Il teatro invisibile

  • Annamaria Sapienza Università di Salerno
Parole chiave: Teatro Sociale, donne, carceri

Abstract

Quello che oggi si identifica come teatro sociale è un complesso di esperienze non allineate di teatro applicate ad ambiti non specialistici, a luoghi e individui non deputati alla costruzione e alla rappresentazione teatrale di tipo professionale in special modo, ma non esclusivamente, alle cosiddette “aree del disagio”. I progetti realizzati in questi contesti prevedono, pertanto, l’adozione di un ampio concetto di teatralità in luogo di una concezione più ortodossa dell’arte rappresentativa. Il teatro nelle carceri rientra a pieno in questa tipologia di intervento rispondendo sia ad un’emergenza collettiva che a un difetto di comunicazione. In Italia il teatro è stato ammesso fra le attività “trattamentali” finalizzate al reinserimento sociale dei detenuti a partire dagli anni ’80 ma solo negli ultimi anni l’attenzione degli operatori teatrali si concentra anche sulle realtà femminili. Alcune specificità legate al mondo delle donne aggravano nella reclusione fenomeni di emarginazione, discriminazione e depressione che rappresentano al contempo gli ostacoli e i punti di forza sui quali poggia il laboratorio teatrale. L’analisi dell’esperienza dell’associazione Maniphesta Teatro nelle carceri femminili concepisce la prigione come luogo di esplorazione di linguaggi e matrici culturali disparate, spazio nel quale la marginalità e la detenzione diventano occasione di conoscenza profonda, indagine corporea e autoanalisi. Maniphesta Teatro individua prospettive differenti, spostamenti dai sentieri battuti, aperture alla sfida pedagogica e artistica al fine di elaborare pratiche di intervento che utilizzino le forme del teatro nella definizione e lo sviluppo di ulteriori orizzonti di senso.

 

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Biografia dell'Autore

Annamaria Sapienza, Università di Salerno

Annamaria Sapienza insegna Discipline dello Spettacolo all’Università degli Studi di Salerno. Ha condotto per la maggior parte studi sulla sperimentazione teatrale italiana della post-avanguardia, l’opera lirica e il teatro napoletano dal XIX secolo ad oggi. Ė membro del collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Italianistica ed è componente della Commissione per le Attività Formative e di Ricerca inerenti il teatro di Ateneo dell’Università degli Studi di Salerno. Ha pubblicato diverse monografie e numerosi articoli su riviste e volumi miscellanei. E-mail: asapienza@unisa.it

Pubblicato
2013-10-31
Come citare
SapienzaA. (2013). Il teatro invisibile. La Camera Blu. Rivista Di Studi Di Genere, (9). https://doi.org/10.6092/1827-9198/2055