Dall’archeologia industriale alla cultura industriale in Svizzera: un percorso tra memoria, patrimonializzazione e marketing territoriale
Abstract
Il testo esplora l'evoluzione del concetto di patrimonio industriale in Svizzera. Il contributo evidenzia come l'industria, nonostante il suo ruolo cruciale nello sviluppo economico, sia stata a lungo trascurata nelle rappresentazioni dell'identità nazionale a favore di immagini più rurali e montane. Solo negli anni Settanta e Ottanta si è assistito a un cambiamento nel percepire l'industria come una componente significativa dell'identità svizzera.
L'associazione Heimatschutz, fondata nel 1905, ha svolto un ruolo centrale in questo contesto, inizialmente poco interessata al patrimonio industriale, a parte l'industria idroelettrica. Tuttavia, alla fine del XX secolo, l'associazione ha iniziato a prendere in considerazione la conservazione e il riutilizzo degli spazi industriali dismessi come parte del suo impegno per la conservazione del patrimonio culturale.
L'archeologia industriale in Svizzera è iniziata negli anni Settanta, influenzata dai movimenti internazionali ma priva di istituzionalizzazione accademica. I primi sforzi si sono concentrati sulla documentazione, la conservazione e la valorizzazione di siti e impianti industriali che vanno dall'artigianato all'industria moderna. Nonostante non fosse formalmente riconosciuta come disciplina accademica, l'archeologia industriale si è evoluta in stretto dialogo con la storia della tecnologia e ha gradualmente abbracciato una prospettiva patrimoniale e culturale.
Contemporaneamente sono nate diverse iniziative nazionali e locali, come l'Industriearcheologie e la creazione di inventari del patrimonio industriale, che hanno contribuito alla conservazione e alla valorizzazione di edifici, macchinari e paesaggi industriali. Queste iniziative hanno anche promosso la trasformazione di siti industriali abbandonati in spazi culturali e turistici, facilitando la memoria collettiva e l'educazione al passato industriale della Svizzera.
In conclusione, la traiettoria dell'archeologia industriale in Svizzera è un esempio di come la valorizzazione del patrimonio industriale possa integrarsi efficacemente nel marketing territoriale e nella costruzione dell'identità nazionale, affrontando sfide come la deindustrializzazione e la necessità di preservare la memoria del lavoro e delle tecnologie del passato.
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