http://www.serena.unina.it/index.php/rm/issue/feed Reti Medievali Rivista 2023-06-30T18:09:05+00:00 RM Rivista redazionerivista@retimedievali.it Open Journal Systems <p class="journalHp"><img class="copertina" style="float: left; margin-right: 20px;" src="/public/site/images/admin/copertina_RM_Rivista2.jpg" alt="RM_Cover" width="200">Reti Medievali Rivista è una iniziativa scientifica dedicata allo studio della civiltà medievale nelle sue diverse forme. È volta anche a sperimentare l'uso delle nuove tecnologie informatiche nelle pratiche di ricerca e di comunicazione del sapere.<br> Tutti i testi pubblicati in RM Rivista sono vagliati, secondo le modalità del "doppio cieco" (<em>double blind peer review</em>), da non meno di due lettori individuati in un'ampia cerchia internazionale di specialisti.&nbsp;I loro nomi&nbsp;sono pubblicati alla pagina, costantemente aggiornata:&nbsp;<a href="../rm/about/editorialTeam#item_5">Referees</a>;&nbsp;le loro valutazioni sono archiviate nell'area riservata.<br>L'<em>Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca</em> (ANVUR) ha collocato RM Rivista tra le riviste scientifiche di <a href="http://www.rm.unina.it/index.php?action=viewnews&amp;news=top_1541092321" target="_blank" rel="noopener">qualità più elevata (Fascia A)</a> per 4 settori concorsuali dell'Area "11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche" e 20 settori dell'Area "10 - Scienze dell'antichita', filologico-letterarie e storico-artistiche". <br>RM Rivista è presente nei <a href="http://www.rm.unina.it/index.php?mod=none_biblioteche">cataloghi di centinaia di biblioteche nel mondo e nelle principali banche dati di periodici</a>, tra cui <em>Arts and Humanities Citation Index®</em> e <em>Current Contents®/Arts &amp; Humanities</em> di <a href="http://thomsonreuters.com/" target="_blank" rel="noopener">Thomson Reuters (già ISI)</a> e <a href="http://www.scopus.com/" target="_blank" rel="noopener"><em>SCOPUS</em></a> di Elsevier; è stata inoltre inclusa nell'indice <a href="https://dbh.nsd.uib.no/publiseringskanaler/erihplus/periodical/info.action?id=473820" target="_blank" rel="noopener"> <em>ERIH PLUS</em></a> di European Science Foundation.<br> Reti Medievali è membro di COPE, il <a href="http://www.publicationethics.org/" target="_blank" rel="noopener"><em>Committee on Publication Ethics</em></a>.</p> <table width="320" align="center"> <tbody> <tr> <td align="center" width="100"><a title="ERIH PLUS" href="https://dbh.nsd.uib.no/publiseringskanaler/erihplus/periodical/info.action?id=473820" target="_blank" rel="noopener"><img src="/public/site/images/admin/2017-01-031.png" alt="logo ERIH PLUS" width="96" height="34"></a></td> <td align="center" width="36"><a href="http://www.anvur.org/" target="_blank" rel="noopener"><img src="/public/site/images/admin/ANVUR.png" alt="logo ANVUR"></a></td> <td align="center" width="38"><a href="https://doaj.org/toc/1593-2214" target="_blank" rel="noopener"><img src="/public/site/images/admin/doaj_seal_logo_medium.jpg" alt="COPE_logo" width="34" height="34"></a></td> <td align="center" width="100"><a href="http://www.publicationethics.org/" target="_blank" rel="noopener"><img src="/public/site/images/admin/cope.jpg" alt="COPE_logo" width="96" height="34"></a></td> </tr> </tbody> </table> http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10193 Martirio e consapevolezza storica nell’ordine francescano tra Due e Trecento 2023-06-30T15:50:22+00:00 Thomas Frank thomas.frank@unipv.it <p>I contributi discutono il volume di Christopher MacEvitt dedicato al martirio dei Francescani.</p> 2023-06-29T15:13:05+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10113 Martirio e consapevolezza storica nell'ordine francescano. Introduzione 2023-06-30T15:50:21+00:00 Thomas Frank thomas.frank@unipv.it <p>Il saggio presenta il libro <em>The Martyrdom of the Franciscans</em> di Christopher MacEvitt e introduce alle tre letture critiche e la replica dell'autore qui pubblicate. Si sofferma in particolare sugli impulsi che le fonti analizzate da MacEvitt potrebbero dare a nuove riflessioni sul martirio medievale in genere, non solo francescano.</p> 2023-06-29T15:17:31+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10090 Dalla “sete del martiro” alla sete di martiri. Agiologie martiriali e identità minoritica (secc. XIII-XV) 2023-06-30T15:50:19+00:00 Daniele Solvi danielesolvi@gmail.com <p>L'articolo discute il volume di Christopher MacEvitt dedicato alla nozione e all'uso del martirio nell'ambiente francescano del Due e Trecento, sottolineando in particolare il significato che i frati ritenuti martiri rivestono per l'identità dell'ordine minoritico. Malgrado alcuni punti di disaccordo, la tesi sostenuta nel libro si rivela di grande utilità per comprendere la difficile transizione, sotto il pontificato di Giovanni XXII, da un primato ecclesiologico fondato sulla povertà evangelica a uno garantito dalle diverse glorie terrene dell'ordine.</p> 2023-06-29T15:19:54+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10088 Il martirio nella Chronica XXIV generalium 2023-06-30T15:50:18+00:00 Maria Teresa Dolso mtdolso@libero.it <p>Riflettendo sul volume di Christopher MacEvitt relativo all’esperienza e al tema del martirio nell’ordine dei Minori, il saggio si concentra sull’ultimo capitolo del volume, nel quale l’autore utilizza quale fonte la&nbsp;<em>Chronica XXIV generalium</em>, vagliando e discutendo in modo critico il confronto stabilito con altre opere e vicende della storia dell’ordine che sembrano riproporre uno schema martiriale.</p> 2023-06-29T15:22:35+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10118 Per una storia del martirio come valore dell’autocoscienza minoritica (XIII-XV secolo). Osservazioni in margine a 'The Martyrdom of the Franciscans'. 2023-06-30T15:50:16+00:00 Paolo Evangelisti evangelisti_p@camera.it <p>Il saggio, dopo una sintetica ricognizione della più recente storiografia francescana internazionale, riassume l'approccio del libro di Christopher MacEvitt. Pur riconoscendo i meriti del volume nell'aprire nuove prospettive euristiche, si propone una lettura critica della tesi di MacEvitt. Un'analisi di testi prodotti da autori come Pietro di Giovanni Olivi, Gilberto di Tournai, Fidenzio da Padova, dai commentatori delle regole francescane, e di altri contesti: le crociate, la Custodia di Terrasanta e l'osservanza quattrocentesca – fonti e istituzioni poco considerate nel libro in questione – avrebbe potuto condurre a risultati diversi. Alla luce di queste fonti andrebbe riconsiderata la presenza del martirio come valore minoritico sin dal XIII secolo ridimensionando la cesura e le ragioni esplicative proposte da MacEvitt quando sottolinea una attenzione al martirio che sarebbe sorta nelle fonti francescane solo nel XIV secolo.</p> 2023-06-29T15:24:51+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10102 Narrative and Rhetoric in Franciscan Martyrdom 2023-06-30T15:50:15+00:00 Christopher MacEvitt Christopher.H.MacEvitt@dartmouth.edu <p>Il saggio delinea l'approccio personale dell'autore al significato del martirio per l'ordine francescano. Il libro in discussione è nato partendo da ricerche precedenti sulle crociate e sulla presenza dei Latini nel Vicino Oriente. L'autore risponde brevemente ad alcune delle critiche avanzate dai tre lettori, spiegando perché ha privilegiato fonti narrative su martíri compiuti in terre islamiche. Conclude con l'augurio che il libro possa portare a nuove riflessioni sui nessi tra martirio, santità, ordine francescano, evangelizzazione e crociata nei secoli finali del medioevo.</p> 2023-06-29T15:27:54+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/9832 Memory and Materiality in the Letters and Gifts sent by Ansellus ‘de Turre’ from Jerusalem to Paris, ca 1120 2023-06-30T15:58:31+00:00 Micol Long long.micol@gmail.com <p>Questo articolo analizza come i riferimenti a elementi materiali esistenti (ambienti e oggetti) potessero essere usati a scopo memoriale, sia per coltivare memorie passate, sia per crearne di nuove.&nbsp;Prenderà come caso di studio due lettere inviate da Ansellus, allora cantore del Santo Sepolcro a Gerusalemme, al capitolo della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, nel 1120, con l’obiettivo di sottolineare e rafforzare il suo legame con la comunità. Queste lettere attestano la varietà dei mezzi usati a questo scopo: dall’uso sapiente della retorica all’invio di doni preziosi (specificamente, reliquie) e alla condivisione di un patrimonio di conoscenze, fino alla circolazione di inviati e alla creazione di associazioni di preghiera.</p> 2023-05-30T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/9394 Roman and Avignonese Propaganda in the Aftermath of the Great Schism: A New Perspective on a Political Clash From Two Inedited Letters (1378-89) 2023-06-30T18:09:05+00:00 Gabriele Bonomelli gabrielebonomelli@hotmail.com <div class="page" title="Page 2"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>Il presente lavoro analizza e pubblica due lettere latine anonime che aiutano a valutare il clima politico all’indomani dello scisma d’Occidente: una lettera del Diavolo indirizzata a Clemente VII e un’invettiva letterariamente raffinata contro Urbano VI. Dopo una breve indagine degli eventi che portarono allo scoppio dello scisma, il saggio confronta le due lettere alla luce del quadro politico coevo, al fine di dimostrare perché esse si qualificano come documenti propagandistici che presentano ciascuno dei due papi come una minaccia per la cristianità, e di valutare il modo in cui sfruttino la loro peculiarità letteraria per incrementare l’impatto delle loro accuse politiche. L’obiettivo del lavoro è dunque di leggere lo scoppio dello scisma attraverso una prospettiva di studio basata su alcune peculiari strategie di comunicazione politica messe in atto nell’immediatezza della doppia elezione.</p> </div> </div> </div> 2023-05-30T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/9547 Specializzazione e integrazione. Il problema delle ‘regioni economiche’ rivisitato 2023-06-30T15:50:53+00:00 Tommaso Vidal vidal.tommaso@gmail.com <p>Il tema delle regioni economiche e del loro (eventuale) sviluppo in epoca basso- e tardomedievale è stato tanto dibattuto dalla storiografia italiana quanto è ora abbandonato. Il dibattito storiografico è stato inoltre saturato da narrazioni che enfatizzano i grandi poli commerciale e i traffici internazionali. Con questo articolo si mira a sfumare questo quadro, enfatizzando le dinamiche di scambio, specializzazione e integrazione interregionali. Per farlo si farà uso di alcuni registri della dogana di Conegliano (TV), analizzati dal punto di vista qualitativo e quantitativo con i metodi della <em>digital humanities </em>e della <em>GIS history</em>.</p> 2023-05-05T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/9987 Vivere per gabelle. Spunti comparativi sulle fiscalità municipali nel regno di Napoli tardomedievale: l'area pugliese fra giurisdizioni e mercati 2023-06-30T15:55:22+00:00 Davide Morra davide.morra1991@gmail.com <p>Questo saggio contribuisce alla discussione sull’intreccio fra economia e istituzioni nell’Italia tardomedievale. L’opportunità viene da una lista di introiti daziari per 23 comunità di area pugliese, che permette di approfondire il tema delle fiscalità municipali regnicole, sinora oggetto di attenzioni limitate a singoli casi. Emergerà non solo il rilievo da esse assunto nei rapporti fra re e comunità a partire dal Trecento, ma anche come esse esercitassero un influsso importante nella strutturazione di spazi e gerarchie economiche, contribuendo ad articolare gli interessi cittadini in una rete di mercati e giurisdizioni integrati in modo differenziato.</p> 2023-05-05T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10132 Dinamiche economiche e fisco regio: strategie gestionali e circuiti redistributivi fra IX e XIII secolo 2023-06-30T15:50:23+00:00 Tiziana Lazzari tiziana.lazzari@unibo.it Lorenzo Tabarrini lorenzo.tabarrini3@unibo.it <p class="DidefaultA" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: 12.0pt;">Gli interventi riuniti in questa sezione indagano la possibilità di stabilire un rapporto fra i cambiamenti economici occorsi nei secoli IX e XIII nell’Europa occidentale di matrice carolingia e le diverse forme di gestione dei beni e dei diritti regi che si intrecciarono e definirono nel medesimo arco di tempo. Gli interventi contribuiscono, insieme, a mettere in luce come le modalità di gestione dei beni fiscali possano riflettere – e forse spiegare – i cambiamenti dell’economia nel corso dell’alto e del pieno Medioevo.</span></p> 2023-06-17T10:28:21+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10104 Beni del fisco regio ed economia nei secoli del Medioevo alto e centrale: una proposta 2023-06-30T15:50:28+00:00 Lorenzo Tabarrini lorenzo.tabarrini3@unibo.it Tiziana Lazzari tiziana.lazzari@unibo.it <div class="page" title="Page 2"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>L’articolo affronta da un punto di vista storiografico e teorico il problema delle possibili relazio- ni che intercorsero tra le diverse forme di gestione regia dei beni fiscali sul lungo periodo (secoli IX-XII) e le vicende della storia economica medievale. Il patrimonio fiscale, data la sua enorme estensione e la sua pervasività capillare, è, nella visione degli autori, un protagonista ineludibile per ricerche che vogliano comprendere appieno i cambiamenti economici che avvennero tra alto e pieno Medioevo. L’articolo analizza piste di ricerca già avviate che vanno in tale direzione e, contestualmente, propone ulteriori possibili indagini.</p> </div> </div> </div> 2023-06-17T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/9849 Beni fiscali e attività minerario-metallurgiche nell’Italia centro-settentrionale (secc. VIII-XI) 2023-06-30T15:50:35+00:00 Maria Elena Cortese me.cortese1@gmail.com <p>L’intervento intende comporre in una sintesi complessiva i dati archeologici e documentari sulla produzione mineraria e metallurgica nelle principali aree di giacimenti del regno italico (arco alpino, Toscana compresa l’isola d’Elba) tra VIII e X secolo, al fine di valutare il livello di controllo e, per quanto possibile, le modalità di gestione di questo settore produttivo da parte del potere pubblico. Un altro tema al centro dell’attenzione sarà la circolazione di materie prime essenziali come i metalli entro la struttura economica che faceva capo al fisco regio, oppure attraverso circuiti propriamente commerciali. Il punto d’arrivo s’individua nella fase di transizione da un sistema produttivo altomedievale – in cui il ruolo eminente del <em>publicum</em> e le prerogative fiscali sullo sfruttamento dei giacimenti erano probabilmente molto vincolanti – verso la frammentazione dei diritti sulla produzione nelle mani di molteplici soggetti (inoltrato XI secolo).</p> 2023-06-17T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/9877 Il valore delle cose: Nuovi dati e vecchi interrogativi sugli strumenti di scambio nella Toscana marchionale (IX-XI secolo) 2023-06-30T15:50:34+00:00 Paolo Tomei paolo.tomei1@unipi.it <p>All’inizio del secolo XI e fino al terzo quarto del secolo XII nelle compravendite fondiarie rogate a Lucca e Pisa il prezzo si dice saldato non mediante denaro, ma con oggetti non monetati: in genere <em>mobilia</em> d’oro e d’argento, prodotti e scambiati presso le <em>curtes</em> regie urbane. Nel lessico delle carte, essi fungono da <em>meritum</em>. Nelle altre tipologie documentarie, soprattutto nelle donazioni, questo strumento si affianca al <em>launegild</em>, controdono obbligatorio previsto dalla legge longobarda. A distanza di circa quarant’anni dagli ultimi affondi, mi propongo di riaprire il dibattito sul tema. Il <em>meritum</em> è una prassi che si colloca nel cuore dell’organismo politico coordinato dal marchese in Toscana e costituisce un vivido riflesso dell’universo valoriale della sua corte.</p> 2023-06-17T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/9905 Fiscal Estates and Economy in the Middle Meuse Basin, 9th-11th Centuries 2023-06-30T15:50:33+00:00 Nicolas Schroeder nicolas.schroeder@ulb.be <div class="page" title="Page 2"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>L’area tra il fiume Mosa e Aquisgrana fu una delle regioni centrali dell’impero franco. I Pipinidi avevano proprietà sostanziose nella regione di Liegi. Aquisgrana fu la <em>sedes prima Franciae</em> tra 806 e 822. Questi nuclei del potere carolingio erano associati a numerose proprietà fiscali, che rappresentavano la spina dorsale, dal punto di vista logistico, della politica imperiale. La storia di questi beni fiscali nell’alto e pieno Medioevo è stata ben studiata, in particolare per quanto riguarda la loro organizzazione istituzionale e la loro trasmissione nel corso del tempo. Lo scopo dell’articolo è avviare un’indagine sul loro apporto alla storia economica della regione, un aspetto che è stato studiato in modo meno sistematico. Questo studio unisce prospettive istituzionali, economiche e spaziali per analizzare il modo in cui le proprietà fiscali potrebbero aver preso parte agli andamenti economici della media valle della Mosa tra IX e XI secolo, come centri di produzione e consumo, nonché in quanto snodi logistici. Il principale risultato dell’indagine qui condotta è che dopo il periodo carolingio molte proprietà fiscali furono rifunzionalizzate – in una sorta di ‘distruzione creatrice’ – e utilizzate come mattoni di costruzione all’interno di di- versi sotto-sistemi economici che si sarebbero mantenuti nel Medioevo centrale e tardo.</p> </div> </div> </div> 2023-06-17T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/9848 Obblighi di lavoro, patti agrari e dipendenze personali: La gestione del patrimonio dei principi nel Mezzogiorno longobardo 2023-06-30T15:50:37+00:00 Vito Loré vlore@uniroma3.it <div class="page" title="Page 2"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>Questo articolo si propone di analizzare la gestione delle terre dei principi nel Mezzogiorno longobardo nei secoli X e XI, con particolare riguardo al principato di Salerno, che presenta su questo tema la documentazione più abbondante. Le forme di gestione appaiono molto diverse nelle terre pubbliche e nei patrimoni personali dei principi e sono leggibili in termini di cultura politica, piuttosto che di logica economica.</p> </div> </div> </div> 2023-06-17T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/9958 'Mutazione signorile' e trasformazioni economiche: Considerazioni a partire dal destino dei beni fiscali in Toscana 2023-06-30T15:50:30+00:00 Simone Maria Collavini simone.maria.collavini@unipi.it <p>Il saggio affronta, con particolare riferimento alla realtà toscana, la questione del nesso tra 'mutazione signorile' e trasformazioni economiche. Al centro dell'interesse sta la domanda se la crescita economica di XI secolo possa aver costituito una precondizione fondamentale della 'mutazione signorile'. Concentrandosi sulle vicende dei beni fiscali nella regione, il saggio mostra le loro forme di circolazione e ridistribuzione, i loro lenti e imperfetti processi di appropriazione e privatizzazione, la perdurante capacità del potere regio e marchionale di controllare le aristocrazie attraverso di essi fino all'XI secolo inoltrato. È questa una chiave decisiva per spiegare perché le gravi crisi politiche che costellano la storia della regione nel X e XI secolo non abbiano dato origine a una 'mutazione signorile' fino allo scontro tra Enrico IV e Gregorio VII. Considerate le ampie dimensioni demografiche raggiunte dai maggiori centri fiscali e la loro complessa articolazione economica, si suggerisce infine che la crescita economica intervenuta durante il secolo XI abbia fornito ad aristocratici e chiese maggiori le risorse economiche e relazionali necessarie ad agire al di fuori del tradizionale circuito della corte marchionale, mirando a un potere locale, più intenso e duraturo, insomma avviando il processo di signorilizzazione del potere.</p> 2023-06-17T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/9906 Tasse, rendite, guerra: San Sisto di Piacenza, Cremona e il valore economico delle curtes fiscali di Guastalla e Luzzara (IX-XIII secc.) 2023-06-30T15:50:31+00:00 Lorenzo Tabarrini lorenzo.tabarrini3@unibo.it <p class="p1"><span class="s1">L’articolo esamina la documentazione relativa alle <em>curtes</em> fiscali di Guastalla e Luzzara nel periodo compreso tra IX e XIII secolo. Guastalla e Luzzara furono concesse dall’imperatrice Angelberga al monastero di San Sisto di Piacenza nell’877; sul finire del XII secolo divennero oggetto di una disputa, conclusasi nel 1227 a favore del comune di Cremona. L’articolo sostiene due tesi principali: che le più sostanziose fonti di introiti garantiti dal possesso delle due <em>curtes </em>trovassero la loro ragione nell’origine fiscale di Guastalla e Luzzara; e che la tenacia con cui i Cremonesi cercarono di sottrarle a San Sisto si spiega con il mutato contesto economico dei decenni a cavallo tra XII e XIII secolo.</span></p> 2023-06-17T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10106 Beni fiscali e crescita economica medievale: alcune considerazioni 2023-06-30T15:50:26+00:00 Davide Cristoferi davide.cristoferi@ugent.be <div class="page" title="Page 2"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>L’articolo riflette sulla relazione fra patrimonio fiscale e crescita economica medievale sul- la scorta dei saggi della sezione monografica Dinamiche economiche e fisco regio: strategie gestionali e circuiti redistributivi. Integrando le evidenze riscontrate nei saggi per l’Italia, in particolare la Toscana, e la Lotaringia, con altre disponibili in letteratura per l’arco cronologico dal IX al XII secolo, si suggerisce un ruolo-guida del patrimonio fiscale nella fase ‘preparatoria’ della crescita fra IX e X secolo, mentre si sottolinea la sua trasformazione in strumento signorile per agganciare uno sviluppo demografico, agrario e commerciale ormai esterno al perimetro dei beni fiscali fra XI e XII secolo.</p> </div> </div> </div> 2023-06-17T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10107 Beni fiscali ed economia: considerazioni su un tema di ricerca 2023-06-30T15:50:24+00:00 Giuseppe Petralia giuseppe.petralia@unipi.it <p class="p1"><span class="s1">Nel contributo si conducono alcune riflessioni di carattere generale sul rapporto tra beni regi ed economia medievale; in particolare, il saggio offre alcuni spunti sul passaggio dalla romanità al Medioevo come possibile transizione da una forma di <em>state economy</em> (complessa, di dimensione mediterranea, e fondata sulla tassazione diretta) a un’altra (semplificata, formata da economie regionalizzate, con poche tasse) la cui spina dorsale sarebbe stata costituita proprio dal demanio pubblico. Ci si sofferma poi sulla gestione del patrimonio fiscale nel suo rapporto con i fenomeni di crescita economica che si svilupparono al suo esterno e si discute infine il problema della continuità di funzioni svolte dai beni fiscali sul lungo periodo.</span></p> 2023-06-17T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10105 Why Fiscal Estates Matter: Some Concluding Thoughts on the Economic Importance of Public Goods 2023-06-30T15:50:27+00:00 Alexis Wilkin lorenzo.tabarrini3@unibo.it <div class="page" title="Page 2"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>L’articolo offre alcuni spunti di riflessione sugli articoli contenuti nella raccolta sui beni fiscali in Italia (con un contributo sulla media Mosa). Enuclea cinque specifici aspetti che meritano di essere dibattuti: 1) una più o meno restrittiva definizione del concetto di fisco; 2) l’importanza strategica del controllo delle risorse (come fonti energetiche e minerali) all’interno di queste proprietà fiscali; 3) il problema dell’organizzazione del lavoro e la presenza di corvées sulle pro- prietà fiscali; 4) il modo in cui circolava la ricchezza, secondo modelli interpretativi alternativi al commercio prima della dissoluzione del potere ottoniano, in Italia, e il ‘cambio di paradigma’ causato dal boom commerciale – e i suoi legami con le città; 5) le conseguenze economiche complessive, sul medio e lungo termine, della redistribuzione dei beni fiscali nelle mani di altri possessori.</p> </div> </div> </div> 2023-06-17T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10053 Valore e valori della moda: produzione, consumo e circolazione dell’abbigliamento fra XIII e XIV secolo 2023-06-30T15:50:41+00:00 Elisa Tosi Brandi e.tosibrandi@unibo.it <p>I contributi qui raccolti si propongono di indagare l’impatto economico, sociale, politico e culturale del fenomeno della moda nell’epoca della sua prima comparsa, databile tra i secoli XIII-XIV, attraverso la produzione e il consumo dei capi di abbigliamento. L’idea è quella di esaminare il valore monetario di materie prime quali lana, seta, cuoio e capi di abbigliamento, rapportando le analisi al significato sociale e politico che questi manufatti avevano nei contesti presi in considerazione, senza trascurare i ragionamenti sul valore culturale delle vesti ricavabili dalla letteratura del tempo, ambito nel quale alcuni autori si interrogano su questioni economiche e morali rese urgenti dalle quotidiane pratiche dell’accesso al credito e dalla funzione di valute parallele alla moneta costituita dagli oggetti, segnatamente dalle vesti.