La difesa della città. La definizione dell’identità urbana assediata in tempo di guerra e in tempo di pace (Mantova, 1357-1397)
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Abstract
Il saggio si incentra sulla progressiva definizione della identità “assediata” di Mantova nel corso delle guerre del secondo Trecento. La città padana, capitale della signoria gonzaghesca, viene assalita dalle truppe viscontee a tre riprese tra il 1357 e il 1397: in seguito a questi attacchi di grande violenza, i Gonzaga e la città maturano la consapevolezza che la sopravvivenza del piccolo stato dipende da una sua condizione di vigilante neutralità tra i poteri italiani. Tale consapevolezza si traduce nella costruzione di una identità politica “sotto assedio” che costituisce un tratto distintivo di lunga durata nella storia plurisecolare della città. In particolare si analizza l’assalto portato a Mantova da Bernabò Visconti nel 1368, attraverso fonti assai diverse fra loro, per cogliere la portata reale e percepita dell’evento ossidionale.
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