http://www.serena.unina.it/index.php/rm/issue/feed Reti Medievali Rivista 2024-06-26T18:59:32+00:00 RM Rivista redazionerivista@retimedievali.it Open Journal Systems <p class="journalHp"><img class="copertina" style="float: left; margin-right: 20px;" src="/public/site/images/admin/copertina_RM_Rivista2.jpg" alt="RM_Cover" width="200">Reti Medievali Rivista è una iniziativa scientifica dedicata allo studio della civiltà medievale nelle sue diverse forme. È volta anche a sperimentare l'uso delle nuove tecnologie informatiche nelle pratiche di ricerca e di comunicazione del sapere.<br> Tutti i testi pubblicati in RM Rivista sono vagliati, secondo le modalità del "doppio cieco" (<em>double blind peer review</em>), da non meno di due lettori individuati in un'ampia cerchia internazionale di specialisti.&nbsp;I loro nomi&nbsp;sono pubblicati alla pagina, costantemente aggiornata:&nbsp;<a href="../rm/about/editorialTeam#item_5">Referees</a>;&nbsp;le loro valutazioni sono archiviate nell'area riservata.<br>L'<em>Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca</em> (ANVUR) ha collocato RM Rivista tra le riviste scientifiche di <a href="http://www.rm.unina.it/index.php?action=viewnews&amp;news=top_1541092321" target="_blank" rel="noopener">qualità più elevata (Fascia A)</a> per 4 settori concorsuali dell'Area "11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche" e 20 settori dell'Area "10 - Scienze dell'antichita', filologico-letterarie e storico-artistiche". <br>RM Rivista è presente nei <a href="http://www.rm.unina.it/index.php?mod=none_biblioteche">cataloghi di centinaia di biblioteche nel mondo e nelle principali banche dati di periodici</a>, tra cui <em>Arts and Humanities Citation Index®</em> e <em>Current Contents®/Arts &amp; Humanities</em> di <a href="http://thomsonreuters.com/" target="_blank" rel="noopener">Thomson Reuters (già ISI)</a> e <a href="http://www.scopus.com/" target="_blank" rel="noopener"><em>SCOPUS</em></a> di Elsevier; è stata inoltre inclusa nell'indice <a href="https://dbh.nsd.uib.no/publiseringskanaler/erihplus/periodical/info.action?id=473820" target="_blank" rel="noopener"> <em>ERIH PLUS</em></a> di European Science Foundation.<br> Reti Medievali è membro di COPE, il <a href="http://www.publicationethics.org/" target="_blank" rel="noopener"><em>Committee on Publication Ethics</em></a>.</p> <table width="320" align="center"> <tbody> <tr> <td align="center" width="100"><a title="ERIH PLUS" href="https://dbh.nsd.uib.no/publiseringskanaler/erihplus/periodical/info.action?id=473820" target="_blank" rel="noopener"><img src="/public/site/images/admin/2017-01-031.png" alt="logo ERIH PLUS" width="96" height="34"></a></td> <td align="center" width="36"><a href="http://www.anvur.org/" target="_blank" rel="noopener"><img src="/public/site/images/admin/ANVUR.png" alt="logo ANVUR"></a></td> <td align="center" width="38"><a href="https://doaj.org/toc/1593-2214" target="_blank" rel="noopener"><img src="/public/site/images/admin/doaj_seal_logo_medium.jpg" alt="COPE_logo" width="34" height="34"></a></td> <td align="center" width="100"><a href="http://www.publicationethics.org/" target="_blank" rel="noopener"><img src="/public/site/images/admin/cope.jpg" alt="COPE_logo" width="96" height="34"></a></td> </tr> </tbody> </table> http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10403 Castelli, chiese, mutazione signorile e crescita economica. Milano e il suo territorio nei secoli XI-XII 2024-06-25T09:19:39+00:00 Federico Del Tredici federico.del.tredici@uniroma2.it <div class="page" title="Page 2"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>Il saggio intende offrire una lettura sociale e politica della trasformazione delle tecniche co- struttive, della tipologia degli edifici, dell’insieme dei committenti, che interessò Milano e il suo territorio tra XI e XII secolo. Al centro dell’attenzione ci sarà particolare su una tipologia di edifici che altrove conosce in questo periodo grandi mutamenti: i castelli. È così messa in luce una sostanziale stasi del panorama castellano milanese, letta come prova dell’assenza di forme forti di signoria. Di tale assenza è infine interrogato il significato macroeconomico.</p> </div> </div> </div> 2024-06-12T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10876 Comunità rurali e lavori pubblici. L’esempio veneto (secoli XIII-XV) 2024-06-26T18:59:32+00:00 Gian Maria Varanini gianmaria.varanini@univr.it <div class="page" title="Page 2"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>Nel Duecento e Trecento i governi comunali e signorili di Padova, Treviso, Verona e Vicenza perseguirono il disciplinamento e l’inquadramento dei propri contadi secondo scansioni cronologiche e secondo modalità molto diverse. Anche dopo la costituzione – agli inizi del Quattrocento – della Terraferma veneziana, tali processi influenzarono profondamente la distribuzione dei lavori pubblici (manutenzione degli argini dei fiumi, costruzione e manutenzione di fortificazioni e di mura) e degli oneri militari fra le comunità rurali dei diversi contadi. Solo lentamente e parzialmente presero piede concetti di equità, di comparazione, di superamento dei privilegi e delle esenzioni, di interesse generale, grazie anche all’organizzazione da parte delle comuni- tà rurali di istituzioni rappresentative (i Territori). L’atteggiamento del governo veneziano fu caratterizzato da grande prudenza e rispetto dello status quo; fu più propenso ad una distribuzione generalizzata ed equa degli oneri fra tutte le comunità rurali per grandi opere di esclusivo interesse della Dominante, come i grandi lavori svolti, a fine Quattrocento, per la deviazione del fiume Brenta dalla laguna veneta.