DENSITÀ URBANA E GIUSTA DISTANZA: LE NUOVE FRONTIERE DEL PROGETTO URBANISTICO DELLA CITTÀ POST COVID
Abstract
La nozione di densità occupa un posto centrale nella storia delle teorie e delle pratiche della pianificazione urbanistica, oltre la sua dimensione di strumento tecnico di misurazione e valutazione al servizio del processo di attuazione dei piani. A seconda del periodo storico, è stata associata all’insalubrità e alla mancanza di igiene; ha rappresentato lo strumento operativo con cui razionalizzare i sistemi insediativi; più recentemente è stata declinata come antidoto alla crisi urbana originata dalla dispersione insediativa e dai cambiamenti climatici. Con la crisi pandemica, è stata incolpata per il disastro originato dal virus da parte di chi in maniera acritica ha ignorato i complessi fattori che realmente determinano le crisi. Questo articolo sostiene un differente punto di vista e, con l’aiuto di alcune esperienze europee alla scala territoriale e urbana, declina il concetto di “densità accettabile” e di “giusta distanza”, quali finalità da perseguire nel progetto urbanistico per contribuire al contenimento della dispersione insediativa e per assicurare le prestazioni che migliorano la qualità della vita nelle città e la conservazione degli spazi naturali.
Parole chiave: città post Covid, progetto urbanistico, qualità della vita
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