Il processo ad Agata Basile da Palermo. Forme della negoziazione linguistica in un tribunale del Santo Uffizio (Capua, 1677-1687)

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Antonio Del Castello

Abstract

Il contributo presenta i risultati di un primo sondaggio linguistico degli atti completi di un processo per stregoneria istruito dal tribunale del Santo Uffizio di Capua intorno al 1685 ai danni di Agata Basile, una donna originaria di Palermo. Questi atti, per le loro peculiarità procedurali, offrono una documentazione particolarmente interessante e fedele delle competenze linguistiche, molto differenziate, delle persone coinvolte nel processo, dai denuncianti/testimoni all’imputata. Nei limiti di una trascrizione del parlato eseguita con metodi non scientifici, questi documenti offrono una testimonianza di notevole interesse dei tipi di lingua effettivamente in uso, in quel tribunale ecclesiastico, nella comunicazione tra cittadini comuni e autorità costituita. Si formula in conclusione l’ipotesi che la prassi del tribunale prevedesse una fedeltà particolare della trascrizione nei brani di discorso diretto, e che per questo la gamma di realizzazioni che, in essi, che va dal dialetto a una varietà locale più o meno italianizzante, sia il frutto delle scelte linguistiche dei testimoni e non del diverso filtro posto dai verbalizzatori.

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Saggi