A brandelli. Sul “Woyzeck” di Büchner

  • Mauro Nervi Università di Pisa
Parole chiave: Büchner, Woyzeck, Shakespeare, teatro tedesco, follia in letteratura

Abstract

Il lavoro si propone di analizzare il Woyzeck di Büchner secondo una prospettiva genetica, mettendone in evidenza il progressivo emergere della tematica politica e sociale a partire dalla vicenda passionale di cronaca che ha ispirato il dramma, oltre che dall’evidente e multiforme influenza di Shakespeare. La tematica della gelosia e quella della follia si intrecciano in modo estremamente funzionale con la messa in scena dell’umiliazione individuale; il risultato è un dramma sulla sconfitta e sulla sopraffazione violenta (fisica, gerarchica, politica) dell’uomo sull’uomo. Il gelido sguardo büchneriano su questa disposizione del mondo, come sappiamo dalle altre opere, dalle lettere e dalla stessa biografia, non è affatto uno sguardo rassegnato; però nel caso di Woyzeck la reazione all’ingiustizia si manifesta soprattutto sul piano individuale, e non come ribellione violenta, ma come un deragliamento dai binari cognitivi condivisi con la collettività, una fuga nella follia che è soprattutto un sottrarsi a un universo reso dalla sconfitta e dall’ingiustizia ormai intollerabile, oltre che privo di qualsiasi – anche simbolica – forma di riscatto. Da un punto di vista formale, viene studiata la frammentarietà del dramma, dovuta non solo alla sua condizione di opera incompiuta, ma anche alla scelta deliberata dell’autore di produrre un teatro dove le singole scene acquisiscono senso isolatamente più che nelle loro reciproche relazioni. Questo da un lato riflette lo sgretolamento della psiche del protagonista; dall’altro rende problematica un’interpretazione normativa, che si pretenda sistematica e coerente, e che in questo modo si lascia sfuggire la sostanza umana dell’opera büchneriana. 

Downloads

Download data is not yet available.

Biografia dell'Autore

Mauro Nervi, Università di Pisa

Il Dr. Mauro Nervi ha conseguito la laurea in Lingua e Letteratura Tedesca presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Pisa e dal 2009 è Dottore di Ricerca in Filologia presso la stessa Università.
Si è occupato prevalentemente di argomenti filologici e filosofici in rapporto alla letteratura tedesca; ha studiato in particolare la Goethezeit (Goethe, Kleist e Hölderlin) e l’età dell’espressionismo. Il suo principale oggetto di studio è tuttavia l’opera di Franz Kafka, cui ha dedicato diversi articoli e traduzioni, oltre che la recente monografia Il “Processo” di Kafka. Un’altra idea di letteratura presso Carocci (2019). Altri recenti lavori riguardano la Pentesilea di Kleist (“Kleist, Pentesilea. La volontà delle donne, ancora una volta”, in Studi Classici e Orientali, LXV (2019), tomo II, pp. 567-586), il romanzo di Laclos (“Eros e menzogna. Le Liaisons dangereuses come confronto di codici”, Between, IX, 18 [2019]) e Hölderlin (“Delle tue isole ancora nessuna è perduta. Il paesaggio mediterraneo fra ideale e continuità materiale”, Studi comparatistici, 21 (2020), in press).

Pubblicato
2020-12-21
Come citare
NerviM. (2020). A brandelli. Sul “Woyzeck” di Büchner. SigMa - Rivista Di Letterature Comparate, Teatro E Arti Dello Spettacolo, (4), 721-753. https://doi.org/10.6093/sigma.v0i4.7505