ChatGPT: le implicazioni pedagogiche e le possibilità dell’Intelligenza Artificiale
Abstract
Con gli ultimi sviluppi dell'AI ci troviamo di fronte all’evoluzione di quella che viene definita ANI ovvero "intelligenza artificiale limitata". Ma cos'è l'AI e in cosa consiste? Come funziona? Quali potenzialità effettive ha, al di là della semplice funzione di supporto alla domotica, al funzionamento degli smartphone e alla risposta dei bot per la risposta automatica delle aziende? Nei processi selettivi e decisionali applicati e gestiti dalle macchine, c'è sempre stata una duplice possibilità di lettura dei fenomeni e delle attività che ne derivano: da un lato la matrice comportamentista, attenta alla realizzazione di processi di relazione significativa tra la percezione degli stimoli e le risposte prodotte, dall'altro il cognitivismo, che cerca di animare un livello intermedio di organizzazione input/output con ipotesi e processi di catalogazione. La comprensione dei processi di funzionamento dell'intelligenza artificiale è legata alla definizione di alcuni processi d’apprendimento che riguardano l'uomo e la capacità che ha di gestire la complessità. Ma la condizione che determina gli esiti di una risposta adeguata al contesto e alle richieste poste dall'ambiente, dalle circostanze e dalle istanze sociali, dipende dalla qualità con cui vengono poste le domande. Il processo de alla base dello sviluppo teorico e pratico dell'AI è per certi versi speculare alle strategie impiegate dai soggetti per risolvere problemi nuovi. In questo senso, c'è molta corrispondenza tra i meccanismi plastici biologici neuronali e quelli di natura cibernetica. Questa specularità, già nota, apre ora ulteriori canali di ricerca che possono implementare il rapporto tra AI e pedagogia. Con ChatGPT, si evolve il processo di Deep Learning, che si pone, nella scala evolutiva dell'AI, come una versione potenziata ed evoluta dei sistemi di Machine Learning.
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Copyright (c) 2023 Alessandro Ciasullo

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