Motivazione e ambienti di apprendimento: neuroscienze e percorsi didattici nel contesto ospedaliero
Abstract
Esistono diversi fattori che condizionano il normale evolversi dell’apprendimento di un individuo ospedalizzato poiché a esso è sottratta una serie eterogenea di circostanze che ne alimentano la ricchezza, la complessità e l’organizzazione. Lo sviluppo dell’apprendimento si serve di contesti spazio-temporali funzionali alla crescita dell’uomo e alla modifica di ogni suo comportamento. L’adattamento dell’individuo si evolve per natura all'interno di uno spazio e di un tempo che interagiscono dentro esperienze in cui la relazione umana a partire dalla nascita, fa da guida, attraverso la stimolazione di dinamiche funzionali motorie, sensoriali, emotive e cognitive costruendo lentamente memorie implicite di tipo procedurale, automatismi e stratificazioni di dati esperienziali che consentiranno successivamente all'attività cognitiva di organizzare il pensiero e astrarlo in concetti rendendo sempre più sofisticate le nostre azioni e interazioni. La condizione di un individuo ospedalizzato mortifica e esaurisce completamente questo naturale cammino e neutralizza le finalità stesse del normale iter scolastico. Lo spazio ospedaliero rappresenta un forte ridimensionamento dell’ambiente di apprendimento così come concepito e strutturato a scuola, conseguentemente anche il tempo subisce un’inevitabile alterazione delle diverse tappe sequenziali dedicate all’acquisizione di competenze e abilità.
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Copyright (c) 2020 Debora Di Jorio

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