18:27:12+00:00 Andrea D'Andrea dandrea@unior.it Open Journal Systems <p>&nbsp;<em>Archeologie tra Oriente e Occidente</em>&nbsp;(ISSN 2974-7651) è la rivista del <a href="https://www.unior.it/it/centri-di-servizio/cisa-centro-interdipartimentale-di-servizi-di-archeologia">Centro Interdipartimentale di Servizi di Archeologia</a> dell'Università di Napoli L'Orientale. Il periodico offre uno spazio aperto di confronto in ambito archeologico su aspetti, tematiche, cambiamenti di approcci e metodi senza distinzione areale o cronologica. <em>Archeologie tra Oriente e Occidente</em>&nbsp;è volutamente declinata al plurale e con orizzonti geografici e culturali molto ampi per sottolineare non solo il carattere interdisciplinare che oramai ha assunto la ricerca archeologica, ma anche per stimolare una riflessione su settori ed approcci innovativi. L’idea che anima la nuova iniziativa editoriale è di ospitare approfondimenti tematici anche sperimentali e transdisciplinari nei quali possano convergere differenti metodologie di documentazione, rilevamento, gestione e interpretazione dei dati. La rivista contiene tre sezioni: <em>Saggi</em>, <em>Scoperte&nbsp;</em>e&nbsp;<em>Recensioni: </em>la prima è destinata ad accogliere saggi scientifici, senza limitazioni relative agli ambiti geografici, culturali e cronologici; la seconda resoconti sulle attività di scavo e studio; la terza, infine, riflessioni sulle novità editoriali.&nbsp;&nbsp;</p> <p><strong>Direttore -&nbsp;</strong><a href="https://orcid.org/0000-0002-5274-0786">Andrea D'Andrea</a>, Università di Napoli L'Orientale</p> http://www.serena.unina.it/index.php/cssaunior/article/view/11306 La tutela e la promozione del patrimonio culturale attraverso la scansione 3D dei reperti archeologici 2025-03-05T18:27:12+00:00 Michele Domenico Todino mtodino@unisa.it Lucia Campitiello mtodino@unisa.it Stefano Di Tore mtodino@unisa.it <p>Nel seguente contributo verranno proposte alcune considerazioni in merito all'utilizzo della scansione 3D dei reperti archeologici provenienti dai musei del territorio Campano. Avvalendosi del processo di scansione 3D è possibile realizzare un database tridimensionale in cui archiviare i&nbsp;<em>digital assets</em>&nbsp;delle collezioni museali al fine di tutelare il bene stesso attraverso la sua archiviazione in un ambiente tridimensionale che superi le potenzialità degli archivi fotografici, offrendo l’opportunità di predisporre ambienti d’apprendimento virtuali che consentono la promozione dell’istituzione che lo conserva.</p> 2023-12-31T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/cssaunior/article/view/11657 Le vie di transito e i luoghi sacri in epoca antica in Irpinia 2025-03-05T17:56:03+00:00 Milena Saponara castaldoflavio@gmail.com Flavio Castaldo castaldoflavio@gmail.com <p>L’Irpinia, grazie alla sua rete idrografica e ai passi montani, ha rivestito un ruolo strategico nei collegamenti tra le coste tirreniche e adriatiche fin dalla preistoria. Territorio fertile e ricco di risorse naturali, ha favorito lo sviluppo di culture locali uniche, aperte agli scambi culturali. Insediamenti stabili, attestati dal Neolitico all’epoca sannitica (VI-III sec. a.C.), si concentravano lungo i fiumi Calore e Ofanto, e presso aree sacre legate a fonti e sorgenti sulfuree, tra cui il celebre santuario della dea Mefite in Valle d’Ansanto. La transumanza e il commercio lungo tratturi e percorsi fluviali hanno plasmato l’economia locale, basata sulla pastorizia, la tessitura e il commercio. Con la romanizzazione (III sec. a.C.), l’Irpinia vide l’introduzione di municipi e infrastrutture pur mantenendo tratti culturali conservativi. La continuità di pratiche pastorali e ritualità legate ai culti locali dimostra l’identità resiliente delle popolazioni irpine.</p> <p>Questo studio esplora le evidenze archeologiche e paesaggistiche, evidenziando il ruolo dell’Irpinia come crocevia culturale e commerciale, ponte tra le realtà appenniniche e costiere, e sottolineando il valore strategico e sacro del territorio nell’antichità.</p> 2023-12-31T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/cssaunior/article/view/11700 L’ecosistema culturale dell’antica Abellinum: un progetto di archeologia di Comunità 2025-03-05T17:46:13+00:00 Daniela Musmeci dandrea@unior.it Lorenzo Radaelli dandrea@unior.it <p>L’antica città di Abellinum, sul pianoro della Civita di Atripalda (AV), costituisce un importante contesto di studio per la costruzione di un ecosistema culturale. Con le sue caratteristiche storiche, archeologiche, insediative, ambientali e per la sua posizione, al centro del tessuto urbano attuale, essa è diventata il luogo di sperimentazione di un approccio transdisciplinare volto alla conoscenza, alla fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale irpino. In questo intervento si intende presentare le strategie messe in campo dal progetto “Abellinum. Piano per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dell’antico centro irpino” (DiSPaC, Università di Salerno), a partire dal 2019 e fino ai più recenti risultati, puntando l’attenzione sul contributo che la ricerca – non solo archeologica - ha dato in termini di nuove conoscenze e sulle ricadute a favore delle Comunità. Numerose sono, infatti, le iniziative promosse in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, con la Direzione Generale Musei della Campania e con il Comune di Atripalda, volte a tessere relazioni tra specialisti, ricercatori e cittadini, delineando nuove forme di fruizione e valorizzazione partecipata.</p> 2023-12-31T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/cssaunior/article/view/11472 Naval transport, ports and routes in the imperial age: An analysis of the circulation of marble in Roman times 2025-03-05T18:21:37+00:00 Giovanni Borriello gianni_1986@libero.it Chiara Zazzaro czazzaro@unior.it <p>Questo studio esamina la complessa circolazione dei marmi in età romana e sulle sue implicazioni nell'ambito del progetto “L'architettura dell'imperatore. Residenze ufficiali e private, paesaggi urbani e porti nell'età di Adriano (117-138 d.C.)”. Questo tema è già stato esplorato da molti studiosi in passato, ma senza una visione completa degli aspetti tecnici legati a questo commercio.<br>Un'équipe ha analizzato le caratteristiche principali di questi transiti marittimi, in particolare la complessità delle rotte. Sono stati esaminati anche diversi altri aspetti, dai sistemi e metodi di trasporto, con attenzione al tipo di imbarcazioni utilizzate in questo commercio, alla definizione e indicazione delle fonti di approvvigionamento del marmo e dei tempi di viaggio di queste navi da carico pesante.<br>L'analisi di ciascuno di questi aspetti ha evidenziato come, nonostante le numerose ricerche, il livello di conoscenza sia ancora insufficiente. Sebbene la metodologia di questo studio presenti ancora diversi problemi da risolvere, si è cercato di fornire un quadro il più ampio possibile delle fonti disponibili. Senza pretese decisive, gli autori hanno applicato un nuovo approccio all'analisi delle fonti, contestualizzando la circolazione dei marmi diretti a Roma nel quadro generale dei traffici commerciali del mondo romano. A tal fine, è stato fondamentale confrontare le testimonianze archeologiche marittime e terrestri e i principali tipi di marmi utilizzati in età imperiale con altri prodotti che seguivano percorsi simili. Nonostante le variazioni di questi percorsi nel tempo dovute a fattori storici, sociali ed economici, è stato possibile fare un primo tentativo di comprensione unitaria e completa del problema. Questi risultati preliminari potranno essere approfonditi in una prospettiva diacronica con l'indagine di nuove prove e scoperte.</p> 2023-12-31T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/cssaunior/article/view/11503 Il culto di Zeus ed Hermes Agoraioi ad Atene tra epoca classica e prima età imperiale: dati storico-letterari, fonti epigrafiche e documentazione archeologica 2025-03-05T18:13:45+00:00 Marco Capurro marcocapurro16@gmail.com <p>L’indagine del culto di Zeus&nbsp;<em>Agoraios</em>&nbsp;ad Atene, divinità di natura politica venerata solitamente nelle agorai, si basa principalmente sui dati archeologici a disposizione, mentre le fonti storico-letterarie ed epigrafiche risultano essere meno utili. La collocazione del cd. “altare di Zeus Agoraios” nell’Agora del Ceramico (II metà del IV sec. a.C.), ad Est del Metroon ellenistico, è stata spesso discussa in bibliografia. L’ipotesi tradizionale, risalente a R. Martin, vuole che questo monumento fosse in origine situato sulla Pnice, ove si svolgevano le&nbsp;<em>ekklesiai</em>. Questa lettura sembrerebbe essere confermata dalla presenza sulla collina di un grande taglio sul bema della terza fase edilizia&nbsp;<em>dell’ekklesiasterion</em>, databile alla medesima epoca e compatibile con un altare delle stesse dimensioni di quello presente al&nbsp;<em>Kerameikos</em>. La datazione di quest’operazione di trasferimento dell’altare è stata fissata tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. e ne consegue che il problema del sito originario del monumento includa anche quello della titolarità del culto. Il contributo si propone di effettuare una accurata riconsiderazione della documentazione archeologica e storico-letteraria sull’argomento, al fine di delineare uno sviluppo del culto di Zeus dell’agora ad Atene tra l’epoca classica e la prima età imperiale, non tralasciando il legame con il culto dell’altra importante divinità dell’agora venerata al&nbsp;<em>Kerameikos</em>, Hermes&nbsp;<em>Agoraios</em>, ritornando sul complesso problema topografico dell’angolo Nord-Ovest dello spazio agoreo della città attica.</p> 2023-12-31T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/cssaunior/article/view/11473 A Database for Qal‛a-ye Tepe (Sistan, Iran): Preliminary Analysis of the Pottery 2025-03-05T18:19:27+00:00 Alessandra Di Giuseppe alessandra.di.giuseppe997@gmail.com <p>L'articolo si propone di riesaminare una serie di dati provenienti dalla Missione Archeologica Italiana del 1961-1962 diretta da Umberto Scerrato a Qal‛a-ye Tepe (Sistan, Iran): quattro quaderni manoscritti con alcuni piccoli, ma significativi dettagli inediti sullo scavo e il database esistente della ceramica. Lo studio si è concentrato sia sul miglioramento del database, creando uno strumento digitale in grado di facilitare l'analisi quantitativa, qualitativa e cronologica della ceramica, sia su uno studio preliminare su una quantità limitata di frammenti di ceramica oggi localizzati tra Roma e Napoli. La riorganizzazione del database ha permesso di ottenere nuovi risultati integrando le conoscenze esistenti sul sito e sull'assemblaggio di ceramica con i dati rianalizzati, migliorando la comprensione di Qal‛a-ye Tepe e del suo contesto storico.</p> 2023-12-31T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/cssaunior/article/view/11474 The Pottery Productions from Dūmat al-Jandal. An Outline from the Assyrian to the Islamic Era 2025-03-05T18:16:52+00:00 Romolo Loreto rloreto@unior.it Simona Berardino simonaberardino91@gmail.com <p>Dal 2009 l'Università di Napoli L'Orientale conduce attività archeologiche nel nucleo storico di Dūmat al-Jandal, regione di al-Jawf (Arabia Saudita). Tra i vari obiettivi perseguiti , che spaziano dalla preistoria al periodo islamico, l'attenzione primaria è stata rivolta alla definizione del nucleo storico di antica origine, in particolare attraverso l'individuazione di testimonianze materiali dell'antica 'araba menzionata nelle fonti assire dal IX al VII secolo a.C.. Tra il 2009-2017 gli scavi si sono concentrati sull'insediamento nabateo (Trincea 1) e sui primi saggi all'esterno della moschea di 'Umar ibn al-Khaṭṭāb. In questo contesto, lo scavo all'esterno del lato occidentale della moschea di 'Umar ibn al-Khaṭṭāb ha portato alla luce una collezione di oggetti tardo-neosiriani dell'VIII-VII secolo a.C.. Questa scoperta, per la prima volta, conferma l'identificazione di Dūmat al-Jandal come l'antica Adummatu e fornisce prove materiali contemporanee ai primi arabi. Sono stati raccolti anche altri materiali relativi a periodi successivi, che mostrano una sequenza stratigrafica continua nella Trincea 10, Sondaggi 1-3.&nbsp;Pertanto, alla luce delle stagioni di scavo 2009-2017 nel nucleo storico dell'oasi e dopo aver individuato la sua primissima fase storica, viene qui introdotta una prima sequenza cronologica completa basata sulla cultura materiale emersa, in particolare sugli assemblaggi ceramici finora individuati, che si estende dal tardo periodo neoassiro all'epoca nabatea e ai secoli islamici. Un focus particolare è dedicato alla definizione delle classi di produzione locale e all'identificazione degli oggetti importati, al fine di comprendere il contesto socio-economico dell'oasi e di pianificare le future indagini archeologiche all'interno del nucleo storico di Dūmat al-Jandal.</p> 2023-12-31T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/cssaunior/article/view/11509 Cuma, il settore a Nord delle Terme del Foro: la campagna di scavo condotta dall’Università di Napoli L’Orientale nel 2023 2025-03-05T18:05:57+00:00 Matteo D'Acunto mdacunto@unior.it Marco Capurro marcocapurro16@gmail.com Martina D'Onofrio martina.donofrio@cultura.gov.it Chiara Improta c.improta6@unior.it Cristiana Merluzzo c.merluzzo@unior.it Francesco Nitti nitti_francesco993@libero.it Mara Soldatini mara.soldatini93@gmail.com <p>A partire dal 2007, l’Università di Napoli L’Orientale conduce uno scavo archeologico sistematico nel settore dell’abitato greco-romano a Nord delle Terme del Foro e nel precedente villaggio pre-ellenico. Gli scavi hanno portato alla luce in estensione un isolato della città greco-romana, inserito nella rete stradale urbana. La campagna di scavo condotta nel 2023 si è concentrata su diversi obiettivi: la messa in luce della capanna pre-ellenica e delle stratigrafie relative alla prima fase dell’<em>apoikía</em> al di sotto del peristilio della <em>domus </em>meridionale.</p> <p>&nbsp;</p> 2023-12-31T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/cssaunior/article/view/11511 Cupra Marittima. Campagna di scavo 2023 2025-03-05T18:02:40+00:00 Ilaria Di Tano i.ditano@unior.it 2023-12-31T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/cssaunior/article/view/11514 Villa Imperiale del Pausilypon – Campagna di indagini 2023 2025-03-05T18:00:44+00:00 Chiara Mattei cmattei@unior.it 2023-12-31T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement##