Il “De bello Neapolitano” di Pontano e la tradizione storiografica alla corte aragonese di Napoli

Parole chiave: Umanesimo monarchico, Umanesimo italiano e Rinascimento, Storiografia umanistica, Giovanni Pontano, Antonio Beccadelli (il Panormita)

Abstract

L’articolo traccia il percorso evolutivo della teoria storiografica umanistica elaborata alla corte aragonese di Napoli. È in quella cerchia intellettuale che la scrittura della storia diviene un genere letterario ben definito e governato da regole precise. Pontano completa il processo iniziato da Antonio Beccadelli (Panormita), Facio e Valla, ma ne cambia radicalmente la direzione: la storia non è più finalizzata esclusivamente alla celebrazione del sovrano, ma si esprime in descrizioni più corali. Non c’è più un solo protagonista e l’attenzione si sposta continuamente dagli uomini ai luoghi.

Biografia dell'Autore

Fulvio Delle Donne, Università della Basilicata

Fulvio Delle Donne insegna Letteratura latina medievale e umanistica presso l’Università degli Studi della Basilicata. Nella sua ampia produzione scientifica coniuga metodi e interessi filologico-letterari con quelli storici, coprendo un arco cronologico che va dal VI al XVI sec. Ha pubblicato molte edizioni critiche ospitate presso Edizioni Nazionali, numerosi volumi monografici pubblicati da prestigiose case editrici e numerosissimi articoli apparsi in importanti volumi collettanei e in riviste scientifiche internazionali.

È coordinatore di PRIN, PNRR e di diversi progetti scientifici internazionali ed è Presidente del Centro Europeo di Studi su Umanesimo e Rinascimento Aragonese - CESURA, nonché Direttore del collegato Centro interuniversitario internazionale.

Pubblicato
2022-06-30
Come citare
Delle DonneF. (2022). Il “De bello Neapolitano” di Pontano e la tradizione storiografica alla corte aragonese di Napoli. Cesura - Rivista, 1(1), 123-146. https://doi.org/10.6093/2974-637X/1110073
Sezione
Confronti (Sezione monografica)