«Qui patrie excidium intulerunt». Hispania 711: explicaciones desesperadas para un colapso inesperado
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Abstract
El colapso del reino visigodo de Toledo a partir de la incursión musulmana del año 711 ha sido generalmente explicado por los especialistas como consecuencia inevitable de un proceso de desintegración de las estructuras de poder visigodas. Los historiadores han venido atribuyendo dicha situación a un estado de confrontación, directo o indirecto, entre la monarquía y la aristocracia hispanovisigoda; considerando igualmente que el reino se encontraba paralizado por su incapacidad institucional, tanto a nivel administrativo como militar y judicial. Frente a esta perspectiva finalista, donde dominaba la imagen irracional de un desenlace inevitable, se propone en el presente trabajo una explicación a partir de las dinámicas múltiples del poder, los mecanismos defensivos del reino y la actividad legislativa de los últimos monarcas visigodos. Todo ello enmarcado dentro de un contexto de (inestable) normalidad y eficacia de la maquinaria institucional visigoda.
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