La linea Guittone-Monte e la nuova parola poetica
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Abstract
L’articolo ricostruisce la storia intellettuale della poesia toscana del Duecento. In particolare, l’analisi individua nelle opere (poesie e lettere) e nella biografia (dalla vita politica alla conversione religiosa) di Guittone d’Arezzo un progetto culturale alternativo a quello di Brunetto Latini, in concorrenza con le rivoluzioni di Popolo e in stretta relazione con l’azione dei frati Gaudenti. La tradizione letteraria successiva si confronta con questa eredità in maniera critica. A parte il rifiuto di Dante, largamente studiato nella letteratura critica, vengono qui analizzate le risposte di Monte Andrea (anni ’70-’80) e degli intellettuali fiorentini negli anni ’90.
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