© 2010
-
Alessandra
Veronese
per "Reti
Medievali"
ISSN 1593-2214
Il titolo del
repertorio Gli ebrei nel
Medioevo
è talmente ampio da
risultare forse troppo “generalista”. Tuttavia si è preferito, almeno in
una
prima fase, trattare l’argomento a grandissime linee, consci del fatto
che – a
differenza di quanto accade in quasi tutti i paesi (e contesti
accademici) del
mondo occidentale – in Italia la storia degli ebrei è da molti
ancora considerata una
“storia minore”, e non – come in effetti appare chiaro a chiunque vi si
sia
avvicinato – un elemento importante della storia in generale, e quindi
anche
della storia medievale.
Si tratta, è vero, della storia di una
minoranza: ma
di una minoranza attiva, in costante contatto e relazione con la
maggioranza
dominante, fosse questa costituita dai cristiani o dai musulmani. Per
altro, in
seno all’Occidente cristiano, gli ebrei furono anche per secoli
pressoché
l’unica minoranza religiosa tollerata.
Sia da un punto di vista
cronologico
sia da un punto di vista geografico, la storia degli ebrei nel Medioevo
pone
numerosi problemi. In alcune regioni la presenza ebraica è testimoniata
da una
pluralità di fonti, pubbliche e private, senza soluzione di continuità a
partire
dall’epoca tardo-antica e sino alla fine del XV secolo: è questo il caso
della
penisola iberica, dell’Italia meridionale peninsulare e della Sicilia;
in altre,
le tracce relative alla presenza di israeliti sono molto scarne, a volte
del
tutto assenti per secoli. Le regioni dell’Italia centro-settentrionale,
nelle
quali in epoca romana sono attestati numerosi insediamenti ebraici,
conservano
per tutto il periodo alto medievale scarsissime tracce relative alla
presenza di
ebrei, mentre le fonti pubbliche e private (queste ultime costituite
soprattutto
da una imponente massa di atti notarili) sono copiosissime per gli
ultimi secoli
del Medioevo. I territori dell’Impero presentano modelli insediativi
ebraici in
continua evoluzione, come ben mostrano i più recenti studi portati
avanti in
particolare dagli studiosi dell’Università di Trier, che negli ultimi
anni – con
la pubblicazione di numerose monografie e di un fondamentale atlante
degli
insediamenti giudaici in una vasta porzione dell’Impero – hanno
contribuito a
ridisegnare la mappa della presenza ebraica e ad aprire nuove
prospettive di
ricerca.
Naturalmente lo studio degli insediamenti ebraici e della
loro
distribuzione sul territorio è ben lungi dall’esaurire il problema della
presenza ebraica nel Medioevo: è tuttavia, a mio avviso, una ricerca di
base
essenziale, che consente poi di studiare e contestualizzare meglio altre
problematiche, da quelle più squisitamente istituzionali, politiche ed
economiche a quelle legate alla cultura degli israeliti (giuridica,
economica,
religiosa, filosofica), alla loro condizione giuridica in seno al mondo
cristiano e musulmano, alla natura delle relazioni – individuali e
collettive –
con la società maggioritaria, alle modalità di organizzazione interna e
di
autogoverno dei gruppi ebraici, lumeggiate per esempio dai responsa rabbinici
medievali.
Numerosi sono gli studi che si occupano delle relazioni
esistenti
tra società maggioritaria e minoranza ebraica. Ne esce un quadro molto
sfacettato, che mostra spesso quanto diversa fosse la realtà della
condizione
ebraica rispetto alle posizioni teoriche assunte dai rappresentanti
delle fedi
dominanti nei confronti degli israeliti. Il mondo musulmano, per
esempio, nella
sua variegata molteplicità, assunse nei confronti dei dhimmi (membri di minoranze
religiose tollerate) e quindi anche degli ebrei, atteggiamenti che – pur
uniformi nella teoria – variarono spesso significativamente nella
prassi.
Anche la durata della presenza ebraica nelle varie regioni
europee e
nei paesi islamici ha caratteri assai poco uniformi. In alcuni contesti
gli
ebrei sono, potremmo dire, quasi solo di passaggio. È questo ad esempio
il caso
dell’Inghilterra, dove le prime attestazioni relative alla presenza di
israeliti
risalgono all’epoca di Guglielmo il Conquistatore (1066), e dalla quale
gli
ebrei vennero espulsi nel 1290. In altre realtà geografiche, gli ebrei
costituirono viceversa per secoli e ininterrottamente una componente
sociale
attiva e vivace, e furono in grado di contribuire in misura a volte
anche
significativa allo sviluppo sociale, economico, giuridico e culturale
della
società che li ospitava.
Negli ultimi decenni gli studi relativi
alla
società ebraica si sono moltiplicati, affrontando in alcuni casi
tematiche
completamente nuove, ovvero riconsiderando temi già da tempo oggetto
dell’attenzione degli studiosi ma tenendo conto di nuove prospettive di
ricerca.
È stato per esempio recentemente riesaminata la questione
delle
relazioni ebraico-musulmane: un importante studio di Mark Cohen (Under Crescent and
Cross. The Jews in the Middle Ages, 1994) ha affrontato
criticamente la questione, provando – mediante un confronto della
condizione
ebraica rispettivamente nei paesi musulmani e in quelli cristiani – a
ridiscutere quello che da altri studiosi è stato polemicamente definito
il “mito
della civile convivenza”, nel tentativo di meglio comprendere le basi
religiose
del rapporto tra fede dominante e fede minoritaria.
Un’altra novità è
costituita dalla storia di genere, che ha solo di recente fatto il suo
ingresso
nell’ambito della storia medievale ebraica. Se fino a pochi lustri fa
molti
studiosi dell’ebraismo medievale ancora tendevano a dare per scontato
che
tematiche quali ruolo della donna, maternità e infanzia costituissero un
soggetto di studio di modesto rilievo, negli ultimi tempi si è assistito
ad una
mutamento di tendenza; è stato infatti da più parti riconosciuto che
anche per
la storia ebraica la varietà e ampiezza dei modelli culturali e sociali
rende
essenziali studi dedicati al matrimonio e alle pratiche matrimoniali,
all’educazione dei figli, alla maternità. Come è naturale, per altro, la
natura
degli studi dedicati alle donne e alla famiglia ebraica medievale varia
anche
significativamente a seconda dei contesti geografici e delle epoche. In
molti
lavori recenti si è anche cercato di evidenziare come ebrei e cristiani
(o ebrei
e musulmani), che comunque – a dispetto dei numerosi e reiterati divieti
–
avevano continuato per gran parte del Medioevo a vivere fianco a fianco,
si
siano influenzati vicendevolmente, nel corso dei secoli, proprio in tema
di
nascita, figli, educazione e matrimonio.
Un tema classico della
storiografia
ebraica, che è però stato riaffrontato criticamente negli ultimi
decenni, è
quello che concerne il deterioramento della condizione ebraica nel corso
degli
ultimi secoli del Medioevo e l’intensificarsi di persecuzioni ed
espulsioni. Pur
rifiutando di identificare la storia degli ebrei unicamente o
prevalentemente
con quella dell’antiebraismo, si è però cercato di discutere quali
debbano
essere considerati i momenti di svolta nell’ambito della storia ebraica,
e quale
impatto alcuni avvenimenti abbiano avuto per gli israeliti nel corso del
Medioevo. Si è dunque riesaminato il peso – in termini di generale
deterioramento della condizione ebraica – delle persecuzioni legate allo
svolgimento della prima e della seconda crociata, discutendo se queste
debbano
essere considerate un turning
point
per l’ebraismo
europeo; e si è poi ridiscusso il peso della Peste di metà Trecento
nelle
regioni del nord-Europa, ridimensionando in parte il ruolo dell’epidemia
nel
deteriorarsi delle relazioni ebraico-cristiane; in tal senso, si è anche
cominciato a ridiscutere la questione delle migrazioni di ebrei
“tedeschi” verso
sud (e in particolare verso le regioni dell’Italia settentrionale), di
norma
collegate – in modo quasi automatico – alle persecuzioni legate alla
peste. Allo
stesso modo, moltissimi studi hanno ripreso negli ultimi decenni,
questioni
quali l’accusa di omicidio rituale e di dissacrazione dell’ostia,
esaminando o
riesaminando criticamente le fonti, soprattutto processuali. Negli anni
Ottanta,
le ricerche di Ronnie Po-chia Hsia e di Elena Lourie hanno affrontato
tra
l’altro la questione della diffusione – in ambito europeo – dell’accusa
di
omicidio rituale. Il ruolo della predicazione dei Minoriti ha costituito
un
altro oggetto di studio, soprattutto per i territori dell’Italia
centro-settentrionale, che se pure conobbero in modo molto limitato il
fenomeno
delle espulsioni furono viceversa percorsi da forti ondate di sentimenti
antiebraici legati appunto all’intensificarsi della predicazione dei
Minoriti,
soprattutto a partire dalla metà del Quattrocento.
Lo studio della
minoranza
ebraica medievale comporta per il ricercatore una serie di problemi non
banali,
a partire da quello linguistico. Non si può infatti prescindere dalla
necessità
di accostarsi alle fonti sia latine e volgari sia ebraiche. Se è vero
che gli
ebrei nel Medioevo hanno sempre usato la lingua del luogo nel quale
vivevano per
comunicare sia all’interno sia all’esterno del gruppo ebraico, è però
altrettanto vero che alcune tipologie di documenti vennero rigorosamente
redatte
in ebraico. Risulterebbe pertanto fuorviante per lo studioso limitarsi
allo
studio delle sole fonti ebraiche o – per converso – delle sole fonti
latine e/o
volgari (ivi comprese quelle arabe, per i regni musulmani). La continua
interazione con la cultura della società dominante rappresenta un altro
fattore
di rilievo: il gruppo ebraico, lungi dall’assorbire acriticamente ciò
che veniva
elaborato in ambito cristiano e musulmano, contribuì a sua volta ad
influenzare
il sapere del mondo circostante, soprattutto in alcuni settori.
Negli
ultimi
decenni, peraltro, gli studiosi del mondo ebraico medievale si sono
dedicati in
modo massiccio all’edizione di fonti e/o di raccolte di documenti. Per
quanto
riguarda lo studio della nostra Penisola, per esempio, una notevolissima
mole di
documentazione è stata messa a disposizione degli studiosi mediante la
pubblicazione di ponderosi volumi nella collana “Documentary History of
the
Jews”, diretta da Shlomo Simonsohn; per la Navarra, abbiamo a
disposizione i
volumi del progetto “Navarra Judaica”; e di recente – per quanto attiene
alle
fonti d’Oltralpe – è stata inaugurata una collana di Judaica nell’ambito
dei
prestigiosi Monumenta Germaniae
Historica.
Non mancano
edizioni di testi latini, come per esempio gli atti di processi che
videro gli
ebrei protagonisti in qualità di imputati.
Esistono inoltre,
soprattutto ad
uso degli studenti e degli studiosi che non conoscono l’ebraico,
numerose
traduzioni, che mettono a disposizione di un pubblico più ampio responsa rabbinici,
takkanot, itinerari di
viaggio, lettere e scritture private in genere.
Non semplice è
peraltro
indicare risorse cronologicamente limitate al periodo medievale; molte
biblioteche, progetti di ricerca, centri di studio affrontano infatti il
tema
degli “studi ebraici” in una prospettiva ampia, che include dunque
settori non
strettamente storici o epoche che trascendono quella medievale. Per
altro va
notato che per la storia degli ebrei le partizioni cronologiche
classiche hanno
spesso poco senso: per alcune regioni il periodo “medievale” si conclude
con
molto anticipo, in altre comprende – per le condizioni di vita degli
ebrei e le
loro relazioni con il mondo circostante – secoli normalmente catalogati
come
prima età moderna.
1. Archivi, biblioteche ed edizioni di fonti
Per il periodo
medievale, le fonti relative alla storia degli ebrei sono in gran parte
sparse
negli archivi e nelle biblioteche. Raramente sono disponibili fondi che
contengano solamente (o prevalentemente) materiale ebraico.
Ciò
comporta
naturalmente qualche difficoltà nel reperimento della documentazione
utile. Va
inoltre sottolineato come gran parte della documentazione disponibile
sia
costituita da materiale “esterno” al mondo ebraico, elaborato dalla
società
dominante, e che quindi non sempre consente di lumeggiare adeguatamente
l’organizzazione interna della società ebraica medievale. Per converso, i
documenti in ebraico forniscono utili informazioni sulla cultura e la
mentalità
giudaiche, così come anche sull’organizzazione dei singoli gruppi e/o
delle
comunità, ma sono spesso avari di informazioni relative ai rapporti tra
maggioranza e minoranza.
Una fonte essenziale (almeno per quei paesi
in cui è
disponibile già dalla fine del XIII secolo) è costituita dai fondi
notarili.
Nella maggioranza dei casi si tratta di registri privi di indice, e il
reperimento della documentazione può avvenire solo attraverso il
paziente
spoglio dei singoli protocolli.
Gli archivi comunali ed
ecclesiastici
conservano spesso fondi nei quali è possibile reperire materiale utile
alla
ricostruzione della storia degli ebrei. Purtroppo non sempre tali
archivi sono
di facile uso: in alcuni casi, gli archivi ecclesiastici sono aperti al
pubblico
a discrezione dell’archivista di turno e mancano di inventari adeguati;
un
discorso analogo vale spesso – almeno per l’Italia – per gli archivi
comunali.
Un gran numero di biblioteche conserva codici ebraici e
documentazione in volgare. In alcuni casi, cataloghi recenti consentono
di
reperire il materiale che interessa con una certa facilità.
Data la
varietà
delle sedi nelle quali è conservata documentazione utile alla storia
ebraica, si
cercherà qui di fornire un quadro di massima, diviso per paesi, delle
varie
istituzioni archivistiche e bibliotecarie; inutile dire che tale quadro
avrà
senza dubbio bisogno di ampliamento e aggiornamento.
1.1.
Austria
Fachbereichsbibliothek Judaistik,
Universitätsbibliothek Wien (Jewish
Studies Library, Vienna University Library). Email:
fbjudaistik.ub@univie.ac.at;
monika.schreiber-humer@univie.ac.at
URL:
http://www.ub.univie.ac.at/fb-judaistik/
1.2. Francia
Bibliotèque Interuniversitaire des Langues
Orientales
(Inter-University Library of Oriental Languages). È legata storicamente
all'Institut national des langues et civilisations orientales (INALCO).
e-mail: reeh@univ-paris8.fr; URL: http://www.bulac.fr
Bibliothèque de
l'Alliance israélite universelle: ricchissima, acquisisce con regolarità
moltissimi volumi a stampa dedicati al giudaismo e alla storia degli
ebrei.
Importantissimi i fondi che contengono edizioni rare dei secoli XVI,
XVII e
XVIII, soprattutto in francese, latino ed ebraico. Moltissime, in tali
fondi, le
edizioni della Bibbia e dei suoi commentari ebraici. Sono presenti anche
delle
edizioni del Talmud. Catalogo on-line: http://www.aiu.org/bibli/
1.3. Germania
Per gli archivi nella
Bundesrepublik Deutschland, si può consultare il sito: http://www.archivschule.de/content/23.html
Per l’organizzazione
archivistica nei singoli Länder e per i fondi contenuti nei singoli
archivi:
Baden-Württenberg: http://www.landesarchiv-bw.de/
Bayern:
http://www.gda.bayern.de/
Berlin: http://www.landesarchiv-berlin.de/lab-neu/start.html
Brandenburg: http://www.landeshauptarchiv-brandenburg.de/
Bremen: http://www.staatsarchiv-bremen.de/
Hamburg: http://www.hamburg.de/bksm/staatsarchiv/
Hessen: http://www.archive.hessen.de/index.cfm?id=2
Mecklenburg-Vorpommern: http://www.landesarchiv-greifswald.de/
Niedersachsen: http://www.staatsarchive.niedersachsen.de/master/C504_L20_D0.html
Nordrhein-Westfalen: http://www.archive.nrw.de/LandesarchivNRW/index.html
Rheinland-Pfalz: http://www.landeshauptarchiv.de/lav/
Saarland:
http://www.saarland.de/landesarchiv.htm
Sachsen: http://www.archiv.sachsen.de/
Sachsen-Anhalt:
http://www.sachsen-anhalt.de/LPSA/index.php?id=32012
Schleswig-Holstein: http://www.schleswig-holstein.de/LA/DE/LA__node.html
Thüringen: http://www.thueringen.de/de/Staatsarchive/
1.4. Israele
Per le fonti
ebraiche, è di grande utilità The Institute of Microfilmed Hebrew
Manuscripts
(IMHM). Fondato per volontà di David Ben Gurion nel 1950, l’istituto ha
microfilmato da allora decine di migliaia di manoscritti conservati
nelle
principali biblioteche europee e statunitensi. Il materiale microfilmato
e
conservato presso l’IMHM rappresenta più del 90% dei manoscritti ebraici
attualmente noti. Dal sito internet dell’IMHM (http://www.jnul.huji.ac.il/imhm/) si può facilmente
accedere al catalogo on-line:
(http://aleph518.huji.ac.il/F/4E77XIPPJ5F84RYJ4VYGRSFMBSGF7PT52D4DL86U4IAF96IQGH-37246?func=find-b-0&con_lng=eng).
Di
notevole rilevanza è anche il “Department of Manuscripts” della Jewish
National
and University Library (http://www.jnul.huji.ac.il/): vi sono conservati
circa diecimila manoscritti originali.
Sempre presso The Jewish
National
and University Library hanno sede progetti che consentono la
consultazione
on-line di una gran quantità di materiale: tra questi vanno senz’altro
menzionati:
- The Online Treasury of Talmudic Manuscripts. Il
progetto
raccoglie le immagini dei più importanti manoscritti del Talmud
conservati nelle
biblioteche di tutto il mondo. È consultabile al sito: http://jnul.huji.ac.il/dl/talmud/intro_eng.htm
- The Global Jewish
Database (the Responsa Project). Contiene la più grande raccolta
elettronica di
testi in ebraico. La banca dati include anche numerose opere di responsa
rabbinici. La versione on-line della banca dati mette a disposizione
degli
studiosi una varietà di funzioni e motori di ricerca avanzati. È
consultabile al
sito: http://www.responsa.co.il/home.en-US.aspx
1.5. Italia
Per l’Italia,
informazioni sulla documentazione – sia pubblica sia privata –
conservata nei
singoli archivi di stato sono reperibili on-line al sito: http://www.archivi.beniculturali.it/
Di particolare
utilità in questo senso è la Guida generale degli archivi di stato,
consultabile
on line al sito:
http://www.maas.ccr.it/h3/h3.exe/aguida/findex_guida
Tra le biblioteche
che contengono materiale ebraico, si possono senz’altro menzionare:
-
La
Biblioteca Mediceo-Laurenziana di Firenze (http://www.bml.firenze.sbn.it/), che vanta un buon
numero di manoscritti ebraici. Essi sono conservati in parte (ma non
solo) nel
cosiddetto “Fondo Orientali”.
- Abbondante materiale
bibliografico per la
storia degli ebrei nel Medioevo è possibile reperire presso la
Biblioteca del
Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC), al sito http://www.cdec.it/biblioteca.asp?id_pagina=2&id=2
1.6. Regno
Unito
Presso la Cambridge
University Library sono conservati 140.000 frammenti manoscritti,
rinvenuti nel
XIX secolo nella genizah della Sinagoga Ben Ezra del Cairo: http://www.lib.cam.ac.uk/Taylor-Schechter/
1.7. Spagna
Anche in Spagna la
documentazione relativa agli ebrei è sparsa in numerosi archivi, e in
fondi non
specificamente dedicati agli israeliti.
Utile può essere, almeno in
una prima
fase, la consultazione del portale degli archivi di stato spagnoli: http://pares.mcu.es/
Tale portale,
attraverso le due funzioni di ricerca semplice e avanzata, consente di
individuare i principali fondi nei quali è conservata documentazione
utile alla
storia della presenza ebraica nella penisola iberica.
Numerose
biblioteche spagnole hanno settori specificamente dedicata alla storia
ebraica.
Tra le molte, i cui cataloghi sono consultabili in rete,
rammentiamo:
Biblioteca National de España: http://www.bne.es/es/Inicio/index.html
Portale delle
Bibliotecas universitarias y de investigacion españolas, che fornisce –
divisi
per regione – gli indirizzi in rete di tutte le biblioteche
universitarie e di
ricerca spagnole:
http://bibliotecas.csic.es/otroscat/webuni.html
1.8. Biblioteche virtuali
Tra le biblioteche
virtuali on-line, merita di essere segnalata la Jewish Virtual
Library: http://www.jewishvirtuallibrary.org/
La parte dedicata al
periodo medievale fornisce una serie di utili informazioni, con una
bibliografia
essenziale (e relativamente recente) concernenti numerose tematiche. È
consultabile al sito http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/History/med.html
2. Centri
di
ricerca
Si
elencano di
seguito, divisi per aree geografiche, alcuni tra i principali centri di
ricerca
relativi alla storia e alla cultura degli ebrei nel Medioevo, come anche
i
Dipartimenti e le Università presso le quali vengono condotte da anni
ricerche
in tal senso.
2.1. Austria
Institut für
Geschichte, Alpen-Adria-Universität Klagenfurt
E-mail: geschichte@uni-klu.ac.at
URL:
http://www.uni-klu.ac.at/his/
Centrum
für
Jüdische Studien, Karl-Franzens-Universität Graz
E-mail: cjs.graz@uni-graz.at
URL: http://www.uni-graz.at/cjs-graz/
2.2. Canada
The Friedberg Genizah
Project ha avuto inizio nel 1999. L’obiettivo del progetto è quello
di
promuovere la ricerca sul materiale scoperto nella Genizah del
Cairo.
Maggiori informazioni si possono reperire al sito: http://www.genizah.org/index.htm
2.3. Francia
Un importante centro
di ricerca è costituito dalla Nouvelle Gallia Judaica. Il sito è
consultabile
all’indirizzo:
http://ngj.vjf.cnrs.fr/
Obiettivo
del
principale programma di ricerca della NGJ è quello di realizzare un
dizionario
della geografia storica del giudaismo medievale in Francia e i
ricercatori della
NGJ si propongono di recensire l’insieme delle testimonianze relative
alla
presenza ebraica (individuale o comunitaria). I limiti geografici sono
quelli
dell’attuale Francia metropolitana (compresa la Corsica). La ricerca
comprende
anche regioni che in epoca medievale non facevano parte del Regno di
Francia
(Alsazia, Lorena etc.). Il terminus ad quem è fissato al 1505, data
dell’ultima
espulsione collettiva degli ebrei di Francia (Principato di
Orange).
Va naturalmente menzionata anche
l’Alliance israélite
universelle: http://www.aiu.org/
Fondata
nel 1860,
ha prevalentemente la funzione di diffondere la conoscenza della storia e
della
cultura ebraica, e i corsi non si limitano naturalmente al periodo
medievale.
2.4. Germania
Di rilievo
internazionale è l’Arye Maimon Institut für Geschichte der Juden
(AMIGJ):
http://amigj.uni-trier.de/index.php?id=7022
Fondato
nel
1996-1997, l’Istituto dedica le sue energie alla storia degli ebrei nel
Medioevo
e nella prima età moderna, soprattutto – ma non esclusivamente –
nell’Europa
centrale e occidentale. Organizza con regolarità congressi e seminari, e
pubblica in una sua collana monografie di ottima qualità relative alla
storia
ebraica.
L’Istituto è in questo momento impegnato in un grosso
progetto di
ricerca intitolato “Corpus der Quellen zur mittelalterlichen Geschichte
der
Juden im Reichsgebiet”, che persegue l’obiettivo di raccogliere tutte le
fonti
rilevanti per la storia degli ebrei nei territori del Sacro Romano
Impero
(1273-1519):
http://www.uni-trier.de/index.php?id=6902.
Va senz’altro menzionato il Leopold
Zunz Center zur
Erforschung des europäischen Judentums, fondato nel 1998 a Wittemberg,
dalla
fondazione LEUCOREA. Il sito internet è consultabile al seguente
indirizzo: http://www.lzz.uni-halle.de/index.php
A
Heidelberg ha
sede la Hochschule für Jüdische Studien, il cui sito internet è
consultabile
all’indirizzo http://www.hfjs.eu/
Tra
i vari
progetti di ricerca attualmente in corso, merita di essere menzionato,
per il
periodo medievale, quello dedicato alle relazioni tra minoranza ebraica e
società maggioritarie nella penisola iberica (1032-1413/1414): http://www.hfjs.eu/forschung/projekte.html#Integration
2.5. Israele
Presso The
Hebrew University Jerusalem ha sede The Dinur Center for Research in
Jewish
History. Fondato
nel 1974,
mira a essere una delle principali sedi accademiche atte a favorire la
ricerca
in tutti i campi della storia ebraica. Tra i vari progetti di ricerca
attualmente in corso vale la pena di menzionare quelli regionali
relativi agli
ebrei romeni, ungheresi e olandesi, oltre alla Hispania Judaica
(consultabile al
sito: http://www.jewishhistory.huji.ac.il/Centers/hispania_judaica.htm) e
alla Germania Judaica (consultabile
al sito:
http://www.jewishhistory.huji.ac.il/Centers/germania_judaica.htm).
Presso la Jewish National and
University Library è in
corso il Ketubbot
Digitalization Project, inteso a creare
una banca dati relativa alle ketubbot
(contratti
matrimoniali) conservate nelle collezioni pubbliche e private di tutto
il mondo.
La banca dati contiene oltre 1600 ketubbot,
provenienti da
decine di paesi e redatte nel corso degli ultimi 900 anni. Si tratta di
una
risorsa importante per la storia ebraica, anche medievale. Il sito è
consultabile on-line: http://jnul.huji.ac.il/dl/ketubbot/
The
Goldstein-Goren Diaspora Research Center è un centro di ricerca dedicato
allo
studio della storia del popolo ebraico in tutti i contesti della
diaspora e in
tutte le epoche. Fa parte della Lester and Sally Entin Faculty of
Humanities
dell’Università di Tel-Aviv.
URL: http://www1.tau.ac.il/humanities/ggcenter/index.php?lang=english
The
Diaspora
Research Institute, diretto da Shlomo Simonsohn, ospita tra gli altri
anche
l’importante progetto Italia
Judaica, che comprende la
Documentary History of the Jews. Scopo di tale progetto è
la
raccolta di materiale relativo alla storia degli ebrei italiani (in
primis per il Medioevo)
conservato negli archivi: http://www.tau.ac.il/humanities/ggcenter/pitaly.html#2
2.6.
Italia
Non esistono in
Italia, per il periodo medievale, centri di ricerca dedicati unicamente
alla
storia degli ebrei. Come si è già accennato, è questa una conseguenza
del ruolo
marginale attribuito dalla storiografia medievistica italiana a questo
tema, e
anche dell’impossibilità – legata spesso a ragioni a mio avviso non
del
tutto condivisibili sul piano scientifico e (anche) a difficoltà
connesse ai
raggruppamenti scientifico-disciplinari – di creare dei dipartimenti
paragonabili a quelli anglosassoni di “Jewish Studies”, dove convivono e
collaborano mutualmente storici, filosofi, filologi.
Un primo (e sinora unico) tentativo di creare un
centro
di studi ebraici che favorisse la collaborazione tra studiosi di epoche e
settori diversi aventi come comune denominatore l’interesse per la
storia e la
cultura ebraiche è stato compiuto in seno all’Università degli Studi di
Pisa,
con il recentemente fondato “Centro Interdipartimentale di Studi
Ebraici”
(CISE): http://www.cise.unipi.it/
Di
grande
rilevanza per l’Italia è il progetto di ricerca denominato Genizah
Italiana. Condotto
attualmente presso l’Università di Bologna e diretto da Mauro Perani, il
progetto prevede il censimento e la catalogazione dei frammenti di
manoscritti
ebraici medievali dei secoli XI-XV riutilizzati nei secoli XVI e XVII
come
copertine e legature di libri e registri conservati in archivi e
biblioteche
italiane. Il censimento, in via di completamento in Emilia Romagna, ha
portato
al rinvenimento di oltre 8000 fogli e bifogli di manoscritti
membranacei. Per
maggiori informazioni sul progetto, si può consultare il sito : http://www.morasha.it/zehut/mp06_italian_ghenizah.html
2.7. Regno Unito
A Oxford ha sede The
Oxford Centre for Hebrew and Jewish Studies: http://www.ochjs.ac.uk/
Si
tratta di un
centro di ricerca indipendente della Università di Oxford. Organizza
corsi e
seminari relativi alla lingua, alla cultura e alla storia ebraica, al
fine di
promuovere una migliore conoscenza del mondo giudaico e delle relazioni
interreligiose tra ebrei, cristiani e musulmani.
Pubblica il «Journal of Jewish Studies» (JJS).
A
Cambridge,
presso la Cambridge University Library, è ospitata The Taylor-Schechter
Genizah
Research Unit. Suo obiettivo è
quello di studiare le decine di migliaia di frammenti manoscritti
provenienti
dalla genizah del Cairo e
conservati presso la Biblioteca di Cambridge. Informazioni sul gruppo di
ricerca
sono reperibili al sito: http://www.lib.cam.ac.uk/Taylor-Schechter/Unit.html;
sugli attuali
obiettivi del progetto: http://www.lib.cam.ac.uk/Taylor-Schechter/projects.html
The
Jewish
Historical Society of England, fondata nel 1893, è collegata a numerosi
centri
di ricerca e organizza conferenze su una vasta gamma di tematiche
relative alla
storia anglo-ebraica. Pubblica ogni due anni l’importante rivista
«Jewish
Historical Studies» (JHS).
(http://www.jhse.org/)
2.8.
Slovacchia
Inštitút Judaistiky,
Univerzity Komenského
Email: ij@ij.uniba.sk
URL: http://www.ij.uniba.sk/index.htm
2.9.
Spagna
A Barcellona ha sede
l’Institut d’Estudis Món Juic (eMJ): http://www.institutmonjuic.cat/
L’istituto
è il
frutto dell’unione di vari professori e ricercatori dell’Università di
Barcellona e di altri enti internazionali, che si dedicano soprattutto
alla
ricerca relativa al giudaismo catalano.
A
Girona ha sede l’Institut d’Estudis Nahmànides:
http://www.ajuntament.gi/call/cat/ins_onsom.php
Un
progetto di
ricerca simile a quello compiuto per la Genizah italiana viene portato
avanti,
sempre sotto la direzione di Mauro Perani dell’Università di Bologna,
per
Girona. Sul progetto e sui primi risultati ottenuti, si può utilmente
consultare
il sito :
http://www.lzz.uni-halle.de/publikationen/essays/nl08_perani.pdf
2.10. Stati
Uniti
The Taube Center for
Jewish Studies (Stanford University), presso il quale fanno ricerca e
insegnano
numerosi docenti esperti di “Judaica” rappresenta un importante
istituzione
nell’ambito degli studi ebraici. I suoi membri si occupano anche di
storia,
letteratura e pensiero medievale ebraici. Il centro pubblica
un’importante
rivista («Jewish Social Studies», JSS), e ha una sua collana di studi
dedicati
alla storia e alla cultura ebraica dall’antichità all’età contemporanea
(The
Stanford Studies in Jewish History and Culture Series). Url:
http://www.stanford.edu/dept/jewishstudies/overview/index.html
The
Computer Genizah Project ha sede
presso il Department of Near Eastern Studies della Princeton University.
Lo
studio dei documenti rinvenuti nella genizah del Cairo è
l’obiettivo principale del progetto. Informazioni sul progetto si
trovano al
sito: http://www.princeton.edu/~geniza/
Penn/Cambridge
Genizah Fragment Project consente di
consultare in rete numerosi frammenti della Genizah del Cairo: http://sceti.library.upenn.edu/genizah/
2.11. Ungheria
Kabinet judaistiky
(Cabinet of Jewish Studies), Univerzita Palackéhov Olomouci (Palacky
University
in Olomouc)
Email: ingeborg.fialova@centrum.cz
visi.tamas@gmail.com
URL: http://www.jud.upol.cz
Numerose associazioni
riuniscono studiosi che si occupano di storia, lingua e cultura
ebraiche.
Tra
queste possiamo ricordare:
Associazione Italiana per lo Studio
del
Giudaismo (AISG): http://www.aisg.it/
European Association
for Jewish Studies (EJAS): http://www.eurojewishstudies.org/
Association for
Jewish Studies (AJS): http://www.ajsnet.org/
Gesellschaft zur
Erforschung der Geschichte der Juden (GEGJ): http://gegj.de/historie-der-gegj/
3. Riviste
Esistono naturalmente alcune riviste – alcune di rilevanza internazionale – dedicate esclusivamente alla “Judaica” (e comprendenti dunque anche contributi più specificamente dedicati alla storia degli ebrei nel Medioevo). Studi sulla presenza ebraica in epoca medievale, sulla loro organizzazione interna, sulle relazioni con il potere politico, sui rapporti tra minoranza ebraica e maggioranza cristiana e musulmana si trovano tuttavia anche in riviste dedicate al Medioevo, senza alcuna specifica vocazione ebraica.
3.1.
Italia
Per l’Italia vanno
senz’altro menzionate:
La «Rassegna Mensile d’Israel» (rivista
nata nel
1925, dedicata in generale alla storia degli ebrei in Italia sino
all’età
contemporanea).
«Zakhor. Rivista di storia degli ebrei d’Italia»
(schede
sui singoli volumi: http://www.giuntina.it/collane.asp?Id=5).
Il primo numero
è uscito nel 1997, l’ultimo nel 2006 (la pubblicazione della rivista è
purtroppo
stata interrotta e non è chiaro se riprenderà in un prossimo futuro). I
vari
numeri hanno un orientamento tematico, pur comprendendo anche saggi
“liberi”: 1
(1997): Mercanti e banchieri ebrei; 2 (1998): Tra legge ebraica e leggi
locali;
3 (1999): Ebrei, famiglie e città; 4 (2000-2001): Gli ebrei nella vita
di ogni
giorno; 5 (2002): Ebrei: identità e confronti; 6 (2003): Ebrei:
stereotipi e
realtà; 7 (2004): Ebrei: demografia e storia; 8 (2005): Rabbini e
maestri
nell’ebraismo italiano; 9 (2006): Ebrei in Italia: arti e
mestieri.
«Sefer Yuhasin». È l’unica rivista in Italia dedicata
alla
storia degli ebrei nel Mezzogiorno. Essa è disponibile anche per le
prime
annate, esauritesi da tempo, ma che sono state ristampate, arricchite di
indici.
Sono consultabili on-line gli indici della rivista al sito: http://www.messaggiedizioni.it/Pub/default.asp?IDAppartenenza=2514
3.2.
Penisola
iberica
Per la storia degli
ebrei nella penisola iberica va segnalata:
«Sefarad», rivista
nata nel
1941, si pubblica due volte l’anno e contiene contributi dedicati alla
lingua e
alla cultura dei popoli del Vicino Oriente antico, alla filologia e alla
critica
testuale della Bibbia ebraica, alla filologia e alla linguistica
ebraiche, alla
storia e alla cultura degli ebrei della penisola iberica). Dal sito http://sefarad.revistas.csic.es/index.php/sefarad si
possono consultare gli indici e – previa registrazione – scaricare i
contributi che interessano.
3.3.
Francia
Per la Francia,
fondamentale è la «Revue des Études Juives» (REJ). Fondata nel 1880,
pubblicata
dalla Société des Études Juives, è dedicata a tutti gli aspetti del
giudaismo,
dall’antichità ai nostri giorni, e pubblica contributi relativi alla
religione,
alla storia, alla letteratura e all’organizzazione sociale degli ebrei
(prevalentemente, ma non solo, francesi). La consultazione del sito
(http://poj.peeters-leuven.be/content.php?journal_code=REJ&url=journal)
consente la
consultazione dell’abstract o – dietro pagamento – dei numeri 144-159
della
rivista.
3.4. Germania
«Aschkenas.
Zeitschrift für Geschichte und Kultur der Juden» è la rivista fondata
nel 1991
da F. Battenberg e M. Wenninger. Contiene anche numerosi articoli
dedicati alla
presenza ebraica nei territori dell’Impero nel Medioevo: http://www.degruyter.de/journals/aschk/detail.cfm
«Jewish
History» è
una rivista in lingua inglese, fondata e diretta da K. Stow, pubblicata
in
Germania da Springer. È dedicata esclusivamente alla storia degli ebrei e
alle
intersezioni della storia con l’arte, la letteratura, l’antropologia e
la
sociologia. È disponibile la versione on-line: http://www.springer.com/humanities/history/journal/10835
3.5.
Regno
Unito
Per il Regno Unito,
va senza dubbio ricordato il «Journal of Jewish Studies» (JJS), fondato
nel 1948
e pubblicato ad Oxford. La rivista è disponibile anche in formato
elettronico:
http://www.jjs-online.net/
3.6. Stati
Uniti
Negli Stati Uniti
sono pubblicate numerose riviste dedicate agli studi ebraici in
generale, e che
contengono quindi spesso anche contributi interessanti per il medievista
che si
dedichi a ricerche sul mondo ebraico medievale.
Da ricordare sono
senz’altro:
«The Jewish Quarterly Review» (JQR): fondata nel
1889, la
rivista dedica particolare attenzione agli aspetti testuali della
cultura
ebraica, ma non mancano contributi più decisamente improntati alla
ricostruzione
storica (dall’antichità all’età contemporanea).
È possibile l’accesso
on-line
alla rivista, attraverso il Project
Muse.
http://jqr.pennpress.org/strands/jqr/home.htm;jsessionid=50F41B732C9F25C1ABAE2EE620A13EB3
«Jewish Social
Studies» (JSS): gli indici (dal 1998) sono disponibili gratuitamente
on-line:
http://www.iupress.indiana.edu/journals/jss/jstoc.html
«The Hebrew Union
College Annual»: rivista fondata nel 1924, e contiene numerosi
contributi
dedicati alla Judaica, tra i quali anche saggi dedicati alla storia
degli ebrei
medievali. È possibile accedere agli indici e agli abstracts dei volumi
più
recenti dal sito:
http://huc.edu/newspubs/press/annual.php
«The Jewish Law
Annual»: contiene contributi dedicati specificamente al diritto
ebraico.
4. Fonti
on-line
Fonti relative alla vita ebraica medievale sono disponibili in rete all’indirizzo: http://www.fordham.edu/halsall/sbook1t.html
5. Testi e materiali on-line
Il gran numero
di articoli pubblicati in tema di storia ebraica, e la varietà di sede
di
pubblicazione, rendono particolarmente utile RAMBI - The Index of Articles
on Jewish Studies. Si tratta di una
bibliografia selezionata e concernente vari campi degli studi ebraici.
Il
materiale contenuto in RAMBI è raccolto e selezionato da centinaia di
periodici
e raccolte di saggi, in ebraico, yiddisch e nelle principali lingue
europee.
Criterio essenziale per l’inclusione di una pubblicazione nella banca
dati di
RAMBI è che l’articolo sia basato su una seria ricerca scientifica o che
contenga informazioni di rilievo per la ricerca. RAMBI è consultabile
on-line al
sito:
http://jnul.huji.ac.il/rambi/
Utile è la versione
on-line della Jewish
Encyclopedia, consultabile al
sito: http://www.jewishencyclopedia.com/index.jsp
6. Musei ebraici
Si menzionano
qui alcuni musei ebraici accessibili in rete:
Beth Hatefutsoth.
The Nahum
Goldmann Museum of the Jewish Diaspora: http://www.bh.org.il/
The Israeli Museum,
Jerusalem: http://www.english.imjnet.org.il/htmls/Home.aspx
Musée d’art et
d’histoire du Judaïsme: http://www.mahj.org/
Joods Historisch
Museum, Amsterdam: http://www.jhm.nl/default.aspx
Jüdisches Museum
Berlin: http://www.jmberlin.de/site/DE/homepage.php?meta=TRUE
Jüdisches Museum
Frankfurt am Main: http://www.juedischesmuseum.de/
Jüdisches Museum
Wien: http://www.jmw.at/
Museo ebraico di
Praga: http://www.jewishmuseum.cz/aindex.php
Museo ebraico di
Salonicco: http://www.jmth.gr/
Museo ebraico di
Ferrara: http://www.comune.fe.it/museoebraico/index.htm
Museo ebraico di
Venezia: http://www.museoebraico.it/
The Jewish Museum of
New York: http://www.thejewishmuseum.org/
The Jewish Museum,
London: http://www.jewishmuseum.org.uk/
The Manchester Jewish
Museum: http://www.manchesterjewishmuseum.com/
The Rodes Jewish
Museum: http://www.rhodesjewishmuseum.org/
Galicia Jewish
Museum: http://www.galiciajewishmuseum.org/
7. Studi
Si fornisce qui un
elenco di studi relativi alla storia degli ebrei durante il periodo
medievale.
Data la vastità della bibliografia disponibile, è stata operata una
scelta,
evidentemente del tutto parziale: si sono indicati alcuni testi classici
(anche
quelli superati dalle ricerche più recenti, che hanno avuto il merito di
porre
per la prima volta quesiti essenziali), repertori bibliografici,
raccolte di
fonti, monografie e articoli su tematiche significative. Alcune opere
avrebbero
potuto essere menzionate in più di una sezione. Si è scelta quella che
sembrava
essere quella più adatta a permetterne un veloce reperimento.
7.a. Enciclopedie,
repertori bibliografici e strumenti di base
- H.
Beinart, Atlas of
medieval Jewish history,
Jerusalem 1992.
- B. Blumenkranz, Bibliographie
de Juifs en France, Toulouse
1974.
- B. Blumenkranz, M. Levy, Bibliographie des Juifs en
France, Toulouse
1975.
- D. Carpi (a cura di), Bibliotheca italo-ebraica. Bibliografia per la
storia degli Ebrei in Italia, 1964-1973,
compilata
da A.
Luzzatto e M. Moldavi, Roma 1982.
- M.
Consonni, Biblioteca
Italo-Ebraica, 1986-1995, a cura di S.
Simonsohn, Roma 1997.
- Encyclopaedia
Judaica,
Jerusalem 2007
(second edition), 22 voll.
- Germania
Judaica,
vol. I:
Von
den ältesten Zeiten bis 1238, a cura di I.
Elbogen e. A. Freimann und H. Tykocinski, Breslau 1934; vol. II: Von 1238 bis zur
Mitte des 14. Jahrhunderts, a cura di Z.
Avneri, Tübingen 1968; vol. III: 1350-1519, a cura di A. Maimon, M.
Breuer, Y.
Guggenheim, Tübingen 1988-2003.
- H. Gross, Gallia Judaïca.
Dictionnaire géographique de la France d'après les sources
rabbiniques, Paris 1897;
Amsterdam 1969 (avec addition et corrections par S. Schwarzfuchs).
-
A.
Haverkamp (a cura di), Geschichte der Juden
im Mittelalter von der Nordsee bis zu den Südalpe Kommentiertes
Kartenwerk, bearb. von T.
Bardelle, R. Barzen, F. Burgard, F. Chartrain, C. Cluse, A. Holtmann, R.
Kosche,
B. Kreutz, A. Möschter, J. R. Müller, T. Müller, W. Reichert, A.
Reverchon, M.
Schmandt und W. Treue. Redaktion J. R. Müller, Teil 1: Ortskatalog, Teil
2:
Kommentarband, Teil 3: Karten, Hannover 2002.
- U. Kaufmann, Bibliographie zur
Geschichte der Juden in der Schweiz, München 1992.
-
K. Macias, Guia española de
bibliografia judaica, Barcelona
1992.
- A. Milano, Bibliotheca historica
italo-judaica, Firenze 1954.
-
G. Romano, Bibliografia
italo-ebraica (1848-1977), Firenze 1979.
-
S. Simonsohn, M. Consonni, Biblioteca
italo-ebraica. Bibliografia per la storia degli ebrei in Italia,
1996-2005,
Firenze 2007.
-
A. Veronese, Gli ebrei nel
Medioevo,
Roma
2009.
7.b. Edizioni e
raccolte di fonti
- D.
Andernacht, Regesten
zur Geschichte der Juden in der Reichsstadt Frankfurt am Main von
1401-1519, Hannover
1996, 3 voll.
- R. Barzen (a cura di), Takkanot
Kehillot Schum. Die Rechtsatzungen der jüdischen Gemeinden von Mainz,
Worms und
Speyer im hohen und späteren Mittelalter, in
MGH, Hebräische Texte aus dem mittelalterlichen
Deutschland, Hannover
2009, 2 voll.
- F. Battenberg, Quellen
zur Geschichte der Juden im Hessischen Staatsarchiv Darmstadt
1080-1650,
Wiesbaden 1995.
- Y. Boksenboim (a cura di), Letters of
Jewish Teachers in Renaissance Italy, Tel Aviv
1985 [in ebraico].
- Y. Boksenboim (a cura di), Letters of
Jews in Italy: Selected Letters from the Sixteenth Century, Yad
Ben-Zvi 1994 [in ebraico].
- W. Braunn, Quellen
zur Geschichte der Juden bis zum Jahr 1600 im Hauptstaatsarchiv
Stuttgart und im
Staatsarchiv Ludwigsburg,
Stuttgart 1982.
- B. Bretholz (a cura di), Quellen
zur Geschichte der Juden in Mähren vom XI. bis zum XV. Jahrhundert
(1067-1411), Prag
1935.
- B. Brilling, H. Richtering (a cura di), Westfalia
Judaica. Quellen und Regesten
zur Geschichte der Juden in Westfalen und Lippe, Münster 1992 (nuova
ed. a cura di D. Aschoff; ed. originale 1967).
- C. Caballero-Navas
(a cura
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Book of women's
love and Jewish Medieval medical literature on women (Sefer ahavat
nashim),
London 2004.
-
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Jews: An Edition of and Commentary on Siete Partidas 7.24 “de los
judios”,
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-
J. Carrasco Perez, F. Miranda Garcia, E. Ramirez Vaquero (a cura di),
Los
judíos del Reino de Navarra, Pamplona 1993-2003
(Navarra Judaica), 7 voll.
- J. Carrasco Perez, M. Zubillaga Garralda
(a cura
di), Judíos
del Reino de
Navarra, Los Registros del sello 1400-1406, Pamplona 2003
(Navarra Judaica), 2 voll.
- C. Carrete Parrondo, Fontes Iudaeorum
Regni Castellae, Salamanca 1981-1985, 3 voll.
- A.
Esposito, D. Quaglioni, Processi contro gli
ebrei di Trento (1475-1478), Padova 1990 (rist.
2009).
- A. Esposito, D. Quaglioni, I processi alle donne
(1475-1476), Padova 2008.
-
A. Graboïs, Les sources
hébraïques médiévales, I, Chroniques, lettres et responsa, Turnhout 1987.
-
E. Haverkamp (a cura di), Hebräische Berichte
über die Judenverfolgungen während des ersten Kreuzzugs, in MGH,
Hebräische
Texte aus
dem mittelalterlichen Deutschland, vol. I, Hannover
2005.
- J.L. Lacave (a cura di), Los judíos del reino
de Navarra. Documemtos
hebreos 1297-1486, Pamplona
1998 (Navarra Judaica, 7).
- B. Leroy, Les édits
d’expulsion des juifs, 1394, 1492, 1495, 1501, version original et
traduction, Biarritz
2001.
- A. Linder (a cura di), The Jews
in the legal sources of the early Middle Ages, edited with
introductions,
translations, and annotations, Detroit
1997.
- U. Löwenstein, Quellen
zur Geschichte der Juden im Hessischen Staatsarchiv Marburg,
1267-1600,
Wiesbaden 1989, 3 voll.
- M.A. Motis Dolader, The
expulsion of the Jews from Catalayud, 1492-1500. Documents et
regesta,
Jerusalem 1990.
- G. Nahon (a cura di), Inscriptions
hebraïques et juives de France médiévale, Paris
1986.
-D. Raphael (a cura di), The
Expulsion 1492 chronicles. An anthology of medieval chronicles relating
to the
expulsion of the Jews from Spain and Portugal, North
Hollywood 1992.
- R. Segre, The Jews
in Piedmont,
Jerusalem 1986-1990, 3 voll.
- S. Simonsohn, The Jews
in the Duchy of Milan,
Jerusalem 1982-1986, 4 voll.
- S. Simonsohn, The Jews
in Sicily, Leiden
1997-2009, 15 voll.
- S. Simonsohn, The
Apostolic See and the Jews, Toronto
1988-1994, 8 voll.
- K.R. Stow, The Jews
in Rome, Leiden
1995-1997, 2 voll.
- A. Toaff, The Jews
in Umbria, Leiden
1993-1994, 3 voll.
- R. Urbani, G.N. Zazzu, The Jews
in Genoa, Leiden
1999, 2 voll.
- M. Zubillaga Garralda (a cura di), Judíos del
Reino de Navarra, Los: Protocolos notariales de Cascante,
1436-1496, Pamplona
2003 (Navarra Judaica, 12).
7.c. Opere generali e
atti di convegno
- Gli
ebrei nell’alto
medioevo,
Spoleto 1980
(Settimane di Studi del Centro Italiano sull’Alto Medioevo, XXVI), 2
voll.
-
Gli
Ebrei e Venezia: secoli XIV-XVIII, Atti del convegno
internazionale organizzato dall’Istituto di Storia della Società e dello
Stato
Veneziano della Fondazione Giorgio Cini, Venezia, Isola di San Giorgio
Maggiore
(5-10 giugno 1983) Milano 1987.
- Italia Judaica. Gli
ebrei in Italia tra Rinascimento ed età Barocca, Roma 1986.
-
Italia
Judaica. Gli
ebrei in Sicilia sino all'espulsione del 1492, Roma 1995.
-
Italia
Iudaica.
Gli ebrei nello Stato Pontificio sino al Ghetto
(1555), Roma
1998.
- A. Abulafia Sapir, Christian
and Jews in the Twelfth-Century Renaissance, London
1995.
- A. Abulafia Sapir (a cura di), Religious
Violence between Christian and Jews: Medieval Roots, Modern
Perspective,
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- B.S. Bachrach, Jews in
barbarian Europe, Lawrence
1977.
- S.W. Baron, The Jewish
Community,
Philadelphia 1942, 3 voll.
- S.W. Baron, A Social
and Religious History of the Jews, New York
1952-1993 (seconda ed. rivista), 18 voll.
- A.H. Becker, A. Y. Reed
(a cura
di), The ways that never parted. Jews and Christians in late
antiquity and
the early Middle Ages, Tübingen
2003.
- C. Benayoun, A. Medam, P-J. Rojtman (a cura di), Les juifs
et l’économique: miroir et mirages, Toulose
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Convegno di Bertinoro, (17-18 maggio 1988), Torino 1989.
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storico-letterarie, ecclesiastiche e giuridiche, Milano
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