«Cum omnibus eorum cautelis, libris et scripturis». Privilegi di dedizione, scritture di conti, rendicontazioni e reti informative nella dissoluzione del Principato di Taranto (23 giugno 1464 - 20 febbraio 1465)
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Abstract
Il saggio esamina il sistema delle scritture pragmatiche in adozione nel Principato di Taranto in età orsiniana (prima metà del XV secolo), non tuttavia mediante l'analisi diretta dei registri contabili e della produzione normativa superstiti ma attraverso una speciale lente di ingrandimento: la descrizione delle minute, molteplici pratiche di devoluzione del principato attuata alla morte di Giovanni Antonio del Balzo Orsini (1463) da un équipe di razionali della Sommaria, inviati in missione in Salento con lo scopo precipuo di riconnettere al demanio regio i beni patrimoniali, giurisdizionali e fiscali del principato. Lo sguardo retrospettivo del carteggio, la fonte qui specificamente oggetto d'esame, prodotto dall'interazione tra i razionali napoletani e i poteri politici locali del dominio ormai dissolto (amministratori, gestori di diritti, comunità, signori, ecc.) consente così di cogliere dall'interno e nel concreto del suo funzionamento, strutture e meccanismi d'azione dell'ordinamento scritturale orsiniano. Offrendone, al contempo, una messa in rilievo delle complesse logiche generative, in definitiva: misurare, attingere, inventariare, e poi marcare e archiviare in una enorme base dati scritta entità, quantità, equivalenze numeriche e costituzione socio-economica dei luoghi (città, terre, casali, saline, masserie) della vasta compagine territoriale infeudata dalla fine del Trecento ai del Balzo Orsini.
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