Mercato e moneta nella costruzione francescana dell’identità politica. Il caso catalano-aragonese
Main Article Content
Abstract
La testualità francescana di area catalano-aragonese è una fonte importante del discorso politico e della costruzione delle identità comunitarie. Tra gli aspetti più significativi emerge il discorso sul valore e la funzione della moneta. Sin da Arnau de Vilanova la moneta esprime, e veicola, la forza e l’identità di una comunità politica. Attraverso di essa si viene a definire il ruolo degli attori economici, civili e politici agenti negli spazi comunitari. Si mette anche in discussione un assunto storiografico secondo cui «la costellazione dei concetti della modernità politica irrompe dalla denegazione di ciò che l’aveva preceduta». Se questa argomentazione sostiene che il lemma e la nozione di «contratto», definitosi da Hobbes, è il «luogo genetico» della modernità, resta irrintracciabile la cesura con il “non moderno”. Nel rapporto che connette fides, moneta e identità nei testi medievali francescani che progettano comunità di cives-fideles lo spazio comunitario diviene infatti arena pubblica e legale, istituzionalizzandosi. E nello spazio del mercato, costitutivo di quello comunitario, convergono volontà diverse che contrattano ambiti e limiti di sovranità economiche e finanziarie, ma altrettanto consapevolmente politiche.
Downloads
Article Details

This work is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
RM Rivista pubblica in internet, ad accesso aperto, con licenza:CCPL Creative Commons Attribuzione |
L'autore conserva il copyright sul suo contributo, consentendo tuttavia a chiunque "di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare l'opera", purché siano correttamente citati l'autore e il titolo della rivista. L’autore, al momento della proposta di pubblicazione, è inoltre tenuto a dichiarare che il contenuto e l’organizzazione dell’opera è originale e non compromette in alcun modo i diritti di terzi, né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali ed economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle, sia per altre parti di cui il contributo può essere composto. L’autore dichiara altresì di essere a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali per l’ipotesi di falsità in atti ed uso di atti falsi, e che pertanto Reti Medievali è esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale, e sarà dall'autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi.