Reti Medievali Rivista http://www.serena.unina.it/index.php/rm <p class="journalHp"><img class="copertina" style="float: left; margin-right: 20px;" src="/public/site/images/admin/copertina_RM_Rivista2.jpg" alt="RM_Cover" width="200">Reti Medievali Rivista è una iniziativa scientifica dedicata allo studio della civiltà medievale nelle sue diverse forme. È volta anche a sperimentare l'uso delle nuove tecnologie informatiche nelle pratiche di ricerca e di comunicazione del sapere.<br> Tutti i testi pubblicati in RM Rivista sono vagliati, secondo le modalità del "doppio cieco" (<em>double blind peer review</em>), da non meno di due lettori individuati in un'ampia cerchia internazionale di specialisti.&nbsp;I loro nomi&nbsp;sono pubblicati alla pagina, costantemente aggiornata:&nbsp;<a href="../rm/about/editorialTeam#item_5">Referees</a>;&nbsp;le loro valutazioni sono archiviate nell'area riservata.<br>L'<em>Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca</em> (ANVUR) ha collocato RM Rivista tra le riviste scientifiche di <a href="http://www.rm.unina.it/index.php?action=viewnews&amp;news=top_1541092321" target="_blank" rel="noopener">qualità più elevata (Fascia A)</a> per 4 settori concorsuali dell'Area "11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche" e 20 settori dell'Area "10 - Scienze dell'antichita', filologico-letterarie e storico-artistiche". <br>RM Rivista è presente nei <a href="http://www.rm.unina.it/index.php?mod=none_biblioteche">cataloghi di centinaia di biblioteche nel mondo e nelle principali banche dati di periodici</a>, tra cui <em>Arts and Humanities Citation Index®</em> e <em>Current Contents®/Arts &amp; Humanities</em> di <a href="http://thomsonreuters.com/" target="_blank" rel="noopener">Thomson Reuters (già ISI)</a> e <a href="http://www.scopus.com/" target="_blank" rel="noopener"><em>SCOPUS</em></a> di Elsevier; è stata inoltre inclusa nell'indice <a href="https://dbh.nsd.uib.no/publiseringskanaler/erihplus/periodical/info.action?id=473820" target="_blank" rel="noopener"> <em>ERIH PLUS</em></a> di European Science Foundation.<br> Reti Medievali è membro di COPE, il <a href="http://www.publicationethics.org/" target="_blank" rel="noopener"><em>Committee on Publication Ethics</em></a>.</p> <table width="320" align="center"> <tbody> <tr> <td align="center" width="100"><a title="ERIH PLUS" href="https://dbh.nsd.uib.no/publiseringskanaler/erihplus/periodical/info.action?id=473820" target="_blank" rel="noopener"><img src="/public/site/images/admin/2017-01-031.png" alt="logo ERIH PLUS" width="96" height="34"></a></td> <td align="center" width="36"><a href="http://www.anvur.org/" target="_blank" rel="noopener"><img src="/public/site/images/admin/ANVUR.png" alt="logo ANVUR"></a></td> <td align="center" width="38"><a href="https://doaj.org/toc/1593-2214" target="_blank" rel="noopener"><img src="/public/site/images/admin/doaj_seal_logo_medium.jpg" alt="COPE_logo" width="34" height="34"></a></td> <td align="center" width="100"><a href="http://www.publicationethics.org/" target="_blank" rel="noopener"><img src="/public/site/images/admin/cope.jpg" alt="COPE_logo" width="96" height="34"></a></td> </tr> </tbody> </table> Firenze University Press it-IT Reti Medievali Rivista 1593-2214 RM Rivista pubblica in internet, ad accesso aperto, con licenza: <br /><table width="100%"><tbody><tr><td width="82"><p style="margin-top: 0; margin-bottom: 0;"><img src="/public/site/images/admin/cc-by-80x15_80.png" alt="cc-by-80x15_80" width="80" height="15" /></p></td><td><em><a href="http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/" target="_blank">CCPL Creative Commons Attribuzione</a></em></td></tr></tbody></table><p style="text-align: justify;">L'autore conserva il copyright sul suo contributo, consentendo tuttavia a chiunque "di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare l'opera", purché siano correttamente citati l'autore e il titolo della rivista. L’autore, al momento della proposta di pubblicazione, è inoltre tenuto a dichiarare che il contenuto e l’organizzazione dell’opera è originale e non compromette in alcun modo i diritti di terzi, né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali ed economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle, sia per altre parti di cui il contributo può essere composto. L’autore dichiara altresì di essere a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali per l’ipotesi di falsità in atti ed uso di atti falsi, e che pertanto Reti Medievali è esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale, e sarà dall'autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi.</p> Friars, Universities and ... Footwear. The Exegesis of the Minorite Rule Between Theology and Law in the 13th Century http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10419 <p>The article aims to give an insight into the importance of the thirteenth-century exegesis of the Minorite Rule for the history of late medieval culture. After showing how the friars commented on their Rule, what difficulties they had to face, what ends they pursued, and what was at stake, the contribution focuses on the relationship that the Minors established with the contemporary theological and juridical culture elaborated in the most important universities of the time. By reviewing the exegesis, proposed by some commentators, on an apparently entirely marginal subject, such as the footwear that the friars were supposed to wear, the article shows how contemporary juridical and theological reflections on the limits and value of the law were originally grafted – through, in particular, the considerations on the derogation by necessity and on the division of the prescriptions into precepts and counsels – into the discourse on the Minorite Rule.</p> Francesco Carta ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-03-21 2024-03-21 25 1 Un monasterio femenino cisterciense en Navarra: Nuestra Señora de Salas, Estella (siglos XIII-XV) http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10404 <p>Nuestra Señora de Salas se identifica como uno de los conventos cistercienses femeninos del reino de Navarra del siglo XIII, nacido a orillas del río Ega a la entrada de la localidad de Estella. Sus desconocidos orígenes y singular trayectoria indican que quizá esta comunidad estuvo asociada al fenómeno jacobeo de hospitalidad y atención a los peregrinos. Ello explica su rápida decadencia y desaparición a comienzos del siglo XV, a pesar de haber recibido la regla de Cister, la tutela de Santa María de Iranzu y la protección de la monarquía navarra. Con el presente análisis, se repasan las claves del itinerario de esta comunidad que evidencia el florecimiento de la actividad religiosa y espiritual entre las mujeres durante las centurias plenomedievales y la estrecha vinculación con el entorno social y devocional urbano de Estella.</p> Julia Pavón Benito ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-03-21 2024-03-21 25 1 Francescani e matematica. Il caso di Mariotto Guiducci, frate minore e maestro d’abaco (1427- post 1496) http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10310 <p>Il contributo intende tracciare un profilo del fiorentino Mariotto Guiducci, frate minore e maestro d’abaco del XV secolo, autore di un trattato matematico conservato alla Biblioteca Nazionale di Firenze. Attraverso risultanze archivistiche e bibliografiche edite e inedite, il caso di studio può offrire ulteriori spunti per una riflessione intorno al tema, recentemente ripreso, dei rapporti tra francescanesimo e scienze matematiche fra medioevo e rinascimento. L’indagine proposta si articola in due parti: la prima parte apre uno squarcio sulla famiglia Guiducci e l’insegnamento della matematica pratica a Firenze e a Prato, accennando alla vita conventuale e all’esperienza di insegnante di fra Mariotto; la seconda è dedicata al codice autografo e al <em>Libro d’arismetricha </em>in esso contenuto, espressione di una cultura matematica tipica della tradizione abacistica.</p> Andrea Papi ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-03-21 2024-03-21 25 1 Per il Codice Diplomatico Poliano: una sentenza memorabile (Venezia, 13 luglio 1366) http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/10840 <p>Il saggio pubblica e commenta la sentenza pronunciata dai giudici del <em>Procurator </em>di Venezia del 13 luglio 1366, documento che entrerà a far parte del <em>Codice Diplomatico Poliano </em>in preparazione a cura dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. La sentenza condanna i Procuratori di S. Marco, esecutori testamentari di Marco Bragadin (morto a Candia nel 1360) a pagare a sua moglie Fantina, primogenita di Marco Polo, 80 lire di grossi (800 ducati), considerato che Bragadin si era appropriato illegalmente del terzo dei beni mobili spettante alla moglie in quanto co-erede, assieme alle sorelle Bellela e Moreta, del Viaggiatore. Il notaio di curia, Fantino Rizzo, nel testo della sentenza inserì una copia fedelissima dell’inventario dei beni trovati nella casa di Marco Polo, redatto da Marco Bragadin poco dopo la morte del suocero, avvenuta l’8 o il 9 gennaio 1324: un testo giustamente famoso perché mostra molti punti di contatto con il <em>Milione </em>(o <em>Devisament dou monde</em>), il celebre libro scritto nel 1298 da Marco Polo e Rustichello da Pisa prigionieri nelle carceri genovesi.</p> Vittorio Formentin Alessandra Schiavon ##submission.copyrightStatement## http://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-04-04 2024-04-04 25 1