Un ritratto problematico: la rappresentazione mediatica della donna maltrattata nell’Italia Contemporanea
Abstract
In questo saggio l’interesse è rivolto alla rappresentazione mediatica della violenza domestica in Italia. Una speciale attenzione è rivolta all’immagine della donna maltrattata, mentre i ritratti dell’autore delle violenze, sebbene non trascurati, hanno una posizione secondaria.
E’ mia convinzione che sia testi istituzionali che popolari condividano un simile punto di vista sull’argomento: la violenza domestica è spesso considerata un’anomalia, mentre le donne maltrattate sono di frequente definite deboli e passive. Tutto ciò è possibile grazie all’esistenza di un “ Discorso Egemone sulla Violenza Domestica”. Chiaramente la rappresentazione della violenza nelle relazioni di intimità varia ampiamente a seconda del soggetto che la produce, ma ciò non toglie che si presentino alcuni motivi ricorrenti nei testi mediatici analizzati. Tra questi, è innegabile che la denuncia sia mostrata come soluzione principale al problema. Altrettanto frequente è anche la tendenza a silenziare e colpevolizzare le vittime di abusi. Il risultato è un circolo vizioso: se ci sono gli strumenti per contrastare la violenza ma non vengono usati, ogni donna che decide di non allinearsi al discorso egemone è completamente responsabile della situazione in cui versa.
Tutto ciò va inevitabilmente a compromettere il percorso di uscita dalla violenza.
Nella parte finale del saggio, sostengo la necessità di creare una rappresentazione alternativa, nello specifico una che prenda in considerazione la complessità della situazione di violenza e l’aiuto che in questo contesto possono fornire i centri antiviolenza.
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