Il “nemico” del santo nella Vita Fulgentii
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Abstract
L’articolo intende analizzare i tratti che caratterizzano il “nemico” del santo nella Vita Fulgentii. L’opera racconta, in 29 capitoli, la vita del vescovo di Ruspe Fulgenzio, attanagliato dall’esilio e dalla persecuzione sia nella fase monastica della sua vita così come in quella episcopale, nel contesto dell’invasione vandalica dell’Africa tra il V e il VI secolo d.C. Il “nemico”, identificato, in molti casi, con l’invasore di fede ariana, presenta una natura stereotipa, in cui si assommano le caratteristiche tipiche del barbaro e quelle proprie dell’eterodossia. Per raggiungere l’edificazione morale del lettore, il testo presenta modelli nettamente antitetici, il santo e il suo oppositore, e tutto il racconto sembra ruotare attorno a una simile dialettica; così, appare di notevole interesse soffermarsi su quegli elementi che definiscono, tramite una relazione di opposizione, specifiche identità collettive, che in quest’opera sono rappresentate dai Cattolici invasi e dai Barbari invasori di fede ariana.
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