Fait divers et roman: le cas de “L’Adversaire”. Entretien avec Emmanuel Carrère
Abstract
L’entretien avec Emmanuel Carrère que nous présentons ici constitue un appendice de la section monographique où sont recueillies les interventions du Laboratorio Malatestiano « Di fronte all’evento. La rappresentazione della cronaca nelle arti contemporanee ». Emmanuel Carrère – on le sait – a tiré d’un fait divers le sujet de son roman le plus célèbre, L’Adversaire (2000). Dans la perspective ouverte par les travaux de ce séminaire, nous nous sommes proposé d’examiner les raisons qui ont poussé Carrère à se tourner vers la chronique judiciaire et l’impact de celle-ci sur son écriture. À travers cet entretien et le commentaire qui le suit, nous chercherons à montrer que, si la démarche romanesque de Carrère s’est orientée vers le réel, cela n’est pas lié à la simple volonté de rédiger une chronique ou d’entreprendre une enquête. Le réel représente plutôt un choix nécessaire, voire obligé, à travers lequel l’auteur, après une longue hésitation qu’il raconte dans ces pages, découvre une manière nouvelle pour investiguer le réel.
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