Eikonocity. Storia e Iconografia delle Città e dei Siti Europei
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<p style="margin: 4pt 0cm 9pt; line-height: normal;"><strong><span style="color: #e36c30; font-family: 'Myriad Pro',serif; font-size: 33pt;">C</span></strong><strong><span style="font-family: 'Myriad Pro',serif; font-size: 16pt;">ALL FOR PAPERS - EIKONOCITY 2 | 2025 | ISSN 2499-1422</span></strong></p> <p style="margin: 4pt 0cm 9pt; line-height: normal;"><strong><span style="font-family: 'Myriad Pro',serif; font-size: 16pt;"><strong><span style="font-family: 'Myriad Pro',serif; font-size: 10pt;">Termine ultimo per l’invio delle proposte 15/3/2025</span></strong></span></strong></p> <p>La rivista raccoglie studi e ricerche in materia di Iconografia e Cartografia storica urbana e Immagine del Paesaggio di ambito italiano ed europeo, promossi dal Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea dell’Università Fridericiana ed è anche organo dell’Associazione culturale Eikonocity. Tali studi rispettano le linee guida ministeriali per i diversi ambiti disciplinari che la rivista racchiude. Gli argomenti trattati si allineano con le direttive delle comunità scientifiche e delle pubbliche istituzioni in ambito nazionale e internazionale. <a href="https://doaj.org/search?source=%7B%22query%22%3A%20%7B%22filtered%22%3A%20%7B%22filter%22%3A%20%7B%22bool%22%3A%20%7B%22must%22%3A%20%5B%7B%22term%22%3A%20%7B%22_type%22%3A%20%22journal%22%7D%7D%5D%7D%7D%2C%20%22query%22%3A%20%7B%22query_string%22%3A%20%7B%22query%22%3A%20%22eikonocity%22%2C%20%22default_operator%22%3A%20%22AND%22%7D%7D%7D%7D%7D#.WoavuEmouUk" target="_blank" rel="noopener"><span lang="EN-US" style="font-family: 'Myriad Pro',serif; font-size: 13pt; mso-fareast-font-family: 'Arial Unicode MS'; mso-ansi-language: EN-US; mso-fareast-language: EN-US; mso-bidi-font-family: 'Times New Roman'; mso-bidi-language: AR-SA;">La rivista è inclusa in DOAJ - Directory of Open Access Journals </span></a></p> <p> </p>it-ITEikonocity. Storia e Iconografia delle Città e dei Siti Europei2499-1422<p>Eikonocity pubblica in internet, ad accesso aperto, con licenza: </p> <table width="100%"> <tbody> <tr> <td width="82"> <p style="margin-top: 0px; margin-bottom: 0px;"><img width="80" height="15" alt="cc-by-80x15_80" src="http://www.serena.unina.it/public/site/images/admin/cc-by-80x15_80.png"></p> </td> <td><em><a href="http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/" target="_blank" rel="noopener">CCPL Creative Commons Attribuzione 4.0</a></em></td> </tr> </tbody> </table> <p>L'autore conserva il copyright sul suo contributo, consentendo tuttavia a chiunque "di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare l'opera", purché siano correttamente citati l'autore e il titolo della rivista. L’autore, al momento della proposta di pubblicazione, è inoltre tenuto a dichiarare che il contenuto e l’organizzazione dell’opera è originale e non compromette in alcun modo i diritti di terzi, né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali ed economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle, sia per altre parti di cui il contributo può essere composto. L’autore dichiara altresì di essere a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali per l’ipotesi di falsità in atti ed uso di atti falsi, e che pertanto Eikonocity è esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale, e sarà dall'autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi.</p>V.9 N.2 (2024)
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<p><span data-teams="true">Il numero 2 del 2024 della nostra rivista ospita interessanti contributi, che spaziano alle diverse scale urbana, architettonica e artistica, senza mai perdere di vista, più in generale, le problematiche della storiografia inerente alle trasformazioni dell’immagine della città, ponendo l’accento sulle fonti, sugli eventi e sui protagonisti che ne hanno caratterizzato la vicenda nel corso dell’età moderna e contemporanea.<br> Il presente numero si distingue per lo scenario interdisciplinare proposto, ma anche per il comune denominatore dello studio delle fonti utili al recupero dell’immagine e dell’identità urbana nelle sue molteplici connessioni tra urbanistica, arte e storia, e nelle sue implicazioni per le scelte del presente.</span></p>V.9 N.2 (2024)
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2024-12-272024-12-2792110510.6093/2499-1422/11470L'immagine storica della città europea: fonti, eventi e protagonisti della vicenda urbana nel corso dell’età moderna e contemporanea
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<p>Editoriale</p>Alfredo Buccaro
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2024-12-272024-12-27927810.6093/2499-1422/11401Sull'apografo Arconati di Vincenzo Corazza: influenze vinciane nel coevo dibattito napoletano in materia di ingegneria idraulica
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<p>Lo studio dell’apografo Arconati di Vincenzo Corazza documenta l’attenzione dell’erudito illuminista per la scienza dell’acqua. Un manoscritto inteso come strumento per dare nuovo impulso alla figura dell’architetto-ingegnere che è una ulteriore testimonianza della vivacità del dibattito napoletano sull’ingegneria idraulica di stampo vinciano sul finire del XVIII secolo. Lo studio delle poche, ma significative, variazioni presenti in<br>questo testimone apre inoltre il problema delle relazioni tra i pochi apografi leonardeschi su <em>Del moto e misura dell’acqua.</em></p>Margherita Melani
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2024-12-272024-12-279292210.6093/2499-1422/11262La colonia genovese di Galata a Istanbul: trasformazioni urbane e sviluppo architettonico durante la dominazione ottomana (1453-1923)
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<p>L’insediamento di Galata si ergeva di fronte a Bisanzio/Costantinopoli, al di là del Corno d’Oro. Nel Medioevo si trasformò nella città-colonia genovese di Pera, che prosperò per quasi tre secoli come un’entità indipendente. Divenne presto un importante porto del Mediterraneo orientale, richiamando molti stranieri attratti da nuove opportunità commerciali.<br>Dopo la conquista ottomana del 1453, Galata mantenne i suoi privilegi e gli Ottomani continuarono a farla prosperare. Grazie ai processi di riforme dell’Impero ottomano nel corso del XIX secolo, Galata e Pera, ribattezzate Beyoğlu, divennero il nuovo centro cosmopolita e internazionale della borghesia di Istanbul, prima dell’avvento della Repubblica Turca nel 1923.</p>Luca Orlandi
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2024-12-272024-12-2792234010.6093/2499-1422/8127Intercontinental relations: the circulation of urban and artistic programmes
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<p>La ricerca sulla diffusione e sulla mescolanza delle culture europee sulla mappa globale ha ricevuto un impulso fondamentale dalla ricerca accademica condotta negli ultimi decenni da università e centri di ricerca. L’anno 1500 è rilevante nelle interazioni artistiche intercontinentali tra Europa, Africa, America e Asia. I paesi iberici hanno svolto un ruolo fondamentale nella diffusione dei sistemi artistici europei in questi territori e in queste aree culturali. La progettazione delle strutture urbane, così come le architetture e le funzioni, sono grandi<br>indicatori di questa interazione.</p>Manuel Joaquim Moreira Da RochaBruno Aguiar
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2024-12-272024-12-2792415310.6093/2499-1422/11175Napoli negli anni del Risanamento: la commissione del Ciclo di San Martino a Vincenzo Migliaro
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<p>Il contributo analizza la rappresentazione della Napoli di fine Ottocento e inizi Novecento; l’attenzione sarà rivolta, in particolare, alla serie di dipinti dedicati alla conservazione della memoria cittadina, eseguiti dall’artista Vincenzo Migliaro, commissionati dal Ministero e destinati al Museo di San Martino. Attraverso le opere migliariane, opportunamente correlate con le riprese fotografiche del tempo, si cercherà di esaminare<br>gli aspetti dei luoghi soggetti a trasformazioni per comprenderne i caratteri iconografici in continua evoluzione.</p>Sara Casciano
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2024-12-272024-12-2792557410.6093/2499-1422/10891Iconografía de una utopía. La ciudad de las Rías de Andrés Fernández-Albalat Lois
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<p>Nel 1968 l’architetto Andrés Fernández-Albalat Lois presentò un progetto per la Galizia, noto come La ciudad de las Rías: una proposta innovativa per una nuova città tra A Coruña e Ferrol. Sebbene l’idea ottenne in un primo momento il sostegno istituzionale, non fu poi realizzata poiché negli anni Ottanta si optò per un modello di crescita dispersa. Questo lavoro analizza la proposta di Fernández-Albalat Lois ricorrendo a una ricca documentazione iconografica, che dimostra come questa utopia urbana fosse stata pensata per «vivere, convivere e lavorare».</p>Carla Fernandez Martinez
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2024-12-272024-12-2792758710.6093/2499-1422/10889Letture & Ricerche
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<p>Rubrica</p>Alessandra Veropalumbo
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2024-12-272024-12-27928910510.6093/2499-1422/11469