LITURGIA DI STATO E LITURGIA RELIGIOSA. TRA RICERCA FORMALE E TIPOLOGICA, LA CHIESA DELL’ EX ISTITUTO PER I FIGLI DEL POPOLO DI NAPOLI
Abstract
Il rapporto tra la Chiesa e il regime fascista nacque nel 1929 con la stipula dei così detti “Patti Lateranensi” firmati tra l’odierno Stato del Vaticano e lo Stato italiano, ratificati da Benito Mussolini e dal Cardinale Gasparrini. Tale atto generò il dualismo tra liturgia di stato e quella religiosa. Questa dicotomia verrà espressa attraverso la costante presenza, nei progetti del regime, di edifici di culto. In tutti gli impianti urbani che furono realizzati tali edifici ebbero un ruolo polarizzante e chiaro all’interno del “modello di città” proposto. Un esempio è quello dell’Istituto per i Figli del Popolo di Napoli situato a Bagnoli, il quale al suo interno contiene, insieme ad altri edifici, una chiesa. La presenza di questo edificio è l’esempio di quanto fosse forte questo dualismo, intriso di ragioni politiche per entrambe le istituzioni.
Parole chiave: restauro del moderno, edifici di culto, regime fascista
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