“For I love thee against my will”. Dal comico all’umorismo in “Much Ado About Nothing”
Abstract
In Much Ado About Nothing, una delle sue commedie più brillanti, Shakespeare deride e aggredisce il linguaggio amoroso usato dall’aristocrazia durante il doloroso processo di civilizzazione (N. Elias) che la nascita delle corti europee esige. La “guerra d’amore” tra due dei più popolari e spiritosi personaggi delle commedie shakespeariane mette in scena la resistenza dell’aristocrazia guerriera a rinunciare a una parte del suo potere per sottomettersi all’autorità del sovrano. Affidata a due personaggi-fool, tuttavia, la critica all’obbedienza politica, travestita da un comico battibecco amoroso, assume una spumeggiante creatività linguistica che permette a Shakespeare di fare evolvere il comico in umoristica e dolorosa accettazione della disciplina di corte.
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