Antonio Cavicchia Scalamonti (2015), “L’illusione senza avvenire”, Ipermedium, . S. Maria C. V. (Ce).

  • Antonio Camorrino Università degli Studi di Napoli Federico II

Abstract

Ne «L’Illusione senza avvenire» – testo edito presso la casa editrice Ipermedium – il sociologo napoletano Antonio Cavicchia Scalamonti presenta una sintesi teorica di alcune rilevanti e attuali questioni. Il lavoro, che già nel titolo riecheggia un importante scritto di Sigmund Freud sul medesimo tema, mira ad approfondire – ovviamente dall’osservatorio proprio dell’autore –, l’analisi di un particolare e controverso oggetto di indagine: la relazione tra l’essere umano e il mondo in assenza di qualsivoglia “cupola divina” (Cavicchia Scalamonti, 2015: 12). Un dialogo ideale tra esponenti di discipline diverse è favorito dalla dimestichezza con cui Cavicchia Scalamonti maneggia l’armamentario concettuale messo a punto dal grande intellettuale viennese e dai suoi epigoni – strumentario impiegato, peraltro, senza mai svestire i panni del sociologo della conoscenza.

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Riferimenti bibliografici

Berger, P. L. (1984), La sacra volta. Elementi per una teoria sociologica della religione, Sugarco,

Milano

Cavicchia Scalamonti, A. (2015), L’illusione senza avvenire, Ipermedium, S. Maria C. V. (Ce).

Eliade, M. (2009), Il sacro e il profano, Bollati Boringhieri, Torino.

Gauchet, M. (1992), Il disincanto del mondo. Una storia politica della religione, Einaudi,

Torino.

Germani, G. (1991), Saggi sociologici, l’Ateneo, Napoli.

Pubblicato
2017-10-13
Sezione
Recensioni