La città, il corpo e l’immagine. Fantasie di distruzione nel cinema apocalittico degli anni Cinquanta e Sessanta

  • Lorenzo Marmo Universitas Mercatorum
Parole chiave: spazio urbano, metafora organicista, apocalisse nucleare, corpi, cinema

Abstract

Questo articolo si concentra sulle fantasie apocalittiche, connesse al rischio di un disastro atomico, che attraversano il cinema americano (e più generalmente anglofono) degli anni Cinquanta e Sessanta. La discussione adopera come strumento interpretativo le diverse declinazioni della categoria del corpo, come intreccio tra materialità e dimensione metaforica.
Dapprima, si investiga il modo in cui la rappresentazione dello spazio urbano proposta dal cinema del dopoguerra tradisca una serie di ansie connesse al conflitto mondiale appena trascorso, all’emergere della Guerra Fredda e in generale alla paura nucleare. Una lettura cartografica del cinema americano dell’epoca (il noir e la fantascienza in particolare) coinvolge in modo precipuo anche una riflessione sulla corporeità dell’individuo e della collettività, poiché la retorica organicistica si rivela un ambito discorsivo particolarmente rilevante nel contesto dell’umanesimo postbellico. 
Il cortocircuito tra presente, passato e futuro proposto dall’immaginario catastrofico conduce, d’altronde, ad una messa in discussione del corpo stesso del testo filmico. Il cinema di questi anni è dotato perciò di una dimensione esplicitamente metacinematografica, che sembra problematizzare la possibilità stessa di portare avanti la rappresentazione. Lungi dall’implicare soltanto il livello tematico, insomma, le fantasie apocalittiche investono in pieno anche il piano estetico-stilistico, fino a toccare in maniera inequivocabile la dimensione della materialità dell’immagine.

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Biografia dell'Autore

Lorenzo Marmo, Universitas Mercatorum

Lorenzo Marmo è professore associato di cinema, fotografia e televisione presso l’Università Mercatorum, università telematica delle camere di commercio italiane. È inoltre professore a contratto di discipline cinematografiche presso l’Università di Napoli “L’Orientale”. Dopo aver conseguito il titolo di dottore di ricerca nel 2014 presso l’Università Roma Tre, nel 2017 è stato Lauro de Bosis Postdoctoral Fellow presso la Harvard University. È autore di Roma e il cinema del dopoguerra. Neorealismo melodramma noir (Bulzoni 2018), ha pubblicato numerosi saggi e partecipato a convegni nazionali e internazionali. Tra i suoi interessi principali: il rapporto tra cinema, fotografia e discorsi sulla spazialità; la storia del cinema italiano; il cinema americano classico; la cultura visuale nell’età dei social media.

Pubblicato
2020-12-21
Come citare
MarmoL. (2020). La città, il corpo e l’immagine. Fantasie di distruzione nel cinema apocalittico degli anni Cinquanta e Sessanta. SigMa - Rivista Di Letterature Comparate, Teatro E Arti Dello Spettacolo, (4), 143-183. https://doi.org/10.6093/sigma.v0i4.7484