Giordano Bruno y “De gli eroici furori”: la caza amorosa entre Petrarca y el “Cántico”
Abstract
De gli eroici furori son la culminación de la obra filosófica unitaria formada por los seis diálogos italianos publicados por Bruno en Londres en 1584-85. El artículo presenta los componentes fundamentales de la restauración de la verdadera imagen del universo y las consecuencias éticas, políticas y religiosas que se siguen de ello. Los Furori presentan (bajo la figura de Acteón) la personalidad humana excepcional que lleva a la culminación la filosofía en la forma de la libre persecución de la divinidad como objeto de caza amorosa a través del conocimiento de su manifestación en la naturaleza infinita (Diana). Esta caza filosófica de la divinidad es mostrada mediante el comentario a un cancionero amoroso del propio Bruno (el ‘Furioso’) redactado en los términos habituales de la lírica petrarquesca mas pretendiendo que tiene la misma intención ‘natural y física’ que el Cántico de Salomón. Al mismo tiempo Bruno crítica durísimamente la lírica petrarquesca como innoble desplazamiento a un objeto finito de la energía y esfuerzo que deben ir dirigidos al objeto divino. Ello no impide sin embargo a Bruno reconocer que atiende también a la caza del objeto amoroso finito con la finalidad puramente natural y conducente a la unión sexual, que es la propia del amor humano.
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