</p> 2023-05-21T10:08:03+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10022 Valore/valori e oggetti della moda nel basso Medioevo 2023-06-30T15:50:45+00:00 Maria Giuseppina Muzzarelli maria@muzzarelli.unibo.it <div class="page" title="Page 2"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>Per introdurre una silloge di saggi che indagano i molteplici valori degli oggetti della moda fra i secoli XIII e XIV, questo contributo riprende le domande che sono state alla base dell’indagine collettiva proponendo alcuni ragionamenti sul processo di formazione del valore e dei valori riguardanti i capi di abbigliamento alla fine del Medioevo.</p> </div> </div> </div> 2023-05-21T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10024 'La credenza e il pegno'. Vesti e letteratura tra Parigi e Firenze (secoli XIII-XIV) 2023-06-30T15:50:42+00:00 Filippo Petricca filippopetricca@uchicago.edu <div class="page" title="Page 2"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>Nella seconda metà del Duecento connessioni politiche, economiche e letterarie uniscono Parigi e Firenze: i testi letterari e le vesti si diffondono lungo le vie di comunicazione insieme a oggetti, manoscritti, mercanti, soldati, intellettuali e viaggiatori. Gli abiti vengono comprati, rivenduti, scambiati, sottratti, donati, usati come forma di pagamento. Nei testi gli indumenti funzionano come un linguaggio abbreviato che permette di definire velocemente lo status dei personaggi e allo stesso tempo una valuta che si usa in alternativa al denaro. Tra Francia e Italia i protagonisti dei testi si riferiscono di continuo all’abitudine di usare i propri abiti come pegni per garantire un prestito. Come si vedrà nel saggio, il prestito su pegno offre agli autori e al pubblico un’oc- casione per stabilire il valore delle cose e riflettere sui rapporti tra individui, per interpretare episodi della trama e mettere in discussione la verosimiglianza e la credibilità del racconto.</p> </div> </div> </div> 2023-05-21T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/9996 Florence vêtue de draps de France. L’habillement des Florentins à travers les comptabilités domestiques de la fin du XIIIe siècle 2023-06-30T15:50:48+00:00 Mathieu Harsch harschm@gmail.com <p>L’article étudie les modes de consommation vestimentaire des Florentins à la fin du XIIIe siècle à travers un corpus de comptabilités domestiques, déjà publiées, mais jamais étudiées du point de vue de l’habillement. Il met en évidence la prépondérance de certains types de vêtements (gonelle, garnache, etc.) et le faible degré de différenciation des habillements masculins et féminins ou des habillements de la ville et du contado (etc.), avant de montrer que les critères de distinction et de hiérarchie ne se percevaient pas au niveau du vêtement mais au niveau de l’étoffe. Aussi, il remarque la grande diffusion des draps de laine originaires du Royaume de France (Flandre, Artois, Normandie et Île-de-France) et, dans le même temps, la faible présence des draps florentins et italiens dans la garde-robe de la bourgeoisie d’affaires, puis s’interroge sur le marché des draps de laine à Florence autour de 1300. Enfin, la dernière partie de l’article connecte les résultats obtenus à partir du corpus étudié avec une série de thèmes connexes, comme l’histoire de la consommation, l’histoire des lois somptuaires, l’histoire sociale et politique de Florence et l’histoire du genre.