Il banco scolastico: un oggetto d’arredo nel progetto pedagogico

  • Ombretta Iardino Università di Napoli Federico II
Parole chiave: banco scolastico, aula, norma, apprendimento, trasformazione, libertà, movimento

Abstract

L’articolo propone un’analisi dell’evoluzione del banco scolastico e del suo ruolo all’interno dell’aula. Il banco scolastico, sin dall’inizio, ha sempre avuto una funzione primaria – piano di appoggio, per la lettura e la scrittura, con seduta per l’alunno, che è rimasta sostanzialmente invariata – ed una funzione secondaria, ovvero significativa, che ordina il ruolo che esso, di volta in volta, assume all’interno dell’aula, in relazione all’evoluzione del progetto pedagogico. È attraverso il continuo mutamento della forma del banco scolastico che avviene una “narrazione silenziosa” di questo oggetto d’arredo e della relativa dimensione significativa: nel concreto trasformarsi delle sue parti costitutive, si può leggere l’evoluzione di un’idea scuola, da una tradizionale concezione, nella quale si considera il bambino-alunno in un’ottica standardizzata di “ordine” e di “disciplina”, ad una contemporanea idea di scuola, nella quale il bambino-alunno è libero di vivere il suo personale percorso di formazione in “continuo movimento” e in “permanente trasformazione”.

 

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Biografia dell'Autore

Ombretta Iardino, Università di Napoli Federico II

DIARC Dipartimento di Architettura

Pubblicato
2020-01-21