Noi è una voce. Ipotesi sul coro nella poesia italiana del Novecento
Abstract
Il contributo si propone di indagare la funzione del coro in espressioni anche molto diverse (per ispirazione e sostrato ideologico) della poesia italiana novecentesca. A partire dalla reinvenzione dei generi e dalla deflagrazione dei confini tra pagina scritta e performance, si vuole osservare come tra le macerie (o le postreme manifestazioni) del soggetto lirico si ritaglino spazio voci terze, spesso collettive, che commentano le situazioni raccontate nei testi a trazione narrativa, suggerendone spesso chiavi di lettura morali, oppure ancora offrono un punto di vista divergente, in grado di restituire il “senso della Storia” latente nella produzione poetica. Dati questi obiettivi, l’indagine prende in considerazione testi pubblicati dall’inizio agli ultimi anni del secolo (fino a toccare, in qualche caso, il nuovo millennio). Simili presenze vengono indagate all’interno di narrazioni in versi, nella cui polifonia emerge un’istanza corale, e in testi che si collocano a metà strada tra poesia e teatro. Attraverso il confronto tra diversi procedimenti corali, riconoscibili tanto da esplicite indicazioni d’autore quanto da rimandi interni ai testi, si intende verificare come cambi e cosa persista di una funzione che affonda le radici in una lunga tradizione letteraria.
Downloads
SigMa pubblica in internet, ad accesso aperto, con licenza:
|
CCPL Creative Commons Attribuzione |
L'autore conserva il copyright sul suo contributo, consentendo tuttavia a chiunque "di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare l'opera", purché siano correttamente citati l'autore e il titolo della rivista. L’autore, al momento della proposta di pubblicazione, è inoltre tenuto a dichiarare che il contenuto e l’organizzazione dell’opera è originale e non compromette in alcun modo i diritti di terzi, né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali ed economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle, sia per altre parti di cui il contributo può essere composto. L’autore dichiara altresì di essere a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali per l’ipotesi di falsità in atti ed uso di atti falsi, e che pertanto Reti Medievali è esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale, e sarà dall'autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi.