OS. Opificio della Storia è un laboratorio di idee e di ricerche attraverso il quale si intende promuovere la centralità degli studi storici nelle pratiche di conoscenza, di trasmissione e di valorizzazione dei paesaggi della produzione.

La rivista è espressione dell’Associazione nazionale RESpro - Rete di storici per i paesaggi della produzione ed è impegnata a dar voce a tutti gli studiosi interessati a difendere e a sostenere la cultura storica del lavoro e dei luoghi della produzione in tutte le loro declinazioni, economica e sociale, moderna e contemporanea, dell’architettura e dell’arte, in una prospettiva interdisciplinare costantemente aperta al mondo della conservazione, dell’archeologia, della geografia e della comunicazione.

OS accoglie studi storici e ricerche applicate sui sistemi produttivi, dagli ambienti silvo-pastorali all’agricoltura e all’industria, e sui paesaggi rurali e urbani, colti nella loro dimensione materiale e immateriale e nelle loro diverse articolazioni economiche, politiche, sociali, artistiche e territoriali.

OS. Opificio della Storia è una rivista scientifica pubblicata in Open Access sulla piattaforma SHARE Riviste nell’ambito della Convenzione Universities Share, con il patrocinio del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli.

Tutti i testi pubblicati in OS. Opificio della Storia sono valutati secondo le modalità del “doppio cieco” (double blind peer review), da non meno di due lettori individuati nell’ambito di un’ampia cerchia internazionale di specialisti.

Per contribuire ai numeri futuri della rivista con saggi e articoli si invita ad inviare un abstract della proposta, corredato di recapiti e di un breve profilo biografico, all’indirizzo e-mail resproretedistorici@gmail.com.

La proposta di pubblicazione sarà valutata dal Comitato di direzione e dal Comitato scientifico.

 

Caratteri delle rubriche

Saggi: la rivista OS. Opificio della Storia pubblica lavori inediti in italiano e in altre lingue (inglese, francese e spagnolo). OS adotta una cronologia ampia, dal Medioevo all’Età contemporanea, e accetta contributi tanto teorici e di dibattito storiografico quanto ricerche su casi concreti. È possibile presentare al comitato scientifico della rivista la proposta di realizzare dei numeri monografici.  

Territori al lavoro: è una sezione dedicata a raccogliere notizie e resoconti di iniziative scientifiche e di divulgazione attinenti le tematiche prese in esame da OS. Il materiale e l’eventuale documentazione (programmi, locandine), deve essere inviato direttamente al comitato scientifico della rivista.

La biblioteca di OS: promuove la diffusione dei risultati della ricerca scientifica e il dibattito sulla produzione storiografica attraverso recensioni, commenti e segnalazioni editoriali.

 

Linee guida per gli autori

Gli autori devono aderire alle richieste stilistiche e bibliografiche segnalate nelle Norme redazionali, consultabili al seguente link:

Norme redazionali

 

Accesso aperto 

OS. Opificio della Storia pubblica ad accesso aperto i suoi contenuti, per assicurare la più ampia diffusione e circolazione possibile al sapere storico vagliato dalla comunità scientifica.

OS. Opificio della Storia non prevede costi per la sottomissione e/o la peer review degli articoli (APC).

Tutto il materiale pubblicato è distribuito con licenza CC BY-NC-ND 4.0,  per cui si rimanda a https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.it .  

Gli articoli e i saggi devono essere correttamente attribuiti agli autori e OS. Opificio della Storia deve essere sempre menzionato. Inoltre, gli autori conservano i diritti di pubblicazione.

Per "accesso aperto" alla letteratura di ricerca sottoposta a revisione paritaria, si intende la sua disponibilità gratuita su Internet pubblico, che consente a qualsiasi utente di leggere, scaricare, copiare, distribuire, stampare, cercare o collegare i testi completi di questi articoli, sottoporli a scansione per l'indicizzazione, passarli come dati al software o utilizzarli per qualsiasi altro scopo lecito, senza barriere finanziarie, legali o tecniche diverse da quelle inseparabili dall'accesso a Internet stesso. L'unico vincolo alla riproduzione e distribuzione, e l'unico ruolo del copyright in questo settore, dovrebbe essere quello di dare agli autori il controllo sull'integrità del loro lavoro e il diritto di essere adeguatamente riconosciuti e citati.

 

Politica dell'editore sul diritto d'autore e sul self-archiving (da RoMEO/SHERPA)

Author's Pre-print:

author can archive pre-print (ie pre-refereeing)

Author's Post-print:

author can archive post-print (ie final draft post-refereeing)

Publisher's Version/PDF:

author can archive publisher’s version/PDF

General Conditions:

On open access repositories

Publisher's version/PDF may be used

Creative Commons Attribution Non-Coomercial No Derivates Licence 4.0 is available

 

Codice etico delle pubblicazioni e misure antiplagio 

Tutti gli articoli pubblicati in OS. Opificio della Storia, sono sottoposti a peer-review secondo le modalità indicate nel Codice etico delle pubblicazioni elaborato da COPE: Best Practice Guidelines for Journal Editors.

Autori, redattori e referee sono tenuti a conoscere e a condividere i seguenti principi.


Doveri dei redattori

Decisione sulla pubblicazione

I redattori di OS sono responsabili della decisione di pubblicare o meno gli articoli proposti. I redattori possono consultarsi con i referee per assumere decisioni informate.

 

Correttezza

I redattori valutano gli articoli proposti per la pubblicazione esclusivamente sulla base dei loro contenuti, senza discriminare in alcun modo gli autori per genere, orientamento sessuale, religione, razza, etnia, cittadinanza o orientamento politico.

 

Riservatezza

I redattori e gli altri componenti lo staff della rivista si impegnano a non rivelare informazioni relative agli articoli proposti, se non all'autore, ai referee e all’editore.

 

Conflitto di interessi e divulgazione

I redattori si impegnano a non usare in proprie pubblicazioni dati e informazioni presenti in un articolo proposto per la pubblicazione senza il consenso scritto dell'autore.

 


Doveri dei referee

Contributo alle decisioni della redazione

La peer-review è una procedura che aiuta i redattori ad assumere decisioni informate riguardo agli articoli proposti e consente agli autori di migliorare i propri contributi.

 

Rispetto dei tempi

Il referee che ritenga di non essere competente per quanto riguarda i temi affrontati nell'articolo o che sappia di non poter svolgere la lettura nei tempi previsti è tenuto a comunicarlo tempestivamente ai coordinatori di OS.

 

Riservatezza

Ogni testo è assegnato in lettura con obbligo di massima riservatezza. Pertanto, tale testo non deve divenire oggetto di discussione con altre persone senza una esplicita autorizzazione dei redattori di OS.

 

Oggettività

La peer review deve essere condotta in modo oggettivo. Ogni giudizio personale sull’autore è inopportuno. I referee sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi.

 

Suggerimento di testi

I referee si impegnano a indicare con precisione gli estremi bibliografici di opere da loro ritenute fondamentali e trascurate dall'autore. I referee devono inoltre segnalare ai redattori eventuali somiglianze o sovrapposizioni del contributo loro inviato in lettura con altre opere a loro note.

 

Conflitto di interessi e divulgazione

Ogni informazione e indicazione ottenuta dai referee nel corso della peer review è da ritenersi come assolutamente riservata e non può essere usata per fini personali. I referee sono tenuti a non accettare in lettura articoli per i quali sussiste un conflitto di interessi dovuto a precedenti rapporti di collaborazione o di concorrenza con l'autore e/o con la sua istituzione di appartenenza.

 


Doveri degli autori

Accesso e conservazione dei dati

Se i redattori lo ritenessero opportuno, gli autori degli articoli dovrebbero rendere disponibili anche le fonti e/o i dati su cui si è basata la ricerca, affinché siano conservati per un ragionevole periodo di tempo dopo la pubblicazione e possano eventualmente essere resi accessibili ad altri per operazioni di verifica.

 

Originalità e plagio

Gli autori sono tenuti a dichiarare di avere composto un lavoro originale in ogni sua parte e di avere citato tutti i testi utilizzati.

 

Pubblicazioni multiple, ripetitive e/o concorrenti

L'autore non dovrebbe pubblicare articoli che presentano i risultati della stessa ricerca in più di una rivista. Proporre contemporaneamente lo stesso testo a più di una rivista costituisce un comportamento eticamente scorretto e inaccettabile.

 

Indicazione delle fonti

L'autore deve sempre fornire la corretta indicazione delle fonti e dei contributi menzionati nell'articolo.

 

Paternità dell’opera

Va correttamente attribuita la paternità dell’opera e vanno indicati come coautori tutti coloro che abbiano dato un contributo significativo all'ideazione, all'organizzazione, alla realizzazione e alla rielaborazione della ricerca che è alla base dell'articolo. Se altre persone hanno partecipato in modo significativo ad alcune fasi della ricerca il loro contributo deve essere esplicitamente riconosciuto. Nel caso di contributi scritti a più mani, l'autore che invia il testo alla rivista è tenuto a dichiarare di avere correttamente indicato i nomi di tutti gli altri coautori, di avere ottenuto la loro approvazione della versione finale dell'articolo e il loro consenso alla pubblicazione in OS.

 

Conflitto di interessi e divulgazione

Tutti gli autori sono tenuti a dichiarare esplicitamente che non sussistono conflitti di interessi che potrebbero aver condizionato i risultati conseguiti o le interpretazioni proposte. Gli autori devono inoltre indicare gli eventuali enti finanziatori della ricerca e/o del progetto dal quale scaturisce l’articolo.

 

Errori negli articoli pubblicati

Quando un autore individua in un suo articolo un errore o un’inesattezza rilevante, è tenuto a informare tempestivamente i redattori della rivista e a fornire loro tutte le informazioni necessarie per segnalare in calce all'articolo le doverose correzioni.

 

Misure antiplagio

Tutti gli articoli proposti a OS. Opificio della Storia sono sottoposti a un’attenta verifica volta a rilevare eventuali usi impropri di altri testi.

Quando è riscontrato un plagio si procede secondo quanto raccomandato nelle linee guida elaborate dal Committee on Publication Ethics (COPE) (http://publicationethics.org/resources/flowcharts).

Se invece fossero i lettori a segnalare un plagio presente in un articolo di OS, i coordinatori:

1) informano chi ha segnalato l'abuso della procedura che sarà immediatamente avviata;

2) verificano il grado di effettiva coincidenza dell'articolo di OS con il testo o i testi che sarebbero stati plagiati;

3) informano dell’accaduto l’intera redazione di OS per decidere collegialmente i successivi passi;

4) trasmettono all'autore dell'articolo le evidenze emerse dal confronto con gli eventuali testi plagiati e gliene chiedono conto.

 

Se dovesse risultare che l’autore ha effettivamente plagiato altri testi, i coordinatori di OS:

1) informano l'autore del contributo plagiato e il direttore della rivista e/o della collana in cui esso è apparso;

2) pubblicano la ritrattazione ufficiale dell'articolo apparso in OS;

3) ritirano il contributo da Internet;

4) non consentono al plagiario nuove pubblicazioni per 5 anni.

 

Indicizzazione e repertoriazione 

OS. Opificio della Storia è presente nelle principali banche dati di periodici e nei cataloghi di centinaia di biblioteche nel mondo.

 

Archiviazione

OS. Opificio della Storia aderisce, attraverso il Centro di Ateneo per le Biblioteche dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, alla procedura di deposito telematico in Magazzini Digitali, un sistema per la conservazione permanente dei documenti elettronici pubblicati in Italia e diffusi tramite rete informatica realizzato dalle Biblioteche Nazionali di Firenze, Roma e Venezia Marciana. A ogni articolo viene assegnato un National Bibliography Number (NBN), utile ai fini della conservazione nel lungo periodo. 

OS. Opificio della Storia è altresì inclusa nella rete LOCKSS (Lots of Copies Keep Stuff Safe) del Public Knowledge Project (PKP PLN), volta ad assicurare la conservazione decentrata e distribuita, la preservazione a lungo termine e l'accesso perpetuo della versione originale della rivista. Prosegui...

Il Centro di Ateneo per le Biblioteche dell’Università degli Studi di Napoli Federico II partecipa alla realizzazione di una infrastruttura LOCKSS nazionale, per assicurare anche a questa rivista un ulteriore ambiente di conservazione digitale nel lungo periodo, distribuito tra diverse biblioteche italiane.

 

Politiche di gestione e protezione dei dati 

La raccolta dei dati personali relativi agli utenti registrati e non registrati alla rivista è limitata alle sole finalità di funzionamento standard di tutte le riviste scientifiche sottoposte a peer-review. Sono quindi raccolte soltanto le informazioni indispensabili per le procedure di valutazione e di pubblicazione dei contributi; per informare i lettori sulla paternità autoriale e sull’elaborazione editoriale dei contenuti; per delineare in forma aggregata e anonima le preferenze dei lettori per gli articoli, nonché la loro provenienza nazionale e geografica. Esse sono quindi utilizzate esclusivamente per finalità di comunicazione scientifica.

La Redazione utilizza i dati solo per gestire il flusso di lavoro e per migliorare la qualità della rivista. I dati potranno essere in parte condivisi con gli sviluppatori di OJS (PKP), sempre in forma anonima e aggregata, con la sola eccezione delle metriche di pubblicazione, consultazione e download dei contributi. I dati non saranno mai utilizzati per scopi commerciali o per finalità diverse da quelle qui indicate, né dalla Rivista, né dall’editore, né da PKP. 

Gli autori che pubblicano nella rivista sono responsabili dei dati da loro riportati relativamente alle persone menzionate nei loro contributi scientifici.

La gestione della rivista è conforme agli standard di protezione dei dati, comprese le disposizioni del GDPR (General Data Protection Regulation) dell'Unione Europea per quanto concerne i "diritti dei titolari dei dati", che comprendono: (a) notifica di violazione; (b) diritto di accesso; (c) diritto all'oblio; (d) portabilità dei dati; (e) privacy by design. 

Del resto, anche il GDPR riconosce «l'interesse pubblico nella disponibilità dei dati», di particolare rilevanza per tutti coloro che sono impegnati a garantire, con la maggiore integrità possibile, la pubblica visibilità dei prodotti della ricerca scientifica.