Personaggi femminili e filosofia d’amore. Sul “Dialogo d’amore” di Nicolò Vito di Gozze
Abstract
Il contributo offre un’analisi del Dialogo d’amore detto Antos, secondo la mente di Platone (1581), scritto dal filosofo e uomo politico Nicolò Vito di Gozze, uno dei più importanti intellettuali della Repubblica di Ragusa fra Cinque e Seicento. Dopo un inquadramento sul contesto in cui fu scritta l’opera e sul suo rapporto con il gemello Dialogo della bellezza, vengono illustrati i temi e le fonti riprese e discusse dall’autore, sia sul piano filosofico (con attenzione soprattutto al versante platonico, ma anche a quello aristotelico e a quello religioso) sia sul piano letterario (Ovidio, Dante, Petrarca e perfino la poesia popolare croata). Viene poi approfondita una delle caratteristiche più distintive del dialogo, ossia il fatto che il dialogo si svolge fra due donne, la poetessa Fiore Zuzori e Maria Gondola, moglie dell’autore. Queste ultime (in particolare Fiore) vengono rappresentate come coltissime, sulla base – come esplicitamente dichiarato dal Gozze – delle potenzialità del loro sesso piuttosto che della congruenza con la realtà storica. Sono inoltre legate da un sentimento che ricorda l’ideale d’amicizia proposto da Ficino. Tali aspetti sono considerati in rapporto alla ricca riflessione dell’epoca sull’eccellenza femminile, a cui il Gozze e sua moglie contribuirono anche al di là del Dialogo d’amore (si pensi alla nota lettera a firma di Maria Gondola posta all’inizio dei Discorsi sopra le Metheore d’Aristotele del Gozze).
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