'Mutazione signorile' e trasformazioni economiche: Considerazioni a partire dal destino dei beni fiscali in Toscana
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Abstract
Il saggio affronta, con particolare riferimento alla realtà toscana, la questione del nesso tra 'mutazione signorile' e trasformazioni economiche. Al centro dell'interesse sta la domanda se la crescita economica di XI secolo possa aver costituito una precondizione fondamentale della 'mutazione signorile'. Concentrandosi sulle vicende dei beni fiscali nella regione, il saggio mostra le loro forme di circolazione e ridistribuzione, i loro lenti e imperfetti processi di appropriazione e privatizzazione, la perdurante capacità del potere regio e marchionale di controllare le aristocrazie attraverso di essi fino all'XI secolo inoltrato. È questa una chiave decisiva per spiegare perché le gravi crisi politiche che costellano la storia della regione nel X e XI secolo non abbiano dato origine a una 'mutazione signorile' fino allo scontro tra Enrico IV e Gregorio VII. Considerate le ampie dimensioni demografiche raggiunte dai maggiori centri fiscali e la loro complessa articolazione economica, si suggerisce infine che la crescita economica intervenuta durante il secolo XI abbia fornito ad aristocratici e chiese maggiori le risorse economiche e relazionali necessarie ad agire al di fuori del tradizionale circuito della corte marchionale, mirando a un potere locale, più intenso e duraturo, insomma avviando il processo di signorilizzazione del potere.
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