Tecnologie digitali e apprendimenti STEM
Una ricerca nella scuola dell’infanzia
Abstract
La questione relativa al gender gap nei percorsi STEM è, negli ultimi anni, oggetto di attenzione da parte della ricerca pedagogica e didattica. La percezione stereotipata delle professioni in relazione al genere, che, in accordo con studi in letteratura, inizia a delinearsi già a partire dai primi anni della formazione, invita a riflette sull’importanza di avviare bambini e bambine a esperienze scientifiche precoci, al fine di determinare un’inversione di tendenza. In questa prospettiva l’utilizzo di dispositivi digitali e artefatti tecnologici può favorire un miglioramento degli apprendimenti nell’educazione STEM. La ricerca presentata nel seguente contributo fa emergere l’insegnante come la figura centrale del sistema formativo e quindi anche quella da esplorare in forma riflessiva per generare un ambiente più consapevole e aperto al cambiamento. Lo specifico gruppo di professioniste coinvolte fa da supporto per restituire significato all’esperienza educativa e far emergere dal contesto esplorato gli elementi di una progettazione in grado di intercettare le questioni critiche relative al gender gap negli ambiti STEM e tracciare traiettorie di consapevolezza per una cultura dell’educazione in grado di agire sui cambiamenti e sui pregiudizi di genere, a partire dalla qualità della pratica quotidiana.
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