Sguardi dall’Isola. Rotte per una narrazione dell’esilio
Abstract
Lo spazio del teatro diventa luogo privilegiato per osservare, attraverso nuovi paradigmi di ricerca, come si possono sviluppare le riflessioni su precise dinamiche sociali, quali i rapporti tra fuga e ritorno, attraverso lo studio delle pratiche artistiche atte a produrre quelle istanze di realtà in grado di promuovere nuove narrative e prospettive sceniche. La relazione tra il teatro e la dimensione del viaggio verrà osservato nel presente articolo attraverso tre lavori scenici: L’abisso di Davide Enia, Esodo di Emma Dante, Una fuga in Egitto di Turi Zinna, che, pur essendo divergenti per stile, poetica e drammaturgia, sono accomunati dall’avere attraversato il tema del viaggio e delle migrazioni a partire da un Sud che per la sua identità contradditoria e per quella naturale teatralità del vivere, rappresenta un palcoscenico di estremi che si attraversano. Per i tre casi oggetto di studio la ricerca dei luoghi di frontiera attraverso l’esperienza etnografica, l’interrogazione del mito e la narrazione transmediale, testimonia la possibilità di rompere i soliti “paradigmi di visione” (Moralli, Musarò, Paltrinieri, Parmiggiani 2019), innescando nuove narrative intorno alle urgenze rappresentative della contemporaneità.
Downloads
SigMa pubblica in internet, ad accesso aperto, con licenza:
CCPL Creative Commons Attribuzione |
L'autore conserva il copyright sul suo contributo, consentendo tuttavia a chiunque "di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare l'opera", purché siano correttamente citati l'autore e il titolo della rivista. L’autore, al momento della proposta di pubblicazione, è inoltre tenuto a dichiarare che il contenuto e l’organizzazione dell’opera è originale e non compromette in alcun modo i diritti di terzi, né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali ed economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle, sia per altre parti di cui il contributo può essere composto. L’autore dichiara altresì di essere a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali per l’ipotesi di falsità in atti ed uso di atti falsi, e che pertanto Reti Medievali è esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale, e sarà dall'autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi.