Diritto Pubblico Europeo - Rassegna online http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline <p><em>Diritto Pubblico Europeo – Rassegna online</em> (DPERonline) è una rivista scientifica di Area 12, fondata da Raffaele Bifulco, Lorenzo Chieffi, Alberto Lucarelli e Andrea Patroni Griffi e consultabile all'indirizzo&nbsp;https://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/, registrata presso il Tribunale di Napoli&nbsp; con ISSN 2421-0528, come periodico semestrale a carattere scientifico.</p> <p><strong>Obiettivi e ambiti scientifici della Rivista&nbsp;</strong></p> <p>La Rivista tratta i temi afferenti ai settori disciplinari riferiti all’Area 12, in particolare diritto pubblico e costituzionale, diritto dell’Unione europea, diritto comparato, diritto amministrativo e diritto dell’economia.</p> <p>La linea editoriale della Rivista è ispirata al pluralismo e al confronto tra le diverse opinioni e opzioni metodologiche, culturali e scientifiche, nonché al dialogo tra la riflessione accademica e quella più operativa che viene svolta nel foro e nelle istituzioni pubbliche.</p> <p>Le categorie del Diritto pubblico generale trovano punti di tensione e di non facile sistemazione alla luce del processo sovranazionale di integrazione europea e degli effetti che ne derivano. Si tratta di temi che i giuspubblicisti devono approfondire, offrendo il proprio contributo sia per una rilettura attenta delle categorie generali sia per l’analisi degli aspetti più particolari e di settore del diritto pubblico.</p> <p>La Rivista ospita, sui temi della bioetica, una sezione curata dal Centro interuniversitario di ricerca bioetica&nbsp; - Cirb.</p> <div> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Criteri di valutazione</strong></p> <p>La Rivista sottopone i contributi destinati alla pubblicazione ad un procedimento di valutazione preventiva che garantisce l’obiettività e la ponderatezza del giudizio. A tal fine la Direzione, attraverso la propria organizzazione interna, potrà sottoporre i lavori ad uno o piú componenti del Comitato dei Revisori in ragione della competenza specifica richiesta.</p> <p>La Rivista è tenuta a valutare i lavori per il loro contenuto scientifico, senza distinzioni di razza, sesso, orientamento sessuale, credo religioso, origine etnica, cittadinanza, nonché di orientamento scientifico, accademico o politico degli autori.</p> <p>La revisione avviene tra pari con il sistema del doppio cieco, garantendo trasparenza, autonomia dei revisori e assenza di conflitti di interesse. Infatti, il referee riceve il contributo da valutare senza l’indicazione dell’autore, così come all’autore non viene comunicata l’identità del referee.</p> <p>Il giudizio motivato potrà essere positivo; positivo con l’indicazione della necessità di apportare modifiche o aggiunte; negativo.</p> <p>Esso sarà trasmesso alla Direzione e comunicato all’autore, sempre garantendo l’anonimato del referee. I contributi giudicati meritevoli dai referees possono essere oggetto di pubblicazione nella Rivista in base alla insindacabile valutazione della Direzione.</p> <p>Qualora il referee esprima un giudizio positivo con riserva, la Direzione autorizza la pubblicazione soltanto a seguito dell’adeguamento del contributo.</p> <p>Nell’ipotesi di valutazioni contrastanti sarà la Direzione a decidere circa la pubblicazione del lavoro. La Direzione può assumere la responsabilità – con le relative motivazioni – delle pubblicazioni di studi provenienti da Autorità istituzionali e/o da personalità di chiara fama, da autori stranieri di consolidata esperienza o da studiosi anche italiani di anzianità e prestigio tali che la presenza del loro contributo si possa reputare di per sé ragione di lustro per la Rivista.</p> </div> <p>&nbsp;</p> it-IT andrea.patronigriffi@unicampania.it (Andrea Patroni Griffi) cab@unina.it (Centro di Ateneo per le Biblioteche "Roberto Pettorino") Tue, 01 Jul 2025 07:32:07 +0000 OJS 2.4.8.0 http://blogs.law.harvard.edu/tech/rss 60 Il principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale e l’Unione Europea: il caso della disciplina delle comunità energetiche http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/article/view/11825 <p>Il saggio analizza il principio di sussidiarietà orizzontale nell’ordinamento dell’Unione europea, distinguendone due dimensioni: quella «decisionale», legata alla partecipazione dei cittadini ai processi decisionali pubblici, e quella «attuativa», riferita al loro coinvolgimento nell’attuazione delle politiche. Mentre la prima sembra trovare un solido fondamentale nei Trattati, la seconda risulta ancora marginale, ostacolata dalla centralità del paradigma concorrenziale. Un’importante eccezione è tuttavia rappresentata dal settore energetico, in cui la disciplina delle comunità energetiche costituisce una prima evidente apertura dell’ordinamento europeo al modello dell’«amministrazione condivisa». Tale evoluzione ha prodotto effetti rilevanti anche sul piano dell’ordinamento interno, favorendo l’inclusione delle comunità energetiche rinnovabili nel perimetro del Terzo settore legalmente riconosciuto</p> Giammaria Gotti, Matteo Greco ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/article/view/11825 Thu, 24 Jul 2025 22:45:31 +0000 «Transformative constitutionalism» and the European Union? A comparison with Latin American constitutional experiences http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/article/view/11824 <p>According to a rising narrative, the European constitutionalism should think of itself as a transformative one to counter the drifts towards authoritarian nationalisms both within and outside the EU. Yet, labelling the EU constitutionalism as «transformative» leads to borrowing the conceptual toolkit and imaginary of those stream of constitutional thought already labelled as «transformative», chief among which is the Latin American constitutionalism. Hence, this work wonders what consequences may arise as a result of such borrowing; particularly, whether a sufficient degree of commonality is detectable between the European and Latin American experiences which may justify deploying the «transformative» concept to account for, and provide legitimacy to, the profound changes that have hit the constitutional law of the Union in the last decades</p> Giuliano Vosa ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/article/view/11824 Thu, 24 Jul 2025 22:29:12 +0000 Tempo, legalità e disciplina penale più favorevole nel prisma della giurisprudenza CEDU: i casi Scoppola e Cesarano http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/article/view/11823 <p>Il contributo analizza la portata del principio di retroattività favorevole della legge penale (lex mitior) alla luce della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, con particolare riferimento ai casi Scoppola c. Italia (n. 2), Cesarano c. Italia. Dopo aver ricostruito il quadro normativo e giurisprudenziale interno, si esamina il dialogo tra la Corte EDU e le Corti nazionali, evidenziando le tensioni tra legalità penale, giudicato e diritti fondamentali. L’analisi si sofferma in particolare sulla rilevanza del momento procedurale in cui viene richiesto il rito premiale, elemento decisivo che distingue le sentenze Scoppola e Cesarano, e che incide, sulla base della recente giurisprudenza CEDU, sulla concreta applicazione del principio della lex mitior nel sistema multilivello di tutela dei diritti</p> Davide Antonio Ambroselli ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/article/view/11823 Thu, 24 Jul 2025 21:52:29 +0000 Il canone della ragionevolezza (e della proporzionalità) nella giurisprudenza costituzionale in materia di edilizia abitativa. Spunti a partire dalla sentenza n. 1 del 2025 http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/article/view/11822 <p>Recentemente la Corte costituzionale, con la sentenza n. 1/2025, offre alcuni (nuovi?) spunti di riflessione riguardo al criterio di ragionevolezza (nonché di proporzionalità), quale parametro di legittimità, riguardo a un tema delicato qual è l’edilizia abitativa. Con queste brevi riflessioni s’intende approfondire come il giudice delle leggi, pur con qualche carenza argomentativa, abbia voluto riaffermare, tra l’altro, l’esistenza di un sindacato di natura «elastica», fondato non tanto sui contenuti specifici della disposizione legislativa, quanto, invece, sulle finalità manifestate dell’intervento normativo</p> Francesco Zammartino ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/article/view/11822 Thu, 24 Jul 2025 18:03:59 +0000 Teoria e prassi della forma di governo: spunti sull’elezione diretta del Presidente del Consiglio a partire dal fatto a rilevanza costituzionale come nuovo formante http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/article/view/11812 <p>Lo studio ricostruisce i passaggi normativo-istituzionali che hanno favorito il dibattito politico su una possibile elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri, attualmente in discussione. In particolare, il lavoro si propone di contestualizzare nella teoria generale e nella prassi la rilevanza assunta in modo crescente dal “fatto” come nuovo formante del sistema giuridico</p> Luca Dell’Atti, Marta Ferrara ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/article/view/11812 Mon, 14 Jul 2025 21:23:28 +0000 La questione della tutela paesaggistica nei porti: una criticità ancora irrisolta http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/article/view/11811 <p>La tutela paesaggistica nei porti marittimi rappresenta uno dei nodi gordiani più complessi del diritto portuale italiano contemporaneo. L'intersezione tra le esigenze di sviluppo infrastrutturale, la competitività economica dei porti e la protezione del patrimonio paesaggistico costiero genera un conflitto normativo e operativo che, nonostante numerosi interventi legislativi e giurisprudenziali, rimane sostanzialmente irrisolto. Il presente lavoro analizza criticamente lo stato dell'arte della tutela paesaggistica nelle aree portuali, evidenziando le principali criticità normative e procedurali derivanti dalla sovrapposizione tra il regime generale del Codice dei beni culturali (d.lgs. n. 42/2004) e la disciplina speciale portuale. Particolare attenzione è dedicata ai recenti sviluppi giurisprudenziali in materia di silenzioassenso orizzontale e ai meccanismi di semplificazione introdotti per le Zone Economiche Speciali. L'analisi evidenzia come le sfide emergenti - transizione energetica, digitalizzazione, cambiamento climatico - rendano ancora più urgente il superamento dell'attuale frammentazione normativa. La ricerca esamina le soluzioni adottate in altri ordinamenti europei ed extraeuropei, proponendo un ventaglio di opzioni di riforma che spaziano dall'istituzione di una Soprintendenza speciale dedicata ai porti all'estensione dei meccanismi procedurali delle ZES all'intero sistema portuale nazionale. Le conclusioni sottolineano la necessità di un cambio di paradigma culturale che superi la contrapposizione tra tutela e sviluppo, abbracciando una visione integrata che consideri la qualità paesaggistica come componente essenziale della competitività portuale</p> Ugo Patroni Griffi, Tito Vespasiani ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/article/view/11811 Fri, 11 Jul 2025 18:14:42 +0000 I benefici fiscali della legge sul “dopo di noi”: spunti comparativistici http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/article/view/11807 <p>Il contributo ha ad oggetto l’analisi delle criticità e dei punti di forza del sistema di agevolazioni fiscali previsto dalla l. n. 112/2016, anche nota come legge sul «dopo di noi», volto a promuovere l’utilizzo di strumenti giuridici negoziali che abbiano il fine di favorire la piena inclusione dei soggetti disabili. Al fine di orientare l’operato del legislatore, in un’ottica prospettica, si evidenziano inoltre le affinità e le differenze intercorrenti tra il <em>trust </em>di cui alla legge sul «dopo di noi» e gli <em>special needs trusts</em>, posto che gli istituti <em>de quo </em>possono dirsi accomunati da un’identità di <em>ratio</em></p> Vincenzo Felaco ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/article/view/11807 Wed, 02 Jul 2025 20:24:35 +0000