IL RECUPERO EDILIZIO NELL’APPROCCIO DEL PAESAGGIO STORICO URBANO. GLI STRUMENTI PER CONDIVIDERE LE REGOLE

  • Anna Onesti Dipartimento di Architettura, Università di Napoli “Federico II”, Napoli (Italy)

Abstract

La qualità del paesaggio è una risorsa e il recupero del patrimonio storico è un’attività in grado di sollecitare lo sviluppo. La condivisione di queste premesse con la comunità locale è indispensabile alla tutela del paesaggio storico urbano. L’articolo parte dall’osservazione di un comune del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e delle trasformazioni per la messa in sicurezza del costruito dopo il sisma del 1980. Introduce quindi una strategia, fondata sull’approccio UNESCO e sull’esperienza dei Living Lab, per condividere con cittadini, istituzioni e tecnici le “regole”, ossia criteri tecnici e procedure, per adeguare ai nuovi bisogni il patrimonio storico tutelando la concezione strutturale e i fattori identitari del paesaggio storico urbano. Le comunità locali diventano così parte attiva e responsabile nel contrastare la perdita di identità, attivando processi di sviluppo sostenibile.

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Biografia dell'Autore

Anna Onesti, Dipartimento di Architettura, Università di Napoli “Federico II”, Napoli (Italy)

Dipartimento di Architettura, Università di Napoli “Federico II”,  Napoli (Italy)

Riferimenti bibliografici

Parole chiave: recupero, paesaggio storico urbano, Living Lab

Pubblicato
2013-12-31
Come citare
OnestiA. (2013). IL RECUPERO EDILIZIO NELL’APPROCCIO DEL PAESAGGIO STORICO URBANO. GLI STRUMENTI PER CONDIVIDERE LE REGOLE. BDC. Bollettino Del Centro Calza Bini, 13(1), 157-174. https://doi.org/10.6092/2284-4732/2457