Intervista a Giuliana Bruno
Abstract
Lorenzo Marmo intervista Giuliana Bruno a proposito della sua esperienza come una delle curatrici della mostra Carta bianca. Capodimonte Imaginaire allestita presso il Museo di Capodimonte di Napoli nel 2017/18. La conversazione è anche occasione per ripercorrere le tappe del pensiero teorico di Bruno, dal suo primo libro, Rovine con vista, fino al più recente, Superfici, passando per il celebre Atlante delle emozioni. La discussione verte dunque su questioni quali la materialità dell’arte e dei media, la superficie dello schermo e la percezione aptica, l’emozione e l’affetto, l’elemento ludico presente nella ricerca e nella cartografia. Bruno anticipa anche alcune riflessioni che convergeranno in un ulteriore volume, di prossima pubblicazione, dedicato in particolare ai concetti di atmosfera e proiezione.
Giuliana Bruno è professore ordinario di Visual and Environmental Studies presso la Harvard University dal 1990. Nata a Napoli, vive a New York dal 1980. È autrice di: Streetwalking on a Ruined Map. Cultural Theory and the City Films of Elvira Notari (Rovine con vista. Alla ricerca del cinema perduto di Elvira Notari, 1993/1995), vincitore del Society for Cinema and Media Studies book award; di Atlas of Emotion: Journey in Art, Architecture and Film (Atlante delle emozioni. In viaggio tra arte, architettura e cinema, 2002/2006), vincitore del premio Kraszna-Kraus in Culture and History come Best Moving Image Book in the world; e di Public Intimacy: Architecture and the Visual Arts (Pubbliche intimità. Architettura e arti visive, 2007/2009). Nella sua ricerca esplora le intersezioni tra cinema, arti visive e architettura e si è imposta nel dibattito internazionale affermando come il modo più significativo di analizzare il cinema non debba limitarsi al linguaggio, bensì far riferimento alle categorie dell’arte e dell’architettura con la loro enfasi sullo spazio. Sua la teoria filosofica della geografia emozionale, categoria interpretativa ora diffusa in tutto il mondo grazie anche al suo Atlante delle emozioni, e che interessa molte pratiche artistiche: dalla pittura alla fotografia, dalla cartografia al design, dalla moda alla pubblicità. Il suo ultimo libro, Surface: Matters of Aesthetics, Materiality, and Media (Superfici. A proposito di estetica, materialità e media, 2014/2016), rivisita l’impatto della superficie e della materialità nell’arte contemporanea e nella cultura visuale. Bruno tiene lectures nei musei e nelle università di tutto il mondo, ed i suoi lavori sono stati tradotti in oltre dieci lingue. Recentemente è stata tra le curatrici della mostra “Carta Bianca. Capodimonte Imaginaire” presso il Museo di Capodimonte di Napoli, e nella primavera del 2019 è stata Louis Kahn Scholar in Residence in the History of Art presso l’American Academy di Roma.
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