</p> </div> </div> </div> 2024-06-23T08:03:29+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10419 Friars, Universities and ... Footwear. The Exegesis of the Minorite Rule Between Theology and Law in the 13th Century 2024-06-25T09:19:42+00:00 Francesco Carta francesco.carta@uniroma3.it <p>The article aims to give an insight into the importance of the thirteenth-century exegesis of the Minorite Rule for the history of late medieval culture. After showing how the friars commented on their Rule, what difficulties they had to face, what ends they pursued, and what was at stake, the contribution focuses on the relationship that the Minors established with the contemporary theological and juridical culture elaborated in the most important universities of the time. By reviewing the exegesis, proposed by some commentators, on an apparently entirely marginal subject, such as the footwear that the friars were supposed to wear, the article shows how contemporary juridical and theological reflections on the limits and value of the law were originally grafted – through, in particular, the considerations on the derogation by necessity and on the division of the prescriptions into precepts and counsels – into the discourse on the Minorite Rule.</p> 2024-03-21T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10404 Un monasterio femenino cisterciense en Navarra: Nuestra Señora de Salas, Estella (siglos XIII-XV) 2024-06-25T09:19:43+00:00 Julia Pavón Benito jpavon@unav.es <p>Nuestra Señora de Salas se identifica como uno de los conventos cistercienses femeninos del reino de Navarra del siglo XIII, nacido a orillas del río Ega a la entrada de la localidad de Estella. Sus desconocidos orígenes y singular trayectoria indican que quizá esta comunidad estuvo asociada al fenómeno jacobeo de hospitalidad y atención a los peregrinos. Ello explica su rápida decadencia y desaparición a comienzos del siglo XV, a pesar de haber recibido la regla de Cister, la tutela de Santa María de Iranzu y la protección de la monarquía navarra. Con el presente análisis, se repasan las claves del itinerario de esta comunidad que evidencia el florecimiento de la actividad religiosa y espiritual entre las mujeres durante las centurias plenomedievales y la estrecha vinculación con el entorno social y devocional urbano de Estella.</p> 2024-03-21T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10310 Francescani e matematica. Il caso di Mariotto Guiducci, frate minore e maestro d’abaco (1427- post 1496) 2024-06-25T09:19:44+00:00 Andrea Papi andrea.papi@unimi.it <p>Il contributo intende tracciare un profilo del fiorentino Mariotto Guiducci, frate minore e maestro d’abaco del XV secolo, autore di un trattato matematico conservato alla Biblioteca Nazionale di Firenze. Attraverso risultanze archivistiche e bibliografiche edite e inedite, il caso di studio può offrire ulteriori spunti per una riflessione intorno al tema, recentemente ripreso, dei rapporti tra francescanesimo e scienze matematiche fra medioevo e rinascimento. L’indagine proposta si articola in due parti: la prima parte apre uno squarcio sulla famiglia Guiducci e l’insegnamento della matematica pratica a Firenze e a Prato, accennando alla vita conventuale e all’esperienza di insegnante di fra Mariotto; la seconda è dedicata al codice autografo e al <em>Libro d’arismetricha </em>in esso contenuto, espressione di una cultura matematica tipica della tradizione abacistica.</p> 2024-03-21T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10840 Per il Codice Diplomatico Poliano: una sentenza memorabile (Venezia, 13 luglio 1366) 2024-06-25T09:19:40+00:00 Vittorio Formentin vittorio.formentin@uniud.it Alessandra Schiavon aleschiavon54@gmail.com <p>Il saggio pubblica e commenta la sentenza pronunciata dai giudici del <em>Procurator </em>di Venezia del 13 luglio 1366, documento che entrerà a far parte del <em>Codice Diplomatico Poliano </em>in preparazione a cura dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. La sentenza condanna i Procuratori di S. Marco, esecutori testamentari di Marco Bragadin (morto a Candia nel 1360) a pagare a sua moglie Fantina, primogenita di Marco Polo, 80 lire di grossi (800 ducati), considerato che Bragadin si era appropriato illegalmente del terzo dei beni mobili spettante alla moglie in quanto co-erede, assieme alle sorelle Bellela e Moreta, del Viaggiatore. Il notaio di curia, Fantino Rizzo, nel testo della sentenza inserì una copia fedelissima dell’inventario dei beni trovati nella casa di Marco Polo, redatto da Marco Bragadin poco dopo la morte del suocero, avvenuta l’8 o il 9 gennaio 1324: un testo giustamente famoso perché mostra molti punti di contatto con il <em>Milione </em>(o <em>Devisament dou monde</em>), il celebre libro scritto nel 1298 da Marco Polo e Rustichello da Pisa prigionieri nelle carceri genovesi.</p> 2024-04-04T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement##