SAN LAISE, UNA COLLINA PER LA PACE

  • Daniela Buonanno Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II
  • Carmine Piscopo Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II

Abstract

Nel 2013, con il trasferimento dell’esercito militare americano dall’area NATO di Bagnoli, un pezzo di città di Napoli è stato definitivamente ritrovato e liberato dalla condizione di extraterritorialità nella quale si trovava. La sottoscrizione di un accordo tra la Fondazione Banco di Napoli (proprietaria dei suoli) e l’associazione Legambiente per l’utilizzo del fondo agricolo della collina di San Laise rappresenta il primo passo per consentire alla terra che circonda l’ex area NATO di tornare ad essere coltivata e accessibile a tutti i cittadini napoletani. Il progetto che verrà realizzato del Parco delle AgriCulture Contadine, con orti urbani, laboratori e fattorie didattiche, nasce dal basso, dalle collettività residenti nell'area, e porterà l’intera collina a diventare un luogo di pace, lì dove, per più di 40 anni, si sono progettate guerre. La realizzazione di questo parco per il Comune di Napoli, che ha svolto un ruolo importante di garante dell’intero processo, è un esempio di come sia possibile realizzare progetti partecipati per restituire spazi negati alla città. L’agricoltura diventa in questo progetto il motore per la costruzione di una nuova comunità (agricivismo).

Parole chiave: AgricUltura, Collettività, Istituzioni

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Pubblicato
2016-06-30
Come citare
BuonannoD., & PiscopoC. (2016). SAN LAISE, UNA COLLINA PER LA PACE. BDC. Bollettino Del Centro Calza Bini, 16(1), 143-154. https://doi.org/10.6092/2284-4732/4120