IL VALORE COLLETTIVO NEL PROGETTO CONTEMPORANEO: LA CONDIVISIONE, NUOVO TERMINE DELL’ABITARE
Abstract
La profonda crisi della contemporaneità che vede come protagonista, fautore e vittima allo stesso tempo, l’uomo e, quindi, la città che “si costruisce”, pone diversi interrogativi sulla figura dell’abitante, sul ruolo dell’architetto e sul nuovo necessario approccio al progetto d’architettura. Parlando di città e di umanità, come componente fisica da una parte e sociale dall’altra, dobbiamo chiederci di quale abitare oggi l’architetto deve farsi carico in relazione alle nuove necessità, alle aspettative, ai desideri ed anche ai sogni di chi vive questo tempo. Tutto ciò rende consapevoli che bisogna tanto ripensare l’abitare privato, come spazio intimo e personale, quanto l’abitare lo spazio pubblico, che rappresenta da sempre il centro dell’esperienza collettiva. A partire da queste considerazioni si propongono esempi di esercizi progettuali per un’area periferica della città di Avola (Sr), un lavoro di ricucitura e di completamento tra costruito e vuoti, fisici e sociali.
Parole chiave: uomo, cambiamento, abitare
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