Dante e Dino interpreti della politica “popolana” di Firenze

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Davide Cappi

Abstract

Il contributo discute la posizione di Dante e Dino nei confronti del regime di Popolo, analizzando alcuni luoghi delle loro opere. Poche e ambigue le tracce lasciate dall’esperienza politica popolana in Dante, sì che il suo atteggiamento si distingue male dal senso culturale di superiorità nei confronti del volgo irragionevole e dal distacco critico sempre più forte nei confronti di Firenze. Più esplicito e circoscritto in una prospettiva municipale è Dino, che critica faziosità e superbia dei magnati, riconoscendo il valore pericoloso di alcuni di essi senza risparmiare accuse di debolezze e falsità ai popolani.

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Saggi in Sezione monografica