</p> 2023-05-21T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/9995 Valore economico e sociale dei manufatti tessili: il caso di Siena (1250-330) 2023-06-30T15:50:49+00:00 Marco Giacchetto marco.giacchetto2@unisi.it <div class="page" title="Page 2"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>L’analisi delle tipologie tessili realizzate in lana e in seta a Siena tra la seconda metà del Duecento e la prima del Trecento consente di verificare l’esistenza di un rapporto tra valore economico e valore sociale degli indumenti. Partendo dallo studio della normativa suntuaria e la sua evoluzione, l’accesso di strati sociali meno agiati a stoffe dapprima di uso esclusivo delle élite viene messo in relazione con l’effettivo valore economico dei tessuti. Ciò consente di dimostrare che fibre comunemente ritenute ‘di lusso’ come la seta furono più economiche di altre considerate solitamente di minor valore. Furono le caratteristiche tecniche dei tessuti a fare la differenza. Per una serie di dinamiche economico-produttive, più o meno protezioniste a seconda delle fasi, la legislazione senese fu molto attenta alla tipologia delle stoffe che era consentito adoperare per la realizzazione di particolari indumenti o manufatti, tanto che ci si preoccupò più di regolamentare la materialità dei tessuti adoperati che la foggia delle vesti.</p> </div> </div> </div> 2023-05-21T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/9406 Il valore delle vesti a Bologna fra Due e Trecento. Un’indagine dalle denunce dei furti e alcune considerazioni sul destino delle vesti rubate 2023-06-30T15:50:51+00:00 Elisa Tosi Brandi e.tosibrandi@unibo.it <div class="page" title="Page 2"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>Si presenta il frutto di una ricerca sul valore economico delle vesti che circolavano a Bologna fra Due e Trecento indagate attraverso le denunce dei furti conservate presso il fondo dei Giudici <em>ad maleficia</em> dell’Archivio di Stato di Bologna. La storiografia ha evidenziato la funzione di succedanei del denaro dei capi di abbigliamento che entravano con facilità nel circuito dei beni impegnati, incrementando il mercato dell’usato. Parte delle vesti di seconda mano proveniva da furti. La scelta delle fonti di carattere giudiziario alla base di questa indagine si è rivelata in grado di restituire non solo descrizioni e valori economici ma anche informazioni sul traffico degli oggetti sottratti.</p> </div> </div> </div> 2023-05-21T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10023 Una nota sui 'Memoriali' bolognesi come fonte per lo studio della moda nella prima metà del Trecento 2023-06-30T15:50:44+00:00 Luca Molà L.Mola@warwick.ac.uk <div class="page" title="Page 2"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>I <em>Libri Memoriali</em> costituiscono una delle più ricche serie documentarie per la storia di Bologna, contenendo gran parte degli atti notarili rogati in città tra il 1265 e il Quattrocento inoltrato. Attraverso l’analisi di una selezione di documenti, questo breve contributo intende mettere in luce le potenzialità dei <em>Libri Memoriali</em> come fonte per la storia della produzione, dello scambio e del consumo dei tessuti e di altri oggetti dell’abbigliamento nella Bologna tardo medievale.</p> </div> </div> </div> 2023-05-21T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/9997 Il valore del cuoio. Il mercato bolognese di pellame, materiali concianti e calzature a inizio Trecento 2023-06-30T15:50:47+00:00 Laura Righi laur.righi@gmail.com <div class="page" title="Page 2"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>Il mercato del cuoio rivestiva un ruolo di primo piano nelle città tardo-medievali. Attraverso lo studio degli acquisti di materie prime importate nella città di Bologna a inizio Trecento, questo contributo analizza in particolare il mercato di pellame, materiali concianti e calzature e il valore di questi oggetti. I prezzi dei materiali all’ingrosso sono stati individuati all’interno dei <em>Memoriali</em>, registri pubblici prodotti dal comune di Bologna dal 1265 al 1452. A partire da questi documenti l’articolo propone alcune riflessioni a proposito del valore di pelli, cuoio e calzature nell’ampio settore dell’abbigliamento, con particolare attenzione all’identità e al ruolo degli operatori coinvolti e alle tensioni che si creavano per il controllo del mercato all’ingrosso, che si manifestavano nelle politiche corporative e nelle dispute che le vedevano coinvolte. In conclusione, il contributo ricostruisce il percorso di formazione dei prezzi dell’industria del cuoio e della calzatura, per ragionare, attraverso la specifica lente dei prezzi e del valore, sugli elementi chiave del ciclo di produzio</p> </div> </div> </div> 2023-05-21T00:00:00+00:00 ##submission.copyrightStatement##