«Le mani gentili». Pittrici a Napoli nell’Ottocento

  • Sara Concilio Università degli Studi di Napoli Federico II
Parole chiave: paintresses in Naples, femaleartists, Real Istituto di Belle Arti di Napoli

Abstract

Attraverso le parole della critica coeva si analizzano le problematiche relative alla ricezione e alla diffusione dell’espressione artistica femminile nella Napoli dell’Ottocento. Il processo di professionalizzazione delle artiste, nel delicato passaggio da un ampio dilettantismo alla possibilità di accesso al Real Istituto di Belle Arti, è delineato considerando la presenza femminile negli ambienti espositivi napoletani e l’importanza dell’abilitazione all’insegnamento di disegno nelle scuole.

    Mentre a Parigi le artiste, escluse dalla vita culturale, si autogestiscono nel separatista Salon des Femmes, a Napoli le Biennali Borboniche, la Promotrice Napoletana, l’Esposizione Nazionale di Belle Arti del 1877 immettono pittrici e scultrici sul mercato e costituiscono importanti momenti di visibilità.

    Il complicato percorso per il riconoscimento dello status professionale delle artiste può dirsi compiuto in diverse donne che si realizzano come pittrici a tempo pieno, abbracciando carriere da professioniste e partecipando a mostre di respiro internazionale.

 

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Biografia dell'Autore

Sara Concilio, Università degli Studi di Napoli Federico II

Sara Concilio é laureanda nel Corso di laurea magistrale in Archeologia e Storia dell’Arte presso

l'Università degli studi di Napoli Federico II. Si interessa in particolare di storia sociale dell'arte e delle teorie artistiche tra XVII, XVIII e XIX secolo.

Pubblicato
2015-03-23
Come citare
ConcilioS. (2015). «Le mani gentili». Pittrici a Napoli nell’Ottocento. La Camera Blu. Rivista Di Studi Di Genere, (11). https://doi.org/10.6092/1827-9198/2971