“E fecine dell’arte sua, uno incantamento”. Note su letteratura e arti visive ne ‘Il primo libro delle Favole’ di Carlo Emilio Gadda

  • Nicola Ribatti Universität Basel
Parole chiave: Gadda, letteratura e arti visuali, Il primo libro delle Favole

Abstract

In anni recenti la critica ha sempre più messo in rilievo l’importanza della componente figurativa e artistica all’interno della cultura gaddiana. Essa è presente anche ne Il primo libro delle Favole, opera a lungo considerata minore. L’articolo analizza i riferimenti alle arti e le ecfrasi, a volte “erronee”, ivi presenti e cerca di evidenziare come esse abbiano un’importante funzione metapoetica e metatestuale. Centrale è infatti il problema della rappresentazione della realtà, della sua mimesis attraverso l’arte e la scrittura. A tale riguardo, Gadda ingaggia da un lato una serrata polemica contro il neorealismo, dall’altro ribadisce la stretta inter-relazione tra immagine e parola all’interno della sua scrittura.

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Biografia dell'Autore

Nicola Ribatti, Universität Basel

Nicola Ribatti è dottore di ricerca in Letterature Comparate e si è interessato delle relazioni tra fotografia e testo letterario nell’ambito della letteratura tedesca. Su questo tema ha pubblicato, oltre ad alcuni saggi, le seguenti monografie: Allegorie della memoria. Testo e immagine nella prosa di W. G. Sebald (2012) e Tracce. Memoria e fotografia nella letteratura tedesca contemporanea (2014). Attualmente lavora a un progetto di ricerca su Gadda e le arti visuali presso l’Università di Basilea.

Pubblicato
2023-12-15
Come citare
RibattiN. (2023). “E fecine dell’arte sua, uno incantamento”. Note su letteratura e arti visive ne ‘Il primo libro delle Favole’ di Carlo Emilio Gadda. SigMa - Rivista Di Letterature Comparate, Teatro E Arti Dello Spettacolo, (7), 273-292. https://doi.org/10.6093/sigma.v0i7.10523