Illegal settlements. An intervention model for integration into the urban plan
Abstract
Insediamenti illegali
Costruire illegalmente è stata pratica sovente da parte di ampie fette di popolazione ricadenti in quadri geopolitici ed economici differenti. Ciò ha fortemente impattato sui valori paesistico-ambientali conducendo ad un sviluppo urbano disordinato ed irrazionale. La specificità dei diversi insediamenti rende necessario un’analisi sulla dicotomia condonabile/da demolire, misurando il grado di abitabilità, la qualità dello spazio pubblico, l'efficienza dei servizi presenti. Risulta necessario adottare nuovi strumenti che consentano di supportare il legislatore e il decisore politico e tecnico nell’individuazione del “destino” di tali immobili. Allo stato attuale, è richiesto un grande sforzo di recupero e riqualificazione urbana, in contesti generalmente privi anche delle urbanizzazioni primarie, cogliendo l’occasione per incrementare le dotazioni urbane a servizio della comunità ai fini dell’innalzamento della qualità insediativa complessiva. Si propone dunque un modello di intervento che ha come obiettivo l’individuazione e la perimetrazione di un insediamento abusivo e del conseguente progetto di recupero dello stesso attraverso l’applicazione ad un caso studio.
Parole chiave: insediamento illegale, non pianificato, recupero insediamento, integrazione nel piano urbanistico
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