«Arrivederci a Tokyo». Ondina Valla e lo sport femminile durante il fascismo

  • Giuseppe D’Angelo Università di Salerno
  • Erminio Fonzo Università di Salerno
Parole chiave: storia dello sport, sport durante il fascismo, società italiana durante il fascismo, Ondina Valla, storia delle donne

Abstract

Negli anni del regime fascista l’ideale della donna come «angelo del focolare» si conciliava male con la partecipazione femminile alle attività sportive. Il fascismo, tuttavia, riservò una grande attenzione allo sport, servendosene sia come fattore di educazione e socializzazione delle masse, sia come veicolo di propaganda. La vicenda di Ondina Valla – vincitrice della corsa degli 80 metri a ostacoli alle Olimpiadi del 1936 – racchiude in sé questa contraddizione, giacché da un lato il regime intendeva utilizzare a livello propagandistico i successi dell’atleta, dall’altro si trovava di fronte a una figura che non rifletteva il modello di donna che si voleva imporre. La vicenda di Ondina Valla – vincitrice della corsa degli 80 metri a ostacoli alle Olimpiadi del 1936 – racchiude in sé questa contraddizione, giacché da un lato il regime voleva utilizzare a livello propagandistico i successi dell’atleta, dall’altro si trovava di fronte a una figura che non rifletteva l’ideale di donna che si voleva imporre. Il successo olimpico del 1936 contribuì, almeno in parte, a cambiare la percezione dello sport femminile e, più in generale, del ruolo della donna nella società da parte della pubblica opinione.

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Biografie

Giuseppe D’Angelo, Università di Salerno
Giuseppe D’Angelo, Ph.D. in Storia economica, insegna storia contemporanea all’Università di Salerno, Dipartimento di Scienze umane, filosofiche e della formazione (DISUFF). La sua attività di ricerca è centrata su tre filoni principali. Anzitutto, la storia delle modificazioni dell’area di Salerno, in senso economico, urbano e demografico, cercando di superare il confine della storia locale e di affrontare i temi più generali della storia urbana. In secondo luogo, ha approfondito argomenti relativi all’America latina e all’emigrazione italiana, con un’analisi di alcune figure notevoli del panorama politico- culturale del Venezuela (Salvador de la Plaza). In terzo luogo, si interessa di storia politica e amministrativa dell’Italia nel secondo dopoguerra.
Erminio Fonzo, Università di Salerno
Erminio Fonzo è dottore di ricerca in storia presso l'Università di Salerno. Si interessa soprattutto di storia sociale e politica, con particolare riguardo alla storia dell'associazionismo e del movimento operaio, alle origini del fascismo, al nazionalismo, alla narrazione del conflitto israelo-palestinese e all'uso pubblico di storia e memoria. Tra le sue pubblicazioni: Storia dell’Associazione Nazionalista Italiana 1910-1923 (ESI 2017); Il fascismo conformista. Le origini del regime nella provincia di Salerno (1920-1926), Paguro, Salerno, 2011; «L’unione fa la forza». Le organizzazioni dei lavoratori a Napoli dall’Unità alla crisi di fine secolo, Rubbettino, Soveria Mannelli (Catanzaro) 2010; Storia dell’associazione nazionalista italiana 1910-1923, ESI, Napoli, 2017 (in corso di stampa). Ha pubblicato numerosi saggi in libri e riviste e ha partecipato a diversi convegni nazionali e internazionali.
Pubblicato
2017-12-31
Come citare
D’AngeloG., & FonzoE. (2017). «Arrivederci a Tokyo». Ondina Valla e lo sport femminile durante il fascismo. La Camera Blu. Rivista Di Studi Di Genere, (17). https://doi.org/10.6092/1827-9198/5392
Sezione
Laboratorio di ricerca