La vita quotidiana del danzatore tra letteratura minore, cinema di propaganda e giornalismo d’inchiesta. Gli esempi di “Tersicoreide” (1899), “Fanciulle e danze” (1942) e “I ballerini” (1960)
Abstract
Il saggio analizza tre diverse tipologie di rappresentazione della vita quotidiana del ballerino prodotte in Italia tra la fine dell’Ottocento e gli anni Sessanta. Attraverso i tre esempi proposti, appartenenti agli ambiti della letteratura, del cinema e del giornalismo, si cercherà di dimostrare in che modo la narrazione del quotidiano possa diventare uno strumento per esprimere determinate convinzioni estetiche, per modificare la visione del reale e incidere su di esso, sia in maniera diretta, con i linguaggi della propaganda e dell’inchiesta, sia in maniera indiretta, grazie alla trasfigurazione letteraria.
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