PLANNING A NATION: THE JEWISH LAND FROM THE SHARON PLAN TO ISRAEL 2020

  • Gianluigi Freda

Abstract

Subito dopo la Dichiarazione dello Stato di Israele, proclamata il 14 maggio 1948, il nuovo
Stato ebraico sviluppò un modello urbanistico alla scala dell’intero territorio nazionale. Le
teorie del Movimento Moderno vennero adattate alle caratteristiche di quest’area geografica
multietnica, priva di risorse idriche e infrastrutture. Arieh Sharon, architetto formatosi alla
Bauhaus di Dessau, venne chiamato dal Primo Ministro dello Stato di Israele e Capo
dellʼagenzia ebraica per la Palestina, David Ben Gurion, per coordinare un piano nazionale,
al fine di incoraggiare il progresso sociale ed economico e affrontare le imminenti ondate di
immigranti ebrei. Dopo gli anni ʼ60, il piano Sharon ha iniziato a non essere più in grado di
sostenere i cambiamenti che hanno caratterizzato la società e il territorio israeliani e, negli
ultimi cinquantʼanni, un diverso orientamento ha condizionato la dottrina della
pianificazione. Questo articolo analizza le caratteristiche del piano Sharon, nonché sulle sue
eredità e differenze con lʼattuale gestione del territorio israeliano.
Parole chiave: Israele, pianificazione, Arieh Sharon

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Pubblicato
2018-06-30
Come citare
FredaG. (2018). PLANNING A NATION: THE JEWISH LAND FROM THE SHARON PLAN TO ISRAEL 2020. BDC. Bollettino Del Centro Calza Bini, 18(1), 91-104. https://doi.org/10.6092/2284-4732